L'Africa al centro della riunione dei direttori Aics all’estero
Roma, 19 dic. – Il 2024 di Aics, l'Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo, ha visto "il lancio di numerosi progetti, l’apertura di nuove sedi in Costa d’Avorio e Uganda, nell’ambito del Piano Mattei, e di quattro nuovi uffici di progetto, in Siria, Moldova, Zambia e Indonesia". Lo sintetizza il direttore dell'Agenzia, Marco Riccardo Rusconi, in occasione della riunione dei titolari delle sedi estere Aics che si apre oggi a Roma. L'evento servirà da momento di confronto e aggiornamento sui temi della cooperazione con spazi di riflessione e dibattito sul ruolo dell’Agenzia a sul supporto al piano governativo per l'Africa.
"La riunione dei direttori permetterà di fare il punto su come prepararci agli impegni e alle sfide del 2025, valorizzando la sinergia con tutti gli attori del sistema della cooperazione italiana”, spiega il direttore di Aics. “L’evento sarà anche l’occasione, a dieci anni dalla Legge che ha istituito l’Agenzia e ne ha delineato ambiti e modalità di azione, per tracciare un primo bilancio e capire come migliorare la nostra capacità di azione sul terreno”, aggiunge Rusconi.
A pochi giorni dagli “Stati Generali della Diplomazia”, l’evento vede la partecipazione dei 20 direttori degli uffici Aics nel mondo, di cui dieci in Africa, con gli interventi del vice ministro degli Affari esteri delegato alla Cooperazione internazionale Edmondo Cirielli, del direttore generale per la Cooperazione allo Sviluppo della Farnesina Stefano Gatti, del vice coordinatore della Struttura per l’Attuazione del Piano Mattei Lorenzo Ortona e del direttore della Cooperazione internazionale e Finanza per lo Sviluppo di Cassa Depositi e Prestiti (Cdp) Paolo Lombardo.
Partecipano, inoltre, la portavoce dell’Associazione delle organizzazioni italiane di cooperazione e solidarietà internazionale Silvia Stilli e il presidente di Confindustria Assafrica & Mediterraneo Massimo Dal Checco in rappresentanza, rispettivamente, delle organizzazioni della società civile (Aoi/Link2000/Cini) e delle imprese coinvolte nei processi di sviluppo dei Paesi partner. Spazio anche al confronto con le omologhe Agenzie europee, con l’intervento del Direttore della spagnola Fiiapp (Fondazione Internazionale e Ibero-Americana per l'Amministrazione e le Politiche Pubbliche) Francisco Tierraseca Galdón. [Agenzia Infomundi – Infocoopera]
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Mozambico: province del Nord colpite dal ciclone Chido
Maputo, 17 dic. – Dopo l'arcipelago delle Comore, il ciclone Chido ha colpito anche il Mozambico, in particolare le province settentrionali di Cabo Delgado e Nampula, causando vittime e danni significativi. Secondo la stampa locale, almeno tre persone hanno perso la vita nella città di Pemba, situata circa 40 chilometri a nord del punto in cui il ciclone ha toccato terra.
Le forti raffiche di vento, che hanno raggiunto velocità fino a 240 km/h, hanno distrutto abitazioni, scuole e strutture sanitarie, lasciando molte comunità senza accesso a servizi essenziali. Inoltre, sono stati segnalati blackout elettrici diffusi, complicando ulteriormente le operazioni di soccorso.
Le autorità locali, insieme alle organizzazioni umanitarie, stanno lavorando per fornire assistenza alle popolazioni colpite, distribuendo beni di prima necessità e cercando di ripristinare i servizi interrotti. Tuttavia, le condizioni meteorologiche avverse e le infrastrutture danneggiate rappresentano sfide significative per gli sforzi di soccorso.
Il governo del Mozambico ha dichiarato lo stato di emergenza nelle aree colpite e ha lanciato un appello alla comunità internazionale per ottenere supporto nella gestione della crisi e nella ricostruzione post-disastro.
Il ciclone Chido ha avuto un impatto devastante anche sull'arcipelago francese di Mayotte, dove si temono centinaia di vittime. Le autorità francesi hanno descritto la situazione come "apocalittica", con intere comunità distrutte e infrastrutture gravemente danneggiate.
La stagione dei cicloni nell'Oceano Indiano sud-occidentale dura tipicamente da dicembre a marzo, e negli ultimi anni l'Africa meridionale è stata colpita da una serie di cicloni particolarmente distruttivi. Eventi come il ciclone Idai nel 2019 e il ciclone Freddy nel 2023 hanno causato migliaia di morti e danni ingenti in Mozambico e nei Paesi vicini. [Agenzia Infomundi – Infocoopera]
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Tunisia: Banca tedesca sviluppo dona quasi 80 mln per progetti
Tunisi, 16 dic. – La Banca tedesca per lo sviluppo (Kfw) ha concesso alla Tunisia una donazione da 78,8 milioni di euro per contribuire alla realizzazione di programmi volti a migliorare il tasso di approvvigionamento di acqua potabile nelle zone rurali, a promuovere il finanziamento di progetti di energia rinnovabile e garantire una migliore tracciabilità, efficienza e trasparenza delle finanze pubbliche.
L’accordo è stato firmato da Mohamed Ali Nafti, ministro degli Esteri, e da Andrea Hauser, membro del Comitato di Gestione della KfW. Fa parte della cooperazione bilaterale tunisino-tedesca, ha precisato un comunicato della Kfw, agisce per conto del governo federale tedesco.
Un importo da 27 milioni di euro è stato concesso alla Società nazionale per lo sfruttamento e la distribuzione dell'acqua (Sonede) per migliorare il tasso di fornitura di acqua potabile nelle zone rurali del governatorato di Beja. Integra il finanziamento iniziale che ha permesso di collegare per la prima volta nella loro vita circa 32.000 persone a una rete di approvvigionamento di acqua potabile sicura, continua e di buona qualità. Questa seconda fase collegherà circa 45.000 persone in più alla rete di approvvigionamento di acqua potabile. Oltre al contributo della cooperazione finanziaria tedesca e alla controparte dello Stato tunisino, per questo progetto è previsto un contributo dell'Unione Europea (Ue).
Per quanto riguarda il ministero dell'Agricoltura, delle Risorse Idrauliche e della Pesca, è stata messa a disposizione una donazione da 1,3 milioni di euro per finanziare studi geologici, geotecnici e ingegneristici su un sistema idrico di trasferimento dell'acqua nell'ambito del Programma to migliorare il sistema di stoccaggio, trasferimento e protezione dalle inondazioni.
Per quanto riguarda il settore finanziario, 40 milioni di euro di donazioni sono concessi al ministero delle Finanze per modernizzare la gestione delle finanze pubbliche e 10,5 milioni di euro sono concessi al ministero dell'Economia e della Pianificazione per finanziare la sua partecipazione al capitale dell'Agenzia per l’Assicurazione commerciale in Africa. Questa partecipazione consentirà alla Tunisia, tra le altre cose, di accedere alla Regional Liquidity Support Facility (Rlsf), un meccanismo di garanzia per promuovere gli investimenti nelle energie rinnovabili in Tunisia.
"Nell'ambito della cooperazione tunisino-tedesca uniamo le forze per migliorare le condizioni di vita e creare prospettive future, in particolare per le donne e i giovani", ha dichiarato l'ambasciatrice tedesca a Tunisi, Elisabeth Wolbers, citata dalla stessa fonte.
[Agenzia Infomundi – Infocoopera]
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Rapporto Harris 2024: Gli italiani al primo posto in Europa per conoscenza e partecipazione nella Cooperazione Internazionale
Roma, 16 ottobre 2024 – Gli italiani sono i cittadini europei più familiari e consapevoli sui temi della Cooperazione Internazionale, dagli investimenti solidali a quelli sostenibili. È quanto emerge dal Rapporto Harris 2024, commissionato dall’Agenzia Francese per lo Sviluppo (AFD) alla società demoscopica internazionale Toluna Harris Interactive, e presentato alla Farnesina durante il lancio dell’edizione 2025 di Codeway Expo, la manifestazione dedicata alla cooperazione internazionale e allo sviluppo sostenibile con focus su opportunità e prospettive per il settore privato, che si terrà a Fiera di Roma dal 14 al 16 maggio del prossimo anno.
Lo studio ha esaminato le opinioni dei cittadini di Francia, Germania, Italia, Polonia e Svezia attraverso sondaggi online condotti dal 19 al 23 aprile 2024, coinvolgendo un totale di 6.257 persone. Agli intervistati sono state poste una trentina di domande sulla familiarità con il concetto di aiuto allo sviluppo, sull’interesse per l’efficacia degli interventi, sulle regioni prioritarie e sulla percezione dell’efficacia degli aiuti.
