Senza categoria
Somalia: strutture sanitarie inadeguate minacciano madri e bimbi
Mogadiscio, 19 ago. – Nel sud-ovest della Somalia, la mancanza di strutture sanitarie adeguate continua a mettere a rischio la vita di madri e bambini. A lanciare l’allarme è Medici Senza Frontiere (Msf) che, in una nota, segnala come l’ospedale regionale di Bay a Baidoa sia spesso l’unico punto di riferimento gratuito e accessibile per cure ostetriche, pediatriche e nutrizionali.
Secondo Msf, dal gennaio al giugno 2025 l’ospedale ha trattato 11.894 bambini malnutriti, con un aumento del 76% rispetto allo stesso periodo del 2024. Nel solo 2024 le attività avevano incluso oltre 38.000 consultazioni pediatriche, 2.800 parti assistiti e 35.000 visite di salute riproduttiva.
La sospensione dei fondi Usaid ha portato alla chiusura di almeno 37 centri sanitari e nutrizionali nell’area di Baidoa, facendo crescere in modo esponenziale il numero di pazienti nelle strutture rimaste operative. “Troppo spesso le donne arrivano da noi in condizioni critiche perché non esistono servizi vicini alle loro case. I decessi materni e neonatali potrebbero essere evitati con accesso tempestivo alle cure,” ha dichiarato il dottor Pitchou Kayembe, responsabile dei programmi Msf in Somalia.
Kayembe ha ribadito l’appello alla comunità internazionale per un sostegno a lungo termine: “La portata dei bisogni richiede investimenti duraturi e strategie strutturali per rafforzare l’assistenza sanitaria primaria e d’emergenza, soprattutto nelle aree rurali.” [Agenzia Infomundi – Infocoopera]
© Riproduzione riservata
Rd Congo: un gigante che guarda al futuro nel podcast Ice
Kinshasa, 14 ago. – La Repubblica Democratica del Congo (Rdc), gigante dell’Africa centrale ricco di risorse naturali e opportunità, è la protagonista della seconda puntata della terza serie di Direzione Africa, il podcast di Agenzia Ice realizzato da Internationalia per l’Ufficio Formazione alle Imprese. Il progetto è pensato per accompagnare imprenditori, operatori economici e appassionati alla scoperta dei mercati emergenti del continente.
In questa tappa, l’ambasciatore d’Italia a Kinshasa, Dino Sorrentino, offre una panoramica sulle potenzialità strategiche del mercato congolese, al centro di crescenti interessi internazionali. A seguire, Alessandra Pastorelli, della Direzione Generale per la Promozione del Sistema Paese del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale (Maeci), illustra i programmi di formazione istituzionali dedicati all’internazionalizzazione del Made in Italy e all’accesso delle imprese italiane ai mercati africani.
La puntata si chiude con un focus sul settore vitivinicolo, grazie alla testimonianza di Jean Paul Ntetika, presidente di Tomelà Wines, che racconta i vini tipici della Repubblica Democratica del Congo e le prospettive di sviluppo di un comparto ancora poco conosciuto ma in crescita.
La nuova puntata di Direzione Africa è disponibile gratuitamente sulle principali piattaforme di streaming audio, come Spotify e Spreaker. [Agenzia Infomundi – Infocoopera]
© Riproduzione riservata
Africa Aus.: 3 milioni dall'Ue per prevenire i disastri
Roma, 12 ago. – L'Unione europea ha messo a disposizione un contributo da 3 milioni di euro nell'ambito di un progetto per rafforzare la preparazione alle catastrofi in Malawi, Madagascar, Mozambico, Zambia e Zimbabwe.
Lanciato ieri a Nacala, in Mozambico, il progetto biennale è chiamato "Rafforzare la preparazione della Sadc: sostenere lo Shoc per una risposta efficace alle catastrofi" ed è frutto di una partnership tra il Programma alimentare mondiale (Pam) e il Centro per le operazioni umanitarie e di emergenza (Shoc) della Sadc, la Comunità politica ed economica dell'Africa australe. L'obiettivo generale è passare dalla reazione ai disastri all'anticipazione e alla preparazione, garantendo che, quando si verificano emergenze, gli aiuti arrivino più rapidamente e le comunità siano protette.
