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Sudafrica: obiettivo più spazio a bambini in politiche pubbliche

Johannesburg, 08 apr. – Al termine del Africa Children’s Summit, durato tre giorni e conclusosi ieri a Johannesburg, il Sudafrica ha annunciato l’intenzione di utilizzare la sua futura presidenza del G20 per promuovere a livello globale il coinvolgimento attivo dei bambini nei processi decisionali su questioni che riguardano i loro diritti e il loro futuro. Lo ha dichiarato il vice ministro dello Sviluppo sociale, Ganief Hendricks, sottolineando che la partecipazione dei bambini è essenziale per la definizione di politiche efficaci e inclusive.

Hendricks, ripreso dai media locali, ha richiamato l’importanza di includere le voci dei minori nei principali quadri globali, come gli Obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite e l’Agenda 2063 dell’Unione Africana. “Occorre fare di più per garantire che entro il 2040 le opinioni dei bambini siano ascoltate e integrate nei processi legislativi e di elaborazione delle politiche che li riguardano direttamente”, ha affermato, auspicando un loro coinvolgimento anche nel monitoraggio dell’attuazione di tali politiche.

L'Africa Children’s Summit 2025, evento a guida infantile promosso dal governo sudafricano, ha riunito a Johannesburg delegazioni di giovani da 13 Paesi africani, con ulteriori partecipazioni virtuali, per discutere temi legati ai diritti e al benessere dell’infanzia nel continente.

Nel suo intervento, Hendricks ha riconosciuto che, sebbene alcuni Stati abbiano compiuto passi avanti per coinvolgere i bambini nei processi decisionali, molto resta ancora da fare per garantire una partecipazione reale e strutturata. [Agenzia Infomundi – Infocoopera]

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Benin: autismo, insieme le famiglie sono più forti

Cotonou, 08 apr. – Il Benin prosegue il suo impegno a favore dell'inclusione sociale e della protezione delle persone con disabilità, in particolare dei bambini autistici, e lancia nuove iniziative proprio in questo senso. In occasione della Giornata mondiale per la consapevolezza sull'autismo, il 2 aprile scorso, il ministero degli Affari sociali e della microfinanza beninese ha organizzato un workshop, a Cotonou, dedicato alla capitalizzazione a medio termine del progetto pilota, una giornata che ha permesso di fare il punto sulle azioni realizzate dall'inizio del progetto e di definire gli orientamenti futuri per raggiungerne gli obiettivi.

L'evento ha riunito i beneficiari, la Federazione delle associazioni delle persone disabili del Benin, le parti interessate coinvolte nel progetto e diverse organizzazioni non governative. Nel corso dei dibattiti, la vicepresidente dell'Associazione dei genitori di bambini autistici ha espresso la sua gratitudine al governo beninese per l'iniziativa e il finanziamento completo del progetto: dalle testimonianze raccolte al termine del workshop è emersa una generale soddisfazione per le politiche di inclusione beninesi, e diversi genitori che hanno condiviso con emozione i progressi ottenuti dai loro figli grazie a questa iniziativa.

Il ministero beninese, durante l'evento, ha sottolineato il miglioramento dell'accesso all'assistenza medica e alle consulenze, il supporto personalizzato ai bambini nel loro percorso scolastico e familiare e l'organizzazione di momenti di scambio tra genitori, insegnanti e professionisti dell'autismo, momenti di condivisione importanti per le famiglie di persone con disabilità.