In quasi tutte le risposte, l’Italia ha registrato i dati più elevati. Gli italiani hanno espresso i livelli più alti di familiarità con il concetto di Cooperazione, dimostrando un elevato interesse pubblico per il tema e un sostegno significativo ai paesi in via di sviluppo – elementi che testimoniano un impegno solido e continuo.
“Confrontandosi positivamente con altre nazioni europee, l’Italia dimostra di avere una posizione di leadership nella promozione della solidarietà internazionale e della sostenibilità ed emerge come un attore rilevante e rispettato nel campo dell’aiuto allo sviluppo e degli investimenti solidali e sostenibili”, si legge nel documento.
Questo dato, che a un primo sguardo potrebbe sorprendere, trova invece spiegazione nella grande partecipazione della società civile italiana a iniziative di sostegno internazionale, alimentata sia dalla tradizione cattolica che da quella di sinistra. L’ultimo quesito del rapporto, che misura il livello di “impegno personale”, evidenzia come gli italiani abbiano le percentuali di risposta affermativa più alte in tutte le azioni proposte: dalla lettura di articoli sulla solidarietà internazionale alla firma di petizioni, dalle donazioni a organizzazioni di solidarietà al volontariato. Gli italiani superano di gran lunga la media europea in ogni categoria.
Il rapporto sottolinea che, ad eccezione di una domanda, gli italiani hanno ottenuto i valori più elevati in tutti i 30 quesiti posti. Per chi desidera approfondire, l’intero rapporto è disponibile in francese al seguente link
Contatti stampa:
Cecilia Moretti
ceciliamoretti@gmail.com – 3892756994
Sintesi dei principali elementi del rapporto.
Ecco una sintesi in punti chiave dei dati in cui l’Italia e gli italiani registrano i punteggi più alti nel rapporto sugli investimenti solidali e sostenibili. È bene evidenziare che il rapporto è stato commissionato dall’Agenzia alla cooperazione francese e realizzato da un soggetto internazionale su un campione di vari paesi europei:
Familiarità con l’aiuto allo sviluppo: L’89% degli italiani dichiara di conoscere la politica di aiuto allo sviluppo internazionale, il dato più alto tra i paesi esaminati.
Informazione sull’aiuto internazionale dell’UE: Gli italiani si dichiarano tra i più informati sulla politica di sviluppo internazionale dell’UE (59%).
Sostegno all’aiuto ai paesi in via di sviluppo: L’87% degli italiani sostiene che l’Italia debba aiutare questi paesi, il valore più alto in assoluto.
Impegno personale: Gli italiani sono i più coinvolti nelle attività di solidarietà, come fare donazioni (62%), partecipare a progetti solidali (28%) e manifestazioni per aumentare l’aiuto ai paesi in via di sviluppo (23%).
Sostegno agli investimenti UE: Gli italiani sono tra i più favorevoli all’idea che l’Unione Europea debba sostenere i paesi in via di sviluppo, con il 78% di consenso.
Effetto positivo degli investimenti: Il 71% degli italiani ritiene che gli investimenti italiani nei paesi in via di sviluppo abbiano un impatto positivo sul ruolo internazionale dell’Italia.
Coinvolgimento in azioni di solidarietà: Gli italiani dimostrano maggiore impegno, con una percentuale significativa di persone coinvolte in attività solidali e partecipative, ben al di sopra della media europea.
Impegno personale: Gli italiani sono tra i più attivi in Europa nel partecipare a manifestazioni per spingere le istituzioni a combattere il cambiamento climatico e ad aumentare l’aiuto ai paesi in via di sviluppo.
Informazione sulle politiche di sviluppo: Gli italiani, rispetto ad altri paesi, sono tra i più convinti che il loro paese debba agire per combattere la tratta di esseri umani e sostenere le comunità colpite da conflitti o cambiamenti climatici (82%).
Priorità per l’Italia: Gli italiani vedono l’Africa come la regione prioritaria per l’intervento italiano e dell’UE, con una forte attenzione all’Africa intera e ai paesi del Maghreb.
Visione positiva sugli investimenti: Gli italiani hanno fiducia che gli investimenti sostenibili e solidali migliorino la reputazione e il ruolo dell’Italia a livello internazionale, con impatti positivi su salute, sicurezza e clima.
Informazione e consapevolezza ambientale: Gli italiani mostrano un forte interesse per le questioni ambientali e internazionali, con il 76% che considera gli investimenti del loro paese come un contributo significativo alla protezione della biodiversità e al contrasto del cambiamento climatico.
Percezione dell’efficacia degli aiuti: Il 56% degli italiani crede che l’Italia stia agendo efficacemente per sostenere lo sviluppo sostenibile nei paesi in via di sviluppo, un dato tra i più alti in Europa.
Ruolo dell’Italia nel mondo: Gli italiani sono convinti che l’Italia debba essere tra i leader nel sostenere paesi in difficoltà, specialmente nell’Africa subsahariana. Il 70% degli intervistati ritiene che il paese debba aumentare gli investimenti solidali per avere un impatto positivo a livello globale.
Quadro generale dell’Italia e degli italiani:
- Gli italiani sono tra i più favorevoli e attivi nel sostenere lo sviluppo internazionale, con un alto livello di consapevolezza e partecipazione personale.
- L’Italia emerge come uno dei paesi con il maggiore coinvolgimento nell’informazione e nel sostegno agli investimenti solidali e sostenibili, particolarmente interessata a sostenere l’UE e i paesi in via di sviluppo in vari ambiti (economico, climatico, sanitario).
- Gli italiani emergono come fortemente favorevoli agli investimenti solidali e allo sviluppo sostenibile, con un alto livello di coinvolgimento personale e fiducia nelle politiche del paese. L’interesse si concentra soprattutto su temi ambientali e sociali globali, evidenziando l’Africa come una priorità. La percezione è che l’Italia debba continuare a svolgere un ruolo di primo piano nel sostenere lo sviluppo globale, e che tali sforzi siano cruciali anche per migliorare la reputazione e il posizionamento dell’Italia nel contesto internazionale.
Roma, 16 ottobre 2024 – Gli italiani sono i cittadini europei più familiari e consapevoli sui temi della Cooperazione Internazionale, dagli investimenti solidali a quelli sostenibili. È quanto emerge dal Rapporto Harris 2024, commissionato dall’Agenzia Francese per lo Sviluppo (AFD) alla società demoscopica internazionale Toluna Harris Interactive, e presentato alla Farnesina durante il lancio dell’edizione 2025 di Codeway Expo, la manifestazione dedicata alla cooperazione internazionale e allo sviluppo sostenibile con focus su opportunità e prospettive per il settore privato, che si terrà a Fiera di Roma dal 14 al 16 maggio del prossimo anno.
Lo studio ha esaminato le opinioni dei cittadini di Francia, Germania, Italia, Polonia e Svezia attraverso sondaggi online condotti dal 19 al 23 aprile 2024, coinvolgendo un totale di 6.257 persone. Agli intervistati sono state poste una trentina di domande sulla familiarità con il concetto di aiuto allo sviluppo, sull’interesse per l’efficacia degli interventi, sulle regioni prioritarie e sulla percezione dell’efficacia degli aiuti.
In quasi tutte le risposte, l’Italia ha registrato i dati più elevati. Gli italiani hanno espresso i livelli più alti di familiarità con il concetto di Cooperazione, dimostrando un elevato interesse pubblico per il tema e un sostegno significativo ai paesi in via di sviluppo – elementi che testimoniano un impegno solido e continuo.
“Confrontandosi positivamente con altre nazioni europee, l’Italia dimostra di avere una posizione di leadership nella promozione della solidarietà internazionale e della sostenibilità ed emerge come un attore rilevante e rispettato nel campo dell’aiuto allo sviluppo e degli investimenti solidali e sostenibili”, si legge nel documento.
Questo dato, che a un primo sguardo potrebbe sorprendere, trova invece spiegazione nella grande partecipazione della società civile italiana a iniziative di sostegno internazionale, alimentata sia dalla tradizione cattolica che da quella di sinistra. L’ultimo quesito del rapporto, che misura il livello di “impegno personale”, evidenzia come gli italiani abbiano le percentuali di risposta affermativa più alte in tutte le azioni proposte: dalla lettura di articoli sulla solidarietà internazionale alla firma di petizioni, dalle donazioni a organizzazioni di solidarietà al volontariato. Gli italiani superano di gran lunga la media europea in ogni categoria.
Il rapporto sottolinea che, ad eccezione di una domanda, gli italiani hanno ottenuto i valori più elevati in tutti i 30 quesiti posti. Per chi desidera approfondire, l’intero rapporto è disponibile in francese al seguente link
Contatti stampa:
Cecilia Moretti
ceciliamoretti@gmail.com – 3892756994
Sintesi dei principali elementi del rapporto.
Ecco una sintesi in punti chiave dei dati in cui l’Italia e gli italiani registrano i punteggi più alti nel rapporto sugli investimenti solidali e sostenibili. È bene evidenziare che il rapporto è stato commissionato dall’Agenzia alla cooperazione francese e realizzato da un soggetto internazionale su un campione di vari paesi europei:
Familiarità con l’aiuto allo sviluppo: L’89% degli italiani dichiara di conoscere la politica di aiuto allo sviluppo internazionale, il dato più alto tra i paesi esaminati.
Informazione sull’aiuto internazionale dell’UE: Gli italiani si dichiarano tra i più informati sulla politica di sviluppo internazionale dell’UE (59%).
Sostegno all’aiuto ai paesi in via di sviluppo: L’87% degli italiani sostiene che l’Italia debba aiutare questi paesi, il valore più alto in assoluto.
Impegno personale: Gli italiani sono i più coinvolti nelle attività di solidarietà, come fare donazioni (62%), partecipare a progetti solidali (28%) e manifestazioni per aumentare l’aiuto ai paesi in via di sviluppo (23%).
Sostegno agli investimenti UE: Gli italiani sono tra i più favorevoli all’idea che l’Unione Europea debba sostenere i paesi in via di sviluppo, con il 78% di consenso.
Effetto positivo degli investimenti: Il 71% degli italiani ritiene che gli investimenti italiani nei paesi in via di sviluppo abbiano un impatto positivo sul ruolo internazionale dell’Italia.
Coinvolgimento in azioni di solidarietà: Gli italiani dimostrano maggiore impegno, con una percentuale significativa di persone coinvolte in attività solidali e partecipative, ben al di sopra della media europea.
Impegno personale: Gli italiani sono tra i più attivi in Europa nel partecipare a manifestazioni per spingere le istituzioni a combattere il cambiamento climatico e ad aumentare l’aiuto ai paesi in via di sviluppo.
Informazione sulle politiche di sviluppo: Gli italiani, rispetto ad altri paesi, sono tra i più convinti che il loro paese debba agire per combattere la tratta di esseri umani e sostenere le comunità colpite da conflitti o cambiamenti climatici (82%).
Priorità per l’Italia: Gli italiani vedono l’Africa come la regione prioritaria per l’intervento italiano e dell’UE, con una forte attenzione all’Africa intera e ai paesi del Maghreb.
Visione positiva sugli investimenti: Gli italiani hanno fiducia che gli investimenti sostenibili e solidali migliorino la reputazione e il ruolo dell’Italia a livello internazionale, con impatti positivi su salute, sicurezza e clima.
Informazione e consapevolezza ambientale: Gli italiani mostrano un forte interesse per le questioni ambientali e internazionali, con il 76% che considera gli investimenti del loro paese come un contributo significativo alla protezione della biodiversità e al contrasto del cambiamento climatico.
Percezione dell’efficacia degli aiuti: Il 56% degli italiani crede che l’Italia stia agendo efficacemente per sostenere lo sviluppo sostenibile nei paesi in via di sviluppo, un dato tra i più alti in Europa.
Ruolo dell’Italia nel mondo: Gli italiani sono convinti che l’Italia debba essere tra i leader nel sostenere paesi in difficoltà, specialmente nell’Africa subsahariana. Il 70% degli intervistati ritiene che il paese debba aumentare gli investimenti solidali per avere un impatto positivo a livello globale.
Quadro generale dell’Italia e degli italiani:
- Gli italiani sono tra i più favorevoli e attivi nel sostenere lo sviluppo internazionale, con un alto livello di consapevolezza e partecipazione personale.
- L’Italia emerge come uno dei paesi con il maggiore coinvolgimento nell’informazione e nel sostegno agli investimenti solidali e sostenibili, particolarmente interessata a sostenere l’UE e i paesi in via di sviluppo in vari ambiti (economico, climatico, sanitario).
- Gli italiani emergono come fortemente favorevoli agli investimenti solidali e allo sviluppo sostenibile, con un alto livello di coinvolgimento personale e fiducia nelle politiche del paese. L’interesse si concentra soprattutto su temi ambientali e sociali globali, evidenziando l’Africa come una priorità. La percezione è che l’Italia debba continuare a svolgere un ruolo di primo piano nel sostenere lo sviluppo globale, e che tali sforzi siano cruciali anche per migliorare la reputazione e il posizionamento dell’Italia nel contesto internazionale.
Codeway Expo, alla ricerca del futuro della cooperazione allo sviluppo
Presentata oggi a Roma l’edizione 2025 della manifestazione di Fiera Roma e Internationalia che dal 14 al 16 maggio porta nella Capitale i nuovi scenari del settore. Italiani primi in Europa per conoscenza sui temi della cooperazione
Roma, 16 ottobre 2024 – Una piattaforma unica per condividere idee, esperienze e soluzioni innovative; un’occasione fisica – dal 14 al 16 maggio a Fiera Roma – per fare incontrare i principali attori della cooperazione internazionale sotto un unico tetto; una manifestazione dedicata alla cooperazione internazionale e allo sviluppo sostenibile con focus su opportunità e prospettive per il settore privato; un evento internazionale che chiama a raccolta visionari, innovatori e professionisti per affrontare le sfide globali assieme, con soluzioni creative e innovative per un futuro sostenibile.
Questo è l’identikit di Codeway Expo, la cui edizione 2025 è stata presentata oggi a Roma, in Farnesina, alla presenza, tra gli altri, del Direttore Generale per la cooperazione allo sviluppo del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e del Direttore dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo, Marco Riccardo Rusconi.
“Il format 2025 – ha spiegato il coordinatore del progetto, Wladimiro Boccali – si articolerà su due piani principali: uno orizzontale, basato sui concetti chiave della cooperazione (Persone, Pianeta, Partnership, Prosperità e Pace), e uno verticale, strutturato in “Villaggi della Cooperazione”. Questi villaggi tematici offriranno spazi di incontro e confronto per organizzazioni della società civile e imprese attive in settori come agricoltura, energia, blue economy, sanità, digitalizzazione e gestione delle emergenze. Accanto a queste aree tematiche dove si incontrano e confrontano esperti di uno specifico ambito, ci sarà un’agorà centrale e aperta a tutti pensata per le istituzioni, le regioni, le associazioni di categoria, le banche”.
Molte sono le opportunità che si spalancano per i partecipanti alla tre giorni. Tra queste, la possibilità di sviluppare nuovo business nell’ambito dei programmi di cooperazione internazionale, entrare in contatto con buyer e partner internazionali, incontrare istituzioni nazionali e locali. L’evento prevede un’area espositiva, conferenze e seminari internazionali, competizioni e premiazioni, mostre e installazioni artistiche, laboratori e sessioni Paese, programmi di tutorship e mentorship per la creazione di posti di lavoro. Inoltre offrirà concrete opportunità di investimento, networking B2B e B2G.
Prenderanno parte a Codeway Expo 2025 istituzioni come l’Unione e il Parlamento Europeo, agenzie delle Nazioni Unite, governi, ministeri, regioni, enti locali, camere di commercio, università e centri di ricerca, oltre a imprese, banche commerciali, fondi di investimento, ONG e organizzazioni della società civile.
La presentazione è stata l’occasione anche per illustrare un rapporto francese che rivela che gli italiani sono al primo posto per familiarità e conoscenza sui temi della cooperazione internazionale (gli altri Paesi coinvolti dalla ricerca sono Francia, Germania, Italia, Polonia e Svezia). Il rapporto Harris 2024, commissionato dall’Agenzia per la cooperazione allo sviluppo francese (Afd) alla società demoscopica internazionale Toluna Harris Interactive, testimonia che gli italiani hanno una notevole propensione a lavorare insieme per il bene comune, superando gli altri paesi partecipanti. La cultura della famiglia, l’importanza delle comunità locali e un forte senso di responsabilità sociale vengono identificati come i principali fattori che alimentano questa propensione alla cooperazione.
Nel corso della mattinata è stata presentata anche la strategia di comunicazione social di Codeway Expo, affidata all’agenzia creativa romana under27 Creator Labs. “In un contesto comunicativo che soffoca di contenuti, dove ogni giorno siamo esposti a 7mila pubblicità, la soglia di attenzione media è di 8 secondi a fronte di un tempo medio speso sui social in Italia di 1 ora e 47 minuti al giorno – hanno sottolineato i creativi – ogni comunicazione ha un solo imperativo: deve aggiungere valore al fruitore”.
Contatti stampa:
Cecilia Moretti
ceciliamoretti@gmail.com – 3892756994
Presentata oggi a Roma l’edizione 2025 della manifestazione di Fiera Roma e Internationalia che dal 14 al 16 maggio porta nella Capitale i nuovi scenari del settore. Italiani primi in Europa per conoscenza sui temi della cooperazione
Roma, 16 ottobre 2024 – Una piattaforma unica per condividere idee, esperienze e soluzioni innovative; un’occasione fisica – dal 14 al 16 maggio a Fiera Roma – per fare incontrare i principali attori della cooperazione internazionale sotto un unico tetto; una manifestazione dedicata alla cooperazione internazionale e allo sviluppo sostenibile con focus su opportunità e prospettive per il settore privato; un evento internazionale che chiama a raccolta visionari, innovatori e professionisti per affrontare le sfide globali assieme, con soluzioni creative e innovative per un futuro sostenibile.
Questo è l’identikit di Codeway Expo, la cui edizione 2025 è stata presentata oggi a Roma, in Farnesina, alla presenza, tra gli altri, del Direttore Generale per la cooperazione allo sviluppo del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e del Direttore dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo, Marco Riccardo Rusconi.
“Il format 2025 – ha spiegato il coordinatore del progetto, Wladimiro Boccali – si articolerà su due piani principali: uno orizzontale, basato sui concetti chiave della cooperazione (Persone, Pianeta, Partnership, Prosperità e Pace), e uno verticale, strutturato in “Villaggi della Cooperazione”. Questi villaggi tematici offriranno spazi di incontro e confronto per organizzazioni della società civile e imprese attive in settori come agricoltura, energia, blue economy, sanità, digitalizzazione e gestione delle emergenze. Accanto a queste aree tematiche dove si incontrano e confrontano esperti di uno specifico ambito, ci sarà un’agorà centrale e aperta a tutti pensata per le istituzioni, le regioni, le associazioni di categoria, le banche”.
Molte sono le opportunità che si spalancano per i partecipanti alla tre giorni. Tra queste, la possibilità di sviluppare nuovo business nell’ambito dei programmi di cooperazione internazionale, entrare in contatto con buyer e partner internazionali, incontrare istituzioni nazionali e locali. L’evento prevede un’area espositiva, conferenze e seminari internazionali, competizioni e premiazioni, mostre e installazioni artistiche, laboratori e sessioni Paese, programmi di tutorship e mentorship per la creazione di posti di lavoro. Inoltre offrirà concrete opportunità di investimento, networking B2B e B2G.
Prenderanno parte a Codeway Expo 2025 istituzioni come l’Unione e il Parlamento Europeo, agenzie delle Nazioni Unite, governi, ministeri, regioni, enti locali, camere di commercio, università e centri di ricerca, oltre a imprese, banche commerciali, fondi di investimento, ONG e organizzazioni della società civile.
La presentazione è stata l’occasione anche per illustrare un rapporto francese che rivela che gli italiani sono al primo posto per familiarità e conoscenza sui temi della cooperazione internazionale (gli altri Paesi coinvolti dalla ricerca sono Francia, Germania, Italia, Polonia e Svezia). Il rapporto Harris 2024, commissionato dall’Agenzia per la cooperazione allo sviluppo francese (Afd) alla società demoscopica internazionale Toluna Harris Interactive, testimonia che gli italiani hanno una notevole propensione a lavorare insieme per il bene comune, superando gli altri paesi partecipanti. La cultura della famiglia, l’importanza delle comunità locali e un forte senso di responsabilità sociale vengono identificati come i principali fattori che alimentano questa propensione alla cooperazione.
Nel corso della mattinata è stata presentata anche la strategia di comunicazione social di Codeway Expo, affidata all’agenzia creativa romana under27 Creator Labs. “In un contesto comunicativo che soffoca di contenuti, dove ogni giorno siamo esposti a 7mila pubblicità, la soglia di attenzione media è di 8 secondi a fronte di un tempo medio speso sui social in Italia di 1 ora e 47 minuti al giorno – hanno sottolineato i creativi – ogni comunicazione ha un solo imperativo: deve aggiungere valore al fruitore”.
Contatti stampa:
Cecilia Moretti
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