Sviluppo e cooperazione
Senegal: uomini a scuola per diventare mariti premurosi
Dakar, 21 ago. – In Senegal sono nate "le scuole per mariti", un programma supportato dalle Nazioni Unite che mira a coinvolgere gli uomini nelle questioni domestiche e sanitarie per migliorare il benessere di donne e bambini. L'iniziativa, secondo quanto riporta la stampa locale, ha già formato centinaia di uomini, inclusi leader religiosi e membri rispettati della comunità, che imparano e promuovono il concetto di "mascolinità positiva".
In una recente sessione a Dakar, l'imam Ibrahima Diane ha spiegato a un gruppo di uomini perché sia fondamentale per i mariti aiutare nelle faccende domestiche, citando l'esempio del profeta Maometto come modello di uomo che sostiene la propria famiglia. Questo approccio, che si basa su valori culturali e religiosi, è strategico per superare le resistenze iniziali.
L'obiettivo principale del programma è affrontare il fatto che, in molte comunità senegalesi, sono gli uomini a prendere le decisioni più importanti, comprese quelle relative alla salute. Le donne spesso necessitano del loro permesso per accedere a servizi essenziali come la pianificazione familiare, le cure prenatali e i parti in ospedale.
Dopo la formazione, gli uomini diventano educatori nelle loro comunità, tenendo sermoni, visite a domicilio e incontri informali. L'imam Diane ha notato che i suoi sermoni hanno portato a cambiamenti nel comportamento di alcuni mariti, rendendoli più premurosi. Un ex commando dell'esercito, Habib Diallo, ha raccontato di come la sua partecipazione al programma lo abbia convinto a spingere il figlio a portare la moglie in ospedale per il parto, superando le iniziali titubanze e sfidando la pratica comune del parto in casa.
L'iniziativa ha attirato l'attenzione del ministero delle Donne, della Famiglia e della Protezione dell'Infanzia, che la considera una strategia efficace per combattere la mortalità materna e infantile. Sebbene i tassi siano diminuiti nell'ultimo decennio, il Paese ha ancora molta strada da fare per raggiungere gli obiettivi globali dell'Onu. Il programma, che ha già formato oltre 300 uomini, punta a educare gli uomini sull'importanza di sostenere le proprie mogli durante la gravidanza e di partecipare ai lavori domestici per proteggere la salute della famiglia. [Agenzia Infomundi – Infocoopera]
© Riproduzione riservata
Africa Aus.: 3 milioni dall'Ue per prevenire i disastri
Roma, 12 ago. – L'Unione europea ha messo a disposizione un contributo da 3 milioni di euro nell'ambito di un progetto per rafforzare la preparazione alle catastrofi in Malawi, Madagascar, Mozambico, Zambia e Zimbabwe.
Lanciato ieri a Nacala, in Mozambico, il progetto biennale è chiamato "Rafforzare la preparazione della Sadc: sostenere lo Shoc per una risposta efficace alle catastrofi" ed è frutto di una partnership tra il Programma alimentare mondiale (Pam) e il Centro per le operazioni umanitarie e di emergenza (Shoc) della Sadc, la Comunità politica ed economica dell'Africa australe. L'obiettivo generale è passare dalla reazione ai disastri all'anticipazione e alla preparazione, garantendo che, quando si verificano emergenze, gli aiuti arrivino più rapidamente e le comunità siano protette.
Il progetto è volto a rafforzare la circolazione transfrontaliera di forniture umanitarie, preposizionare i beni di soccorso in posizioni strategiche, migliorare la capacità di ricerca e soccorso, formare le squadre regionali di risposta alle emergenze, migliorare i sistemi di dati e gli strumenti di intelligenza artificiale per un intervento tempestivo e istituire un nuovo fondo di crisi regionale per un rapido dispiegamento delle risorse.
"Questo progetto segna una pietra miliare fondamentale nella nostra partnership regionale, posizionando lo Shoc come forza trainante per una risposta alle emergenze regionali più rapida e coordinata" ha detto Hyoung-Joon Lim, direttore nazionale del Pam in Malawi. [Agenzia Infomundi – Infocoopera]
© Riproduzione riservata
Africa: Mauritania e Ciad impegnati contro abbandono scolastico
Nouakchott, 06 ago. – È con l’obiettivo di reintegrare circa 850.000 giovani fuori dalla scuola nei sistemi educativi che un accordo di finanziamento da 137 milioni di dollari è stato firmato a Nouakchott da Mauritania e del Ciad con la Banca Mondiale e la Germania nell'ambito del progetto regionale "Sahel Recovery".
L'obiettivo è migliorare l'accesso all'istruzione nelle regioni rurali, nomadi e di confine più vulnerabili.
Dell'importo totale impegnato, 72,32 milioni di dollari sono stati stanziati per la Mauritania, di cui 44 milioni di dollari sotto forma di prestito agevolato dell'Associazione Internazionale per lo Sviluppo (Ida) e 12,9 milioni di dollari sotto forma di sovvenzione del governo tedesco. Quest'ultimo si è impegnato a sostenere l'intero programma con 56 milioni di dollari. Il Ciad riceverà la parte restante.
Secondo la Banca Mondiale, oltre 5,1 milioni di giovani sono attualmente fuori dalla scuola in questi due Paesi. Il progetto mira a raggiungere 850.000 giovani, metà dei quali ragazze, attraverso un modello flessibile di "scuola aperta" adattato alle realtà locali, in particolare per le comunità nomadi, rifugiate e sfollate. [Agenzia Infomundi – Infocoopera]
© Riproduzione riservata
Etiopia: decine capi Stato attesi all'Africa Climate Summit
Addis Abeba, 31 lug. – Sono attesi oltre 45 capi di Stato e di governo africani alla Seconda edizione dell’Africa Climate Summit (ACS2), in programma dall’8 al 10 settembre ad Addis Abeba, in Etiopia. L’evento, considerato un momento chiave per il ruolo dell’Africa nella governance climatica globale, è organizzato congiuntamente dal governo etiope e dalla Commissione dell’Unione Africana (Auc).
Il vertice si svolgerà sul tema “Accelerare le soluzioni climatiche globali: finanziamenti per lo sviluppo resiliente e verde dell’Africa”, e riunirà responsabili politici, esperti tecnici, rappresentanti della società civile e partner internazionali. Secondo la ministra etiope per la Pianificazione e lo sviluppo, Fitsum Assefa, l’ACS2 “offrirà una piattaforma per esprimere le priorità climatiche africane e generare risultati concreti”. Il summit, ha spiegato ripresa dai media locali, servirà a costruire alleanze e a trasformare le ambizioni in azione concreta, “alle nostre condizioni”.
L’iniziativa fa seguito al primo vertice svoltosi a Nairobi nel 2023 e punta a consolidare la posizione del continente come attore propositivo nei negoziati climatici globali. Il programma prevede sessioni plenarie di alto livello, tavole rotonde ministeriali, forum giovanili e padiglioni regionali focalizzati su innovazioni africane nel settore energetico, agroalimentare e delle infrastrutture sostenibili.
L’incontro arriva in un momento strategico, tra il G20, l’Assemblea generale delle Nazioni Unite e la prossima COP30. “L’ACS2 rappresenta un momento cruciale per dimostrare la leadership africana nelle azioni per il clima e presentare il continente come fornitore di soluzioni”, ha dichiarato Moses Vilakati, commissario Auc per l’Agricoltura e l’Ambiente sostenibile. [Agenzia Infomundi – Infocoopera]
© Riproduzione riservata
Sudafrica: dalle zone rurali tre eccellenze nel programma Stem
Johannesburg, 30 lug. – Tre studenti delle scuole rurali della provincia nord-occidentale del Sudafrica hanno ricevuto borse di studio universitarie da Liquid Intelligent Technologies per essersi distinti nel programma Stem (scienza, tecnologia, ingegneria e matematica) e di alfabetizzazione digitale promosso dall’azienda nel 2024. L’annuncio è stato fatto nel corso di una cerimonia di premiazione e orientamento professionale svoltasi presso la sede di Johannesburg.
Le borse sosterranno i vincitori nel proseguimento degli studi universitari in ambito scientifico-tecnologico a partire dal 2026, rappresentando un traguardo significativo per l’impegno dell’azienda nella promozione dell’inclusione digitale e dello sviluppo di competenze nei contesti meno serviti.
Il programma, interamente finanziato da Liquid e ospitato presso la Sempapa Secondary School, ha coinvolto 101 studenti dell’ultimo anno provenienti da quattro scuole superiori della zona. Gli alunni hanno beneficiato di lezioni integrative in matematica, scienze fisiche e competenze digitali, grazie anche a un laboratorio dedicato all’alfabetizzazione digitale con formazione certificata Microsoft e risorse Stem.
“Stiamo investendo nei futuri ingegneri, scienziati e innovatori del Sudafrica”, ha dichiarato Ziaad Suleman, amministratore delegato di Cassava Technologies per Sudafrica e Botswana ripreso dai media locali. “Dotare i giovani di competenze Stem e digitali significa fornire loro gli strumenti per realizzare il proprio potenziale e contribuire al futuro digitale del nostro Paese”.
I riconoscimenti hanno riguardato diverse categorie, tra cui Eccellenza in Matematica e Scienze Fisiche, Maggior Progresso, Partecipazione alle attività Stem e Migliori risultati in Alfabetizzazione Digitale.
Liquid, parte del gruppo Cassava Technologies, è attiva in oltre 40 mercati in Africa, Medio Oriente e America Latina, ed è uno dei principali fornitori di infrastrutture digitali e soluzioni cloud a livello panafricano. [Agenzia Infomundi – Infocoopera]
© Riproduzione riservata
Etiopia: Meloni ad Addis, in agenda c'è anche tanto Piano Mattei
Addis Abeba, 28 lug. – La Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, è giunta ad Addis Abeba per una visita di due giorni, dal 27 al 28 luglio 2025, che riafferma la centralità dell'Etiopia come partner strategico per l'Italia nel Corno d'Africa. Accolta dal Primo Ministro etiope Abiy Ahmed , la missione si muove su un doppio binario: da un lato, la partecipazione di alto profilo al terzo Vertice Onu sui Sistemi alimentari ; dall'altro, l'approfondimento di una cooperazione bilaterale che trova nel Piano Mattei la sua massima espressione. Questa seconda visita della premier in Etiopia, dopo quella dell'aprile 2023, è infatti l'occasione per consolidare i legami e verificare lo stato di avanzamento di progetti chiave.
Ufficialmente, il fulcro della visita è la co-presidenza, insieme ad Abiy e alla Vicesegretaria generale dell'Onu Amina Mohammed, del Vertice sui Sistemi alimentari. Un appuntamento che vedrà la partecipazione di Capi di Stato, organismi internazionali e settore privato per accelerare gli investimenti verso sistemi alimentari resilienti e sostenibili. La presenza di una delegazione italiana che include anche il Ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, e il Viceministro degli Esteri, Edmondo Cirielli, sottolinea l'impegno del governo su questo dossier globale.
Tuttavia, è l'implementazione del Piano Mattei a rappresentare il cuore pulsante della missione. L'Etiopia è uno dei partner principali di questa iniziativa, con interventi che già mostrano risultati concreti. Un esempio tangibile si trova nella regione dell’Oromia, dove Meloni e Abiy faranno tappa a Jimma. Qui, il piano ha finanziato la riqualificazione di edifici storici e infrastrutture e il risanamento ambientale del Lago Boye. Questo progetto non è solo ambientale, ma mira a creare un polo turistico legato alla storica tradizione del caffè e ha già generato un indotto occupazionale per 3.500 giovani in un'area segnata da un'alta disoccupazione giovanile.
L'impegno italiano si estende anche al settore agricolo, con un'iniziativa specifica per rafforzare la resilienza climatica della filiera del caffè, di vitale importanza per l'economia etiope in termini di Pil, export e occupazione. Parallelamente, nel settore sanitario, il Piano Mattei sta supportando il ripristino e il potenziamento dei servizi nella regione del Tigray, teatro del recente conflitto, con un focus sulla salute materno-infantile e sulla formazione medica. Anche il campo della formazione è strategico, con il sostegno all'Università di Addis Abeba per la sua riforma e il potenziamento di incubatori per start-up nella capitale. A suggello di questa visione a lungo termine, durante la visita sarà adottato un nuovo programma triennale di cooperazione allo sviluppo per il periodo 2026-2028.
L'agenda della Presidente del Consiglio riflette questa densità di impegni. Il primo incontro è stato con una rappresentanza di operatori religiosi italiani, la cui capillare attività umanitaria costituisce da anni un punto di riferimento della presenza italiana nel Paese. Sono seguiti il bilaterale con il Primo Ministro Abiy e un incontro con il Presidente della Commissione dell’Unione Africana, Mohamoud Ali Youssouf. La prima giornata si è poi conclusa con una cena offerta da Abiy Ahmed ai capi delegazione presenti per il vertice.
[Agenzia Infomundi – Infocoopera]
© Riproduzione riservata
Benin: poliomielite, progressi grazie alla vaccinazione
Cotonou, 26 giu. – La campagna di vaccinazione contro la poliomielite è stata lanciata in Benin dal ministro della Sanità, Benjamin Hounkpatin, presso il Centro Giovanile Djègan-Kpèvi di Porto-Novo.
Subito dopo il discorso di apertura del ministro della Salute, gli operatori sanitari hanno iniziato a visitare città e villaggi per portare ai bambini da 0 a 5 anni le due gocce salvavita che immunizzano dal virus.
Durante il suo discorso, il ministro Hounkpatin ha elogiato gli sforzi congiunti di tutte le parti interessate, che hanno ridotto significativamente la diffusione del virus. I risultati del Benin nella lotta contro questa malattia sono soddisfacenti grazie agli sforzi coordinati di vaccinazione. "I risultati registrati nella lotta contro la poliomielite sono soddisfacenti. I casi di poliomielite sono diminuiti significativamente", ha affermato il capo del dipartimento sanitario.
Il rappresentante residente dell'Unicef in Benin, Ousmane Niang, ha affermato che la vaccinazione di routine rimane l'unica soluzione sostenibile per garantire una buona copertura vaccinale e ridurre la morbilità e la mortalità infantile. [Agenzia Infomundi – Infocoopera]
© Riproduzione riservata
Africa: la voce africana al Summit della Gavi
Luanda, 26 giu. – "L'Africa è pronta a essere co-autrice della nuova era dell'immunizzazione globale. Vogliamo più equità, più voce, più autonomia. La pandemia di Covid-19 ha messo in luce la dolorosa dipendenza del continente dalle catene di produzione di vaccini esterne", ha affermato ieri il presidente di turno dell’Unione africana, Joao Lourenço, in occasione del Summit dell'Alleanza Globale per i Vaccini (Gavi), a Bruxelles.
Intervenendo alla riunione ad alto livello, il presidente angolano ha sottolineato, come messaggio riservato per il momento, che l'Africa non è solo beneficiaria. Non possiamo permettere che questa situazione continui, ha aggiunto João Lourenço, sottolineando che "sosteniamo l'iniziativa di Gavi per rafforzare la produzione regionale di vaccini in Africa, nell'ambito dell'iniziativa African Vaccine Manufacturing Accelerator (Adma)".
"Guardando al futuro della vaccinazione globale, crediamo che Gavi possa anche svolgere un ruolo strategico nel sostenere l'introduzione di nuovi vaccini", ha affermato, evidenziando "soprattutto" quelli contro malattie che continuano a colpire in modo sproporzionato i Paesi africani e le popolazioni più vulnerabili a livello globale, come tubercolosi, malaria e dengue.
"L'innovazione deve andare di pari passo con l'equità. L'Africa è pronta a essere un partner attivo nella ricerca e nell'implementazione di queste soluzioni di nuova generazione", ha concluso. [Agenzia Infomundi – Infocoopera]
© Riproduzione riservata
Zimbabwe: centinaia morti per malaria dall’inizio del 2025
Harare, 24 giu. – Almeno 317 persone sono morte di malaria in Zimbabwe nei primi cinque mesi dell’anno. Lo ha reso noto ieri il ministero della Salute e dell’Assistenza all’infanzia, evidenziando un netto peggioramento della situazione rispetto allo stesso periodo del 2024.
Secondo l’ultimo aggiornamento diffuso dalle autorità sanitarie, nelle prime 23 settimane del 2025 il Paese ha registrato 126 focolai di malaria, dei quali 121 sono stati finora contenuti. Nello stesso arco temporale, i casi cumulativi di contagio sono aumentati da 29.085 nel 2024 a 111.998 quest’anno, con un incremento drammatico anche dei decessi, passati da 51 a 317.
L’impennata di contagi è stata attribuita a una combinazione di fattori climatici e sociali: piogge abbondanti, sbalzi di temperatura e l’intensificarsi di attività economiche all’aperto – tra cui l’estrazione artigianale, la cura del tabacco, l’orticoltura e il commercio transfrontaliero – hanno aumentato l’esposizione della popolazione alle punture di zanzara.
Il ministero ha inoltre sottolineato che molte delle vittime si trovavano in aree remote e hanno avuto accesso tardivo alle cure, un elemento che ha contribuito in modo significativo al numero di decessi.
Già a inizio maggio il governo aveva espresso forte preoccupazione per l’escalation dei casi, che si concentrano soprattutto nella stagione delle piogge, da novembre a maggio, considerata il periodo di massima incidenza della malattia nel Paese dell’Africa australe. [Agenzia Infomundi – Infocoopera]
© Riproduzione riservata
Africa: il convegno "Spera" al via a Genova e in altre città
Roma, 11 giu. – Ha preso il via oggi a Genova il convegno "Solidarietà, Progetti e Risorse per l’Africa" (Spera), promosso dal Consorzio omonimo che riunisce oltre 50 associazioni di volontariato attive in Africa nei settori sociale, educativo, sanitario ed edilizio. L’evento, articolato in cinque sessioni tematiche dedicate a volontariato, imprese, università, chiese e istituzioni, si svolge in presenza e online, con appuntamenti anche in sei città italiane. Lo riferisce Unige.life, portale dell’Università di Genova.
Ad aprire i lavori è stato Marco Riccardo Rusconi, direttore dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (Aics), che ha illustrato il ruolo della cooperazione italiana nel continente africano e l’attuazione del Piano Mattei.
Tra gli ospiti attesi nei prossimi giorni figurano il senatore Carlo Calenda, rappresentanti di Fincantieri, Umana, Accademia della Marina Mercantile, esponenti delle Chiese cattolica e valdese, e docenti di università italiane e africane.
Domani si terrà la sessione “Le Università italiane in Africa”, durante la quale la sede Aics de Il Cairo, in collaborazione con l’Università di Sassari, presenterà un progetto attivo dal 2015 per il miglioramento dell’assistenza medica e infermieristica in Egitto. Giunto alla sua terza fase, il programma coinvolge ospedali locali in attività di formazione, trapianti di midollo e screening pediatrici, con il sostegno dell’art. 24 della Legge n. 125/2014 e il contributo di partner italiani.
Venerdì, la sessione “La Cooperazione italiana” approfondirà strumenti finanziari, orientamenti strategici definiti dalla Farnesina, e il ruolo delle sedi estere Aics, con contributi da Nairobi, Maputo, Tunisi e Dakar. [Agenzia Infomundi – Infocoopera]
© Riproduzione riservata