Da diversi anni il Benin ha adottato una politica attiva volta a ridurre le disuguaglianze e a promuovere l'inclusione delle persone con disabilità: questa si è concretizzata con una legge ad hoc a protezione e alla promozione dei diritti delle persone con disabilità e con l'adozione di decreti e ordinanze che facilitano l'applicazione di tale legislazione. È stata inoltre annunciata la graduale istituzione di una rete di scambio di informazioni per rafforzare la comunicazione tra i genitori di bambini autistici e gli altri soggetti interessati. Il progetto pilota per l'assistenza integrata ai bambini autistici, lanciato a Cotonou e Abomey-Calavi, si basa su cinque assi strategici e mira a mobilitare una sinergia degli operatori attorno al bambino, rivolgendosi a professionisti della salute e dell'istruzione, famiglie e comunità. [Agenzia Infomundi – Infocoopera]

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Kenya: tratta di esseri umani, rimpatriati 78 keniani dall'Asia

Nairobi, 07 apr. – Sono 78 i cittadini keniani rimpatriati sabato dalla Birmania, tutte persone che si trovavano fuori dal Paese perché cadute vittime di una rete per la tratta di esseri umani. Lo riportano i media keniani, che citano Roseline Njogu, segretaria principale del Dipartimento per gli affari della diaspora, che in una dichiarazione ufficiale ha invitato le persone a stare attente, mettendole in guardia dalle “offerte di lavoro fraudolente” utilizzate come copertura dalle reti di trafficanti.

“Oggi è un bel giorno, abbiamo rimpatriato 78 vittime della tratta di esseri umani dal Myanmar", ha scritto Njogu sui suoi canali social. I keniani rimpatriati, perlopiù al di sotto dei 25 anni, erano diventate vittime della tratta di esseri umani dopo essere stati adescati proprio da false offerte di lavoro, nello specifico in Thailandia. In tal senso, Njogu ha lanciato un chiaro avvertimento: "Ricordate: non ci sono lavori per i keniani in Thailandia. Se qualcuno ti recluta per la Thailandia, segnalalo immediatamente. È un trafficante di esseri umani”.

Negli ultimi anni, molti cittadini keniani sono stati adescati con promesse di lavoro nel Sud-Est asiatico, in Paesi come Thailandia, Malesia e Cambogia. Promesse che si sono rivelate fraudolente e queste persone sono finite ad essere pesantemente sfruttate, in particolare come lavoratori per centri di truffe online collegati alla criminalità organizzata. [Agenzia Infomundi – Infocoopera]

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Nigeria: sicurezza alimentare e istruzione, fondi per 3 progetti

Abuja, 03 apr. – La Banca mondiale ha approvato tre operazioni in Nigeria, per un totale di 1,08 miliardi di dollari in finanziamenti agevolati, per migliorare la qualità dell'istruzione, contribuire alla resilienza delle famiglie e delle comunità e per migliorare la sicurezza alimentare dei gruppi svantaggiati. Più in particolare - riferisce la stessa istituzione - ci saranno 500 milioni di dollari di finanziamenti aggiuntivi per il programma “Nigeria: Community Action for Resilience and Economic Stimulus (Ng-Cares)”, 80 milioni di dollari per “Accelerating Nutrition Results in Nigeria” (Anrin 2.0) e 500 milioni di dollari per “Hope for Quality Basic Education for All” (Hope-Edu).

Il programma Ng-Cares sostiene il governo nigeriano nell’espansione dell’accesso al sostentamento, ai servizi di sicurezza alimentare e alle sovvenzioni per le famiglie e le  comunità povere e vulnerabili. Il finanziamento per Anrin mira ad aumentare l’utilizzo di servizi nutrizionali di qualità ed economici per le donne incinte e le madri che allattano, le ragazze adolescenti e i bambini sotto i cinque anni in aree selezionate. Il nuovo finanziamento per Hope-Edu si concentrerà sul miglioramento dell’apprendimento di base, sull'accesso all'istruzione di base e sul rafforzamento dei sistemi educativi negli Stati partecipanti.

Progettato inizialmente per rispondere alla pandemia di Covid-19, l'operazione Ng-Cares ha raggiunto oltre 15 milioni di beneficiari diretti e si è evoluta in una piattaforma di risposta agli shock che fornisce interventi multisettoriali per i poveri e le persone vulnerabili.