Il progetto è volto a rafforzare la circolazione transfrontaliera di forniture umanitarie, preposizionare i beni di soccorso in posizioni strategiche, migliorare la capacità di ricerca e soccorso, formare le squadre regionali di risposta alle emergenze, migliorare i sistemi di dati e gli strumenti di intelligenza artificiale per un intervento tempestivo e istituire un nuovo fondo di crisi regionale per un rapido dispiegamento delle risorse.
"Questo progetto segna una pietra miliare fondamentale nella nostra partnership regionale, posizionando lo Shoc come forza trainante per una risposta alle emergenze regionali più rapida e coordinata" ha detto Hyoung-Joon Lim, direttore nazionale del Pam in Malawi. [Agenzia Infomundi – Infocoopera]
© Riproduzione riservata
Siria: aperte iscrizioni primo congresso medico arabo-europeo
Roma, 08 ago. – L'Unione dei medici e farmacisti siriani in Francia, in collaborazione con l'Unione dei medici e farmacisti arabi in Austria e l'Associazione medica arabo-europea, ha annunciato l'apertura delle iscrizioni al primo congresso medico arabo-europeo in Siria, che si terrà dal 24 al 26 ottobre a Damasco sotto l'egida del ministero dell'Istruzione superiore e della Ricerca scientifica.
"Il congresso costituisce un'opportunità per gettare ponti tra medici arabi ed europei per partecipare alla ricostruzione della Siria" riporta l'agenzia di stampa siriana Sana, citando un comunicato del ministero dell'Istruzione superiore e della ricerca scientifica.
L'evento vedrà la partecipazione di relatori provenienti da oltre 25 specializzazioni mediche e di oltre 800 partecipanti provenienti da tutto il mondo, oltre che di organizzazioni, associazioni e istituzioni governative e non governative provenienti dal mondo arabo e dall'Europa. [Agenzia Infomundi – Infocoopera]
© Riproduzione riservata
Africa: Mauritania e Ciad impegnati contro abbandono scolastico
Nouakchott, 06 ago. – È con l’obiettivo di reintegrare circa 850.000 giovani fuori dalla scuola nei sistemi educativi che un accordo di finanziamento da 137 milioni di dollari è stato firmato a Nouakchott da Mauritania e del Ciad con la Banca Mondiale e la Germania nell'ambito del progetto regionale "Sahel Recovery".
L'obiettivo è migliorare l'accesso all'istruzione nelle regioni rurali, nomadi e di confine più vulnerabili.
Dell'importo totale impegnato, 72,32 milioni di dollari sono stati stanziati per la Mauritania, di cui 44 milioni di dollari sotto forma di prestito agevolato dell'Associazione Internazionale per lo Sviluppo (Ida) e 12,9 milioni di dollari sotto forma di sovvenzione del governo tedesco. Quest'ultimo si è impegnato a sostenere l'intero programma con 56 milioni di dollari. Il Ciad riceverà la parte restante.
Secondo la Banca Mondiale, oltre 5,1 milioni di giovani sono attualmente fuori dalla scuola in questi due Paesi. Il progetto mira a raggiungere 850.000 giovani, metà dei quali ragazze, attraverso un modello flessibile di "scuola aperta" adattato alle realtà locali, in particolare per le comunità nomadi, rifugiate e sfollate. [Agenzia Infomundi – Infocoopera]
© Riproduzione riservata
Nigeria: petrolio, produzione in rialzo costante
Abuja, 05 ago. – La produzione petrolifera della Nigeria ha superato gli 1,8 milioni di barili al giorno (bpd) nel mese di luglio 2025, con una produzione media attuale di 1,78 milioni di bpd. Lo ha detto ieri in una conferenza stampa Gbenga Komolafe, amministratore delegato della Nigerian upstream petroleum regulatory commission (Nuprc), citato dai media economici nigeriani.
Il Paese dell'Africa occidentale, il più grande produttore di petrolio dell'Africa, dipende dal petrolio greggio per quasi due terzi delle entrate governative e per oltre l'80% delle entrate di valuta estera, rendendo gli aumenti di produzione fondamentali per stabilizzare la sua economia.
Tuttavia, negli ultimi anni, il furto di petrolio su larga scala e gli investimenti insufficienti hanno ridotto la produzione e messo a dura prova le finanze pubbliche del Paese più popoloso del continente. A maggio 2024 la produzione era scesa drasticamente, a 1,25 milioni di barili al giorno, risalendo verso la fine dell'anno fino ai 1,54 milioni di bpd di gennaio 2025. [Agenzia Infomundi – Infocoopera]
© Riproduzione riservata
Etiopia: 225.000 avannotti nel lago Tana per rafforzare la pesca
Addis Abeba, 05 ago. – Circa 225.000 avannotti sono stati rilasciati ieri nel Lago Tana nell’ambito di un’iniziativa condotta dal Bahir Dar Fish and Other Aquatic Life Research Center. L’operazione mira a ripopolare lo specchio d’acqua con specie ittiche migliorate, per contrastare il calo delle risorse ittiche e rispondere ai bisogni nutrizionali ed economici delle comunità locali.
Lo ha fatto sapere ieri il direttore del centro, Erkyihun Asmare, ai microfoni dell'agenzia stampa etiope Fana, sottolineando che l’attività di ripopolamento continuerà nei prossimi mesi, sia nel Lago Tana sia in altri bacini idrici regionali. "L’allevamento e il rilascio di avannotti selezionati scientificamente è parte di un programma strutturato per rafforzare la sostenibilità della pesca", ha dichiarato Asmare.
Durante l’anno fiscale 2024/25 (2017 del calendario etiope), il centro ha allevato oltre 1,2 milioni di avannotti. Di questi, più di 312.000 sono stati immessi nel Lago Tana, compresi quelli rilasciati oggi. Gli altri sono stati distribuiti a stagni agricoli, altri corpi idrici e utilizzati per attività di ricerca scientifica.
Situato nell’altopiano nord-occidentale del Paese, nella regione di Amhara, il lago ha una superficie di circa 3.000 chilometri quadrati e si trova a un'altitudine di circa 1.800 metri sul livello del mare. Il lago è la fonte principale del Nilo Azzurro, che si unisce al Nilo Bianco in Sudan per formare il Nilo. Il Lago Tana è anche un’importante risorsa per la pesca, l’irrigazione, la navigazione e ospita numerose isole su cui si trovano monasteri storici risalenti al Medioevo. Inoltre, è un ecosistema di grande valore per la biodiversità, tanto che è stato designato Riserva della biosfera dall’Unesco nel 2015. [Agenzia Infomundi – Infocoopera]
© Riproduzione riservata
Sudafrica: isotopi nei corni rinoceronte contro bracconieri
Johannesburg, 04 ago. – I ricercatori sudafricani hanno avviato un innovativo programma per contrastare il traffico illegale di corni di rinoceronte, iniettando piccole quantità di isotopi radioattivi rilevabili nei corni degli animali. Lo ha annunciato nel fine settimana l’Università del Witwatersrand (Wits University), promotrice dell’iniziativa nota come Rhisotope Project.
Il progetto, sviluppato in collaborazione con l’Agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea), è stato lanciato nei giorni scorsi e sarà pienamente operativo entro fine agosto. L’obiettivo è rendere i corni rintracciabili nei controlli doganali attraverso scanner di sicurezza nucleare già presenti in aeroporti e porti internazionali.
Durante la fase sperimentale, circa 20 rinoceronti di un santuario sono stati sottoposti alla procedura, che – secondo i test condotti – non presenta alcun rischio per la salute degli animali. “Abbiamo dimostrato oltre ogni dubbio scientifico che il processo è sicuro ed efficace nel rendere rilevabili i corni”, ha dichiarato il professor James Larkin, direttore scientifico del progetto.
Gli studi hanno confermato che anche una singola appendice trattata con dosi minime può essere rilevata all’interno di container da 40 piedi. Secondo la direttrice esecutiva del progetto, Jessica Babich, la tecnologia punta a essere applicata su vasta scala per proteggere una delle specie più iconiche e minacciate dell’Africa.
Il Sudafrica ospita la più grande popolazione di rinoceronti al mondo, con circa 16.000 esemplari. Secondo l’Unione internazionale per la conservazione della natura (Iucn), il rinoceronte bianco è classificato come “quasi minacciato”, mentre quello nero è considerato “in pericolo critico”. Tra gennaio e febbraio 2024, secondo dati ufficiali del ministero dell’Ambiente sudafricano, sono stati uccisi 420 rinoceronti, di cui 320 su proprietà pubbliche e 100 in riserve private. [Agenzia Infomundi – Infocoopera]
© Riproduzione riservata
Etiopia: decine capi Stato attesi all'Africa Climate Summit
Addis Abeba, 31 lug. – Sono attesi oltre 45 capi di Stato e di governo africani alla Seconda edizione dell’Africa Climate Summit (ACS2), in programma dall’8 al 10 settembre ad Addis Abeba, in Etiopia. L’evento, considerato un momento chiave per il ruolo dell’Africa nella governance climatica globale, è organizzato congiuntamente dal governo etiope e dalla Commissione dell’Unione Africana (Auc).
Il vertice si svolgerà sul tema “Accelerare le soluzioni climatiche globali: finanziamenti per lo sviluppo resiliente e verde dell’Africa”, e riunirà responsabili politici, esperti tecnici, rappresentanti della società civile e partner internazionali. Secondo la ministra etiope per la Pianificazione e lo sviluppo, Fitsum Assefa, l’ACS2 “offrirà una piattaforma per esprimere le priorità climatiche africane e generare risultati concreti”. Il summit, ha spiegato ripresa dai media locali, servirà a costruire alleanze e a trasformare le ambizioni in azione concreta, “alle nostre condizioni”.
L’iniziativa fa seguito al primo vertice svoltosi a Nairobi nel 2023 e punta a consolidare la posizione del continente come attore propositivo nei negoziati climatici globali. Il programma prevede sessioni plenarie di alto livello, tavole rotonde ministeriali, forum giovanili e padiglioni regionali focalizzati su innovazioni africane nel settore energetico, agroalimentare e delle infrastrutture sostenibili.
L’incontro arriva in un momento strategico, tra il G20, l’Assemblea generale delle Nazioni Unite e la prossima COP30. “L’ACS2 rappresenta un momento cruciale per dimostrare la leadership africana nelle azioni per il clima e presentare il continente come fornitore di soluzioni”, ha dichiarato Moses Vilakati, commissario Auc per l’Agricoltura e l’Ambiente sostenibile. [Agenzia Infomundi – Infocoopera]
© Riproduzione riservata
Sudafrica: dalle zone rurali tre eccellenze nel programma Stem
Johannesburg, 30 lug. – Tre studenti delle scuole rurali della provincia nord-occidentale del Sudafrica hanno ricevuto borse di studio universitarie da Liquid Intelligent Technologies per essersi distinti nel programma Stem (scienza, tecnologia, ingegneria e matematica) e di alfabetizzazione digitale promosso dall’azienda nel 2024. L’annuncio è stato fatto nel corso di una cerimonia di premiazione e orientamento professionale svoltasi presso la sede di Johannesburg.
Le borse sosterranno i vincitori nel proseguimento degli studi universitari in ambito scientifico-tecnologico a partire dal 2026, rappresentando un traguardo significativo per l’impegno dell’azienda nella promozione dell’inclusione digitale e dello sviluppo di competenze nei contesti meno serviti.
Il programma, interamente finanziato da Liquid e ospitato presso la Sempapa Secondary School, ha coinvolto 101 studenti dell’ultimo anno provenienti da quattro scuole superiori della zona. Gli alunni hanno beneficiato di lezioni integrative in matematica, scienze fisiche e competenze digitali, grazie anche a un laboratorio dedicato all’alfabetizzazione digitale con formazione certificata Microsoft e risorse Stem.
“Stiamo investendo nei futuri ingegneri, scienziati e innovatori del Sudafrica”, ha dichiarato Ziaad Suleman, amministratore delegato di Cassava Technologies per Sudafrica e Botswana ripreso dai media locali. “Dotare i giovani di competenze Stem e digitali significa fornire loro gli strumenti per realizzare il proprio potenziale e contribuire al futuro digitale del nostro Paese”.
I riconoscimenti hanno riguardato diverse categorie, tra cui Eccellenza in Matematica e Scienze Fisiche, Maggior Progresso, Partecipazione alle attività Stem e Migliori risultati in Alfabetizzazione Digitale.
Liquid, parte del gruppo Cassava Technologies, è attiva in oltre 40 mercati in Africa, Medio Oriente e America Latina, ed è uno dei principali fornitori di infrastrutture digitali e soluzioni cloud a livello panafricano. [Agenzia Infomundi – Infocoopera]
© Riproduzione riservata