Addis Abeba, 10 dic. – Gli alpini in congedo hanno lanciato due operazioni in Africa. Non si tratta di operazioni militari, bensì di due iniziative di solidarietà: una in Somalia e l’altra in Mozambico.
In Somalia, l’Associazione nazionale alpini (Ana), che riunisce gli alpini in congedo, ha inviato un primo carico di aiuti raccolti dalle sue sezioni e gruppi. Si tratta principalmente di strumenti e prodotti medicali destinati a un ambulatorio odontoiatrico da donare al Xooga Hospital, l’Ospedale militare del Distretto di Hodan (Mogadiscio), tristemente noto per essere stato teatro di uno degli attacchi più sanguinosi della recente storia del Paese nel 2017.
Complessivamente, le donazioni raccolte dall’Ana si aggirano attorno ai 60 quintali di materiale e comprendono anche abbigliamento, strumenti per la scuola, giocattoli, generatori e serbatoi. La Protezione civile dell’Ana, una struttura integrata con la Protezione Civile nazionale, ha provveduto a raccogliere l’eterogeneo materiale, ad allestirlo per il viaggio e a trasportarlo all’aeroporto militare di Pratica di Mare. Da lì, il carico è partito per la Somalia su un volo militare.
L’iniziativa ha preso avvio nei mesi scorsi su richiesta del Comando delle Truppe alpine di Bolzano che, attraverso l’ufficio Cooperazione Civile-Militare (Cimic), ha domandato la collaborazione dell’Ana con l’obiettivo di supportare una popolazione stremata da più di trent’anni di guerra civile. Questa attività si inserisce nell’ambito della missione italiana in Somalia, sotto l’egida dell’Unione Europea, che dal 2014 è interamente a guida italiana e mira a contribuire all’addestramento delle forze di sicurezza somale per stabilizzare il Paese.
In Mozambico, l’Associazione nