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Etiopia: 1,4 mln bambini aiutati contro la malnutrizione

Addis Abeba, 07 lug. – Oltre 1,4 milioni di bambini vulnerabili hanno beneficiato quest’anno della principale iniziativa nazionale etiope contro la malnutrizione infantile, stando a quanto riferito dall’Agenzia di stampa etiope (Ena), che cita funzionari del ministero della Salute.

Lanciata nell’ambito della cosiddetta Dichiarazione di Seqota, la strategia mira a eliminare il ritardo nella crescita tra i bambini sotto i 2 anni entro il 2030. Il programma, avviato inizialmente in 240 distretti ad alto tasso di malnutrizione, è stato successivamente esteso a 334 distretti su scala nazionale. Coordinata da un ufficio esecutivo presso il ministero della Salute, l’iniziativa coinvolge diversi dicasteri, tra cui quelli di educazione, agricoltura, acqua, affari femminili e sviluppo sociale, in un approccio multisettoriale per contrastare fame e malnutrizione.

Secondo i dati forniti dalle autorità sanitarie, oltre 2,8 milioni di donne in gravidanza o in fase di allattamento hanno ricevuto assistenza nutrizionale attraverso il programma, contribuendo a migliorare le condizioni sanitarie e nutrizionali di milioni di famiglie etiopi.

Nonostante i progressi, la situazione nel Paese resta critica. Il Programma alimentare mondiale (Wfp) ha segnalato ad aprile che più di 10 milioni di persone in Etiopia soffrono la fame e la malnutrizione, incluse 3 milioni costrette a lasciare le proprie case a causa di conflitti e fenomeni climatici estremi. [Agenzia Infomundi – Infocoopera]

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Gabon: migliora l'acqua potabile a Libreville grazie all'Afdb

Libreville, 27 giu. – Una stazione di pompaggio di acqua potabile è stata inaugurata a Libreville, segnando la fine di una crisi idrica decennale nel quartiere densamente popolato PK5 della capitale del Gabon.

La stazione, con una capacità di 57.600 metri cubi d'acqua al giorno, dovrebbe fornire acqua potabile a 128.000 persone in sette quartieri a nord di Libreville.

La stazione è stata inaugurata dal presidente gabonese, Brice Oligui Nguema, e  dal presidente uscente del  Gruppo della Banca Africana di Sviluppo (Afdb), Akinwumi Adesina alla presenza di membri del governo, del corpo diplomatico, dei partner per lo sviluppo e di un pubblico entusiasta. È stata costruita nell'ambito del Programma Integrato di Approvvigionamento Idrico Potabile e Servizi Igienici di Libreville (Paiepal). Questo programma, con un costo totale di 117,40 milioni di euro, è stato finanziato da un prestito di 75,4 milioni di euro della Banca Africana di Sviluppo e da altri 42 milioni di euro provenienti dall'Africa Growing Together Fund, un fondo erogato dalla Banca Popolare Cinese e gestito dal Gruppo della Banca Africana di Sviluppo.

Il programma contribuirà a garantire una migliore qualità dell'approvvigionamento idrico potabile a Libreville, migliorando l'accesso all'acqua potabile e ai servizi igienico-sanitari nella capitale gabonese. Migliorerà inoltre la governance del settore idrico e igienico-sanitario, rafforzando al contempo le capacità dei diversi attori del settore in vista della sua trasformazione.

Oltre 300.000 persone, circa il 31% dei 967.000 residenti di Libreville, hanno ora accesso sostenibile e permanente all'acqua potabile grazie al programma. I comuni beneficiari sono Libreville, Akanda, Owendo e Ntoum. [Agenzia Infomundi – Infocoopera]

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Benin: poliomielite, progressi grazie alla vaccinazione

Cotonou, 26 giu. – La campagna di vaccinazione contro la poliomielite è stata lanciata in Benin dal ministro della Sanità, Benjamin Hounkpatin, presso il Centro Giovanile Djègan-Kpèvi di Porto-Novo.

Subito dopo il discorso di apertura del ministro della Salute, gli operatori sanitari hanno iniziato a visitare città e villaggi per portare ai bambini da 0 a 5 anni le due gocce salvavita che immunizzano dal virus.

Durante il suo discorso, il ministro Hounkpatin ha elogiato gli sforzi congiunti di tutte le parti interessate, che hanno ridotto significativamente la diffusione del virus. I risultati del Benin nella lotta contro questa malattia sono soddisfacenti grazie agli sforzi coordinati di vaccinazione. "I risultati registrati nella lotta contro la poliomielite sono soddisfacenti. I casi di poliomielite sono diminuiti significativamente", ha affermato il capo del dipartimento sanitario.

Il rappresentante residente dell'Unicef in Benin, Ousmane Niang, ha affermato che la vaccinazione di routine rimane l'unica soluzione sostenibile per garantire una buona copertura vaccinale e ridurre la morbilità e la mortalità infantile. [Agenzia Infomundi – Infocoopera]

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Africa: la voce africana al Summit della Gavi

Luanda, 26 giu. – "L'Africa è pronta a essere co-autrice della nuova era dell'immunizzazione globale. Vogliamo più equità, più voce, più autonomia. La pandemia di Covid-19 ha messo in luce la dolorosa dipendenza del continente dalle catene di produzione di vaccini esterne", ha affermato ieri il presidente di turno dell’Unione africana, Joao Lourenço, in occasione del Summit dell'Alleanza Globale per i Vaccini (Gavi), a Bruxelles.

Intervenendo alla riunione ad alto livello, il presidente angolano ha sottolineato, come messaggio riservato per il momento, che l'Africa non è solo beneficiaria. Non possiamo permettere che questa situazione continui, ha aggiunto João Lourenço, sottolineando che "sosteniamo l'iniziativa di Gavi per rafforzare la produzione regionale di vaccini in Africa, nell'ambito dell'iniziativa African Vaccine Manufacturing Accelerator (Adma)".

"Guardando al futuro della vaccinazione globale, crediamo che Gavi possa anche svolgere un ruolo strategico nel sostenere l'introduzione di nuovi vaccini", ha affermato, evidenziando "soprattutto" quelli contro malattie che continuano a colpire in modo sproporzionato i Paesi africani e le popolazioni più vulnerabili a livello globale, come tubercolosi, malaria e dengue.

"L'innovazione deve andare di pari passo con l'equità. L'Africa è pronta a essere un partner attivo nella ricerca e nell'implementazione di queste soluzioni di nuova generazione", ha concluso. [Agenzia Infomundi – Infocoopera]

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Tanzania: completata indagine su schistosomiasi a Zanzibar

Dodoma, 24 giu. – Si è conclusa sull’isola di Unguja, a Zanzibar, l’indagine di base prevista per l’avvio della seconda fase del progetto di assistenza tecnica per il controllo della schistosomiasi, coordinato dalla Cina. Lo ha annunciato ieri il responsabile del team di progetto, Dai Yang, in un’intervista rilasciata all’agenzia Xinhua.

L’indagine, avviata a maggio, ha coinvolto tre comunità – Kinyasini, Kikobweni e Chaani Masingini – nelle quali sono stati esaminati oltre 1.500 residenti. Il tasso complessivo di infezione da schistosomiasi è risultato pari a circa il 5%.

La seconda fase del programma prevede l’implementazione di strategie integrate per il controllo della malattia, tra cui il rilevamento precoce dei casi, la lotta alle chiocciole d’acqua dolce che fungono da vettori del parassita, e il contributo di competenze tecniche cinesi mirate a sostenere gli sforzi di eliminazione della schistosomiasi sull’isola.

“Il nostro personale ha esperienza nel contrasto alla schistosomiasi, ma ha poca dimestichezza con strumenti come il GPS e i software per la gestione dei dati. Per questo la formazione specifica è fondamentale”, ha spiegato Shaali Ame, responsabile dei programmi per le malattie tropicali neglette presso il ministero della Salute di Zanzibar.

Ali, uno degli operatori sul campo a Unguja, ha sottolineato come “la collaborazione continua sul posto, l’adozione di standard condivisi e la risoluzione congiunta dei problemi abbiano non solo consolidato la fiducia nel modello cinese, ma anche stimolato l’innovazione locale, migliorando significativamente il trasferimento tecnologico”.

La schistosomiasi, nota anche come bilharziosi, è una malattia tropicale trascurata causata da parassiti trasmessi attraverso acque contaminate, che colpisce milioni di persone in Africa subsahariana. [Agenzia Infomundi – Infocoopera]

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Zimbabwe: centinaia morti per malaria dall’inizio del 2025

Harare, 24 giu. – Almeno 317 persone sono morte di malaria in Zimbabwe nei primi cinque mesi dell’anno. Lo ha reso noto ieri il ministero della Salute e dell’Assistenza all’infanzia, evidenziando un netto peggioramento della situazione rispetto allo stesso periodo del 2024.

Secondo l’ultimo aggiornamento diffuso dalle autorità sanitarie, nelle prime 23 settimane del 2025 il Paese ha registrato 126 focolai di malaria, dei quali 121 sono stati finora contenuti. Nello stesso arco temporale, i casi cumulativi di contagio sono aumentati da 29.085 nel 2024 a 111.998 quest’anno, con un incremento drammatico anche dei decessi, passati da 51 a 317.

L’impennata di contagi è stata attribuita a una combinazione di fattori climatici e sociali: piogge abbondanti, sbalzi di temperatura e l’intensificarsi di attività economiche all’aperto – tra cui l’estrazione artigianale, la cura del tabacco, l’orticoltura e il commercio transfrontaliero – hanno aumentato l’esposizione della popolazione alle punture di zanzara.

Il ministero ha inoltre sottolineato che molte delle vittime si trovavano in aree remote e hanno avuto accesso tardivo alle cure, un elemento che ha contribuito in modo significativo al numero di decessi.

Già a inizio maggio il governo aveva espresso forte preoccupazione per l’escalation dei casi, che si concentrano soprattutto nella stagione delle piogge, da novembre a maggio, considerata il periodo di massima incidenza della malattia nel Paese dell’Africa australe. [Agenzia Infomundi – Infocoopera]

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Africa: il convegno "Spera" al via a Genova e in altre città

Roma, 11 giu. – Ha preso il via oggi a Genova il convegno "Solidarietà, Progetti e Risorse per l’Africa" (Spera), promosso dal Consorzio omonimo che riunisce oltre 50 associazioni di volontariato attive in Africa nei settori sociale, educativo, sanitario ed edilizio. L’evento, articolato in cinque sessioni tematiche dedicate a volontariato, imprese, università, chiese e istituzioni, si svolge in presenza e online, con appuntamenti anche in sei città italiane. Lo riferisce Unige.life, portale dell’Università di Genova.

Ad aprire i lavori è stato Marco Riccardo Rusconi, direttore dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (Aics), che ha illustrato il ruolo della cooperazione italiana nel continente africano e l’attuazione del Piano Mattei.

Tra gli ospiti attesi nei prossimi giorni figurano il senatore Carlo Calenda, rappresentanti di Fincantieri, Umana, Accademia della Marina Mercantile, esponenti delle Chiese cattolica e valdese, e docenti di università italiane e africane.

Domani si terrà la sessione “Le Università italiane in Africa”, durante la quale la sede Aics de Il Cairo, in collaborazione con l’Università di Sassari, presenterà un progetto attivo dal 2015 per il miglioramento dell’assistenza medica e infermieristica in Egitto. Giunto alla sua terza fase, il programma coinvolge ospedali locali in attività di formazione, trapianti di midollo e screening pediatrici, con il sostegno dell’art. 24 della Legge n. 125/2014 e il contributo di partner italiani.

Venerdì, la sessione “La Cooperazione italiana” approfondirà strumenti finanziari, orientamenti strategici definiti dalla Farnesina, e il ruolo delle sedi estere Aics, con contributi da Nairobi, Maputo, Tunisi e Dakar. [Agenzia Infomundi – Infocoopera]

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Algeria: un piano contro l'inquinamento da plastica

Algeri, 05 giu. – In Algeria, il ministero dell'Ambiente e della Qualità della Vita ha elaborato un piano per combattere l'inquinamento da plastica, diventato una "necessità urgente" date le gravi conseguenze di questo inquinamento sugli ecosistemi, sulla biodiversità e sulla salute pubblica.

La ministra Nadjiba Djilali ha annunciato l'attuazione del piano nel suo discorso durante un evento educativo e di sensibilizzazione organizzato dall'Agenzia nazionale dei rifiuti per bambini sull'inquinamento da plastica e sulla riduzione del suo utilizzo, nell'ambito della Giornata Mondiale dell'Ambiente, celebrata ogni anno il 5 giugno.

Questo piano sarà attuato in collaborazione con diverse associazioni di produttori professionali.

Djilali ha affermato che "l'Algeria ha compiuto progressi significativi nel campo della gestione dei rifiuti, il che non solo ha ridotto l'inquinamento, ma ha anche aperto promettenti prospettive economiche". Ha sottolineato che il valore economico dei rifiuti domestici è stimato in circa 151 miliardi di dinari (1 miliardo di euro) all'anno, il che potrebbe potenzialmente creare oltre 480.000 posti di lavoro in questo settore.

Attività di sensibilizzazione e dimostrazioni didattiche per i bambini erano all'ordine del giorno di questo evento, pensate per sviluppare la loro cultura ambientale, rafforzare il loro spirito civico e incoraggiarli ad adottare comportamenti ecologici e pratiche sostenibili che li incoraggino a ridurre l'uso della plastica nella loro vita quotidiana. [Agenzia Infomundi – Infocoopera]

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Etiopia: Green Legacy, pronte 8,4 mld di piantine

Addis Abeba, 04 giu. – L’Etiopia ha preparato oltre 8,4 miliardi di piantine in vista della campagna di riforestazione Green Legacy di quest’anno (che partirà a luglio), superando l’obiettivo iniziale di 7,5 miliardi. Lo ha annunciato il ministero dell’Agricoltura, secondo quanto riportato dall’agenzia Fana Broadcasting Corporate.

Secondo Shanko Tessa, responsabile del Dipartimento per lo sviluppo idrico del ministero, la campagna prevede la piantumazione su 1,9 milioni di ettari di terreno, di cui 1,5 milioni già individuati come idonei. Sono inoltre state elaborate mappe dettagliate per la copertura di oltre 492.000 ettari.

Fino a oggi, ha precisato Shanko, sono già state piantate 518,9 milioni di piantine e sono state preparate 3,1 miliardi di fosse, in vista della stagione principale di semina.

La campagna coinvolge oltre 116.000 siti in tutto il Paese, tra cui enti pubblici, scuole, organizzazioni religiose, strutture private e appezzamenti agricoli. Le specie vegetali selezionate comprendono alberi forestali, bambù, varietà miste e piante ornamentali, con l’obiettivo di combinare riforestazione e abbellimento urbano.

Per monitorare i progressi, è attivo un comitato direttivo nazionale che conduce valutazioni settimanali con la partecipazione di attori chiave dei settori coinvolti. [Agenzia Infomundi – Infocoopera]

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Africa: a Patrizia Mauro direzione di Assafrica & Mediterraneo

Roma, 29 mag. – E’ Patrizia Mauro il nuovo Direttore Generale di Confindustria Assafrica & Mediterraneo, l’Associazione del Sistema Confindustria che rappresenta e supporta le imprese italiane in Africa e Medio Oriente. Mauro - si legge in un comunicato - subentra a Letizia Pizzi, la quale ha ricoperto l’incarico dal 2021.

Laureata in Economia e Commercio presso l’Università di Firenze e specializzata in Economia allo Sviluppo, Patrizia Mauro nel 2003 ha iniziato a lavorare in Confindustria Assafrica & Mediterraneo, dove si è occupata degli studi economici, del marketing associativo e dei progetti speciali, quali Reti d’impresa e pubblicazioni settoriali.

Negli anni ha fatto un percorso costante di crescita fino a ricoprire l'incarico di Responsabile Area Studi e Servizi alle Imprese, specializzandosi nell'accompagnamento all’internazionalizzazione delle aziende associate, nello studio degli strumenti finanziari italiani e delle Banche multilaterali di sviluppo e nell'evoluzione dei mercati dell’area mediorientale e del Continente africano. Ha inoltre seguito le tematiche relative al crescente ruolo del settore privato nei progetti e nelle strategie della Cooperazione Internazionale allo Sviluppo.

“Nel suo nuovo incarico - conclude la nota - sarà impegnata a portare avanti l’azione dell’Associazione nel rafforzamento delle relazioni commerciali e industriali con i paesi dell'area di competenza, nell’implementazione delle attività delle aziende associate e nel dialogo con le Istituzioni nazionali e internazionali, sia per le politiche di sviluppo in Medio Oriente che nell’ambito del Piano Mattei”. [Agenzia Infomundi – Infocoopera]

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