Anrin 2.0 offre un approccio multisettoriale basato su dati concreti per combattere la malnutrizione e l'insicurezza alimentare, concentrandosi sulla salute materna e infantile, sui servizi nutrizionali integrati e sulla sicurezza alimentare delle famiglie.

Hope-Edu fa parte di una serie di tre operazioni correlate, insieme a Hope-Governance e Hope-Primary Health Care. È in linea con gli obiettivi e le strategie del programma di istruzione di base universale del paese. Il programma dovrebbe andare a diretto beneficio di 29 milioni di bambini iscritti alle scuole elementari pubbliche, 500.000 insegnanti delle scuole elementari pubbliche e più di 65.000 scuole elementari pubbliche e dei loro comitati di gestione scolastica.

“Investire nel capitale umano è fondamentale per la Nigeria, poiché offre la migliore opportunità per sbloccare l'enorme potenziale del Paese” ha detto Ndiamé Diop, direttore nazionale della Banca Mondiale per la Nigeria. “Questa nuova serie di programmi - ha aggiunto - aiuterà la Nigeria ad accelerare la qualità dell'istruzione e il sostegno ai cittadini vulnerabili”. [Agenzia Infomundi – Infocoopera]

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Giordania: cooperazione, Ue approva pacchetto da 500 milioni

Amman, 02 apr. – La Giordania ha accolto con favore l'approvazione da parte del Parlamento europeo, ieri, di un pacchetto di Assistenza macro-finanziaria (Mfa) da 500 milioni di euro per il Paese.

Sufian Qudah, portavoce del ministero degli Esteri, ha rilasciato una dichiarazione ripresa ieri dall'agenzia di stampa cinese Xinhua, secondo cui il Parlamento europeo ha approvato il pacchetto di aiuti con 571 voti a favore. Ha inoltre sottolineato che la Commissione europea proporrà presto un ulteriore pacchetto da 500 milioni di euro per la Giordania.

Qudah ha espresso l'apprezzamento della Giordania per il sostegno dell'Unione Europea, sottolineando che ciò rafforza il partenariato strategico tra le due parti e riconosce il ruolo della Giordania nella promozione della pace e della stabilità nella regione, secondo una dichiarazione del ministero.

A gennaio, la Giordania e l'Unione Europea hanno firmato l'Accordo di Partenariato Strategico Globale, in base al quale la Giordania riceverà un pacchetto di aiuti finanziari per un totale di circa 3 miliardi di euro per il periodo 2025-2027. [Agenzia Infomundi – Infocoopera]

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Africa: Rusconi (Aics), impegnati in regione Sahel e del Corno

Roma, 31 mar. – Le iniziative della cooperazione italiana in Africa "promuovono il rafforzamento delle autorità e della società civile locali, la creazione di reddito e la sostenibilità a medio-lungo termine, con particolare attenzione alle donne, ai giovani, agli sfollati interni e alle comunità ospitanti, in un’ottica di prevenzione e mitigazione di nuovi conflitti e dispute".

Lo ha detto il direttore dell'Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo (Aics), Marco Riccardo Rusconi, intervenendo durante l'ultima edizione della manifestazione "Dialoghi sull'Africa", che si è conclusa ieri a Milano. In una nota diffusa per divulgare il suo intervento, l'agenzia ha fornito dettagli su alcune azioni italiane nelle regioni africane considerate strategiche.

Nel Sahel, Aics sta mettendo in atto, tra gli altri, il progetto Idees Jeunes, "che offre supporto tecnico e finanziario per la creazione di microimprese e l’introduzione di unità di trasformazione agroalimentare", focalizzato "sull’inclusività". Un altro progetto considerato significativo in Niger è "l'Iniziativa Agroecologica, che migliora la sicurezza alimentare e i redditi delle comunità nelle regioni di Tahoua e Agadez, promuovendo tecniche sostenibili che rispondono alle sfide climatiche e supportano la filiera delle pelli e del cuoio, con benefici diretti per donne e giovani".

In Burkina Faso, l’iniziativa Sustlives, finanziata dall’Ue, e implementata in collaborazione con il Ciheam di Bari, "promuove la sostenibilità agricola e la resilienza nelle zone rurali, favorendo la biodiversità e creando opportunità economiche per le donne e i giovani". Nelle aree periurbane di Ouagadougou, il progetto Cravo sostiene, secondo i suoi promotori, "sistemi agroalimentari sostenibili, migliorando la gestione delle risorse naturali e contribuendo alla sicurezza alimentare".

Anche nel Corno d’Africa, la Cooperazione italiana è presente con progetti che spaziano dalla nutrizione alla promozione dell’imprenditoria femminile.

In Sudan, il progetto “Nutri-Sud” si concentra sulla sicurezza nutrizionale, mirando a ridurre la malnutrizione infantile e materna. Il programma, che include trasferimenti alimentari e attività educative, coinvolge attivamente la società civile locale per cambiare i comportamenti alimentari e migliorare la dieta delle donne in gravidanza e dei bambini sotto i cinque anni.

In Etiopia, l’iniziativa Women Entrepeunership Development Program "ha avuto un impatto significativo, creando la prima linea di credito in Africa dedicata alle donne imprenditrici. Il programma ha formato oltre 43.710 donne nella gestione d’impresa e ha offerto prestiti a più di 29.800 imprenditrici. Inoltre, attraverso il progetto Creative Hub di Addis Abeba, sta promuovendo l’imprenditorialità giovanile".

In Sud Sudan, infine, l'iniziativa denominata Rafforzamento della risposta umanitaria in Sud Sudan mira a ridurre la morbilità e mortalità, garantendo accesso a servizi sanitari equi e inclusivi, con particolare attenzione a donne, bambini e persone vulnerabili, in uno sforzo per la stabilizzazione del Paese. [Agenzia Infomundi – Infocoopera]

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Nigeria: Fmi chiede più accompagnamento per fasce vulnerabili

Abuja, 28 mar. – Il Fondo monetario internazionale (Fmi) ha esortato il governo nigeriano ad accompagnare le sue politiche di stabilizzazione economica con trasferimenti mirati di assistenza sociale per supportare le popolazioni più vulnerabili.

La direttrice delle comunicazioni del Fmi, Julie Kozack, lo ha reso noto durante una conferenza stampa di routine presso la sede centrale del Fmi a Washington Dc.

"Le politiche delle autorità per stabilizzare l'economia e promuovere la crescita sono benvenute. Tuttavia, devono essere accompagnate da trasferimenti sociali mirati per supportare le popolazioni più vulnerabili. Riconosciamo la situazione estremamente difficile che molti nigeriani affrontano", ha affermato.

Ha affermato che il completamento dell'implementazione dei trasferimenti di denaro alle famiglie vulnerabili e il miglioramento della mobilitazione delle entrate nazionali dovrebbero essere priorità fondamentali per la Nigeria.

Kozack ha anche annunciato che lo staff del Fmi visiterà la Nigeria la prossima settimana per preparare la consultazione dell'articolo IV del 2025. [Agenzia Infomundi – Infocoopera]

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Siria: da Italia 68 milioni di euro per progetti umanitari

Roma, 27 mar. – L’Italia ha stanziato circa 68 milioni di euro per finanziare progetti umanitari e interventi infrastrutturali in Siria, nell’ambito del sostegno alla fase di transizione politica in corso nel Paese. Lo ha annunciato il ministro degli Esteri Antonio Tajani durante un’audizione parlamentare, secondo quanto riferito da Reuters.

Il pacchetto iniziale di aiuti sarà destinato a iniziative nei settori ospedaliero e sanitario, allo sviluppo delle infrastrutture e al rafforzamento delle filiere alimentari. Tajani ha aggiunto che nelle prossime settimane verranno avviati nuovi progetti di cooperazione e che l’Italia intende organizzare un forum economico dedicato alla ricostruzione.

L’impegno italiano arriva dopo che, a dicembre, il gruppo Hayat Tahrir al-Sham (Hts) ha preso il potere in Siria, ponendo fine al lungo governo dell’ex presidente Bashar al-Assad.

All’inizio di marzo, una conferenza dei donatori guidata dall’Unione europea ha promesso 5,8 miliardi di euro per sostenere le nuove autorità siriane nelle sfide della transizione. In parallelo, i Paesi dell’Unione Europea hanno deciso di sospendere una serie di sanzioni economiche contro Damasco, comprese quelle relative a energia, trasporti, sistema bancario e ricostruzione. [Agenzia Infomundi – Infocoopera]

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Zambia: da Ue 150mila euro per far fronte a colera

Lusaka, 26 mar. – L’Unione europea (Ue) ha stanziato 150.000 euro per sostenere la risposta dello Zambia all’epidemia di colera. Lo ha rende noto un comunicato emesso ieri dall'Ue nel quale viene precisato che il finanziamento rafforzerà le attività della Croce Rossa locale, che fornisce assistenza urgente alla popolazione colpita, tra cui acqua potabile, assistenza sanitaria, servizi igienico-sanitari e promozione dell’igiene, oltre a iniziative di sensibilizzazione comunitaria per ridurre il rischio di trasmissione.

Secondo quanto riportato, il progetto di risposta d’emergenza avrà una durata di cinque mesi, fino alla fine di agosto 2025, e mira a raggiungere le popolazioni delle province più colpite, Copperbelt e Muchinga. Il contributo fa parte del sostegno complessivo dell’Ue al fondo di emergenza per la risposta ai disastri della Federazione internazionale delle Società della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa.

Dallo scoppio dell’epidemia, avvenuto a dicembre, i casi di colera confermati nel Paese sono saliti a 351, con nove decessi. [Agenzia Infomundi – Infocoopera]

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Sudafrica: tubercolosi, obiettivo testare migliaia persone 2026

Johannesburg, 25 mar. – Il vicepresidente sudafricano Paul Mashatile ha annunciato il lancio della campagna nazionale "End TB", con l’obiettivo di sottoporre a test 5 milioni di persone per la tubercolosi entro marzo 2026. L’iniziativa è stata presentata ieri a Gamalakhe, nella provincia di KwaZulu-Natal, in occasione della Giornata mondiale contro la tubercolosi.

"Il Sudafrica è tra i 30 Paesi che rappresentano l’87% del carico globale di tubercolosi. Dobbiamo agire insieme per cambiare questa situazione", ha dichiarato Mashatile nel suo intervento. Secondo i dati diffusi dal vicepresidente, nel 2023 la tubercolosi ha causato la morte di oltre 56.000 persone nel Paese, con più di 270.000 diagnosi confermate. Nello stesso anno, oltre 58.000 persone non sono state sottoposte a test.

La campagna mira ad ampliare in modo significativo la capacità diagnostica, contribuendo alla riduzione dell’incidenza della malattia nel prossimo decennio. "Avvieremo una mobilitazione di massa per coinvolgere tutti i sudafricani", ha spiegato Mashatile, sottolineando l’importanza di un impegno collettivo.

Nonostante il peso ancora elevato della tubercolosi, il vicepresidente ha evidenziato i progressi del Paese nella lotta contro l’infezione e ha annunciato sviluppi promettenti sul fronte della ricerca. "I test clinici per un vaccino contro la tubercolosi condotti in Sudafrica hanno finora dato risultati promettenti. Stiamo preparando la produzione locale e una distribuzione nazionale rapida, non appena saranno completate tutte le procedure previste", ha affermato.

La Giornata mondiale della tubercolosi, celebrata ogni 24 marzo, è dedicata alla sensibilizzazione su una delle malattie infettive più letali a livello globale. In Sudafrica, dove la coinfezione con l’Hiv rappresenta un fattore aggravante, la tubercolosi resta una delle principali sfide sanitarie. [Agenzia Infomundi – Infocoopera]

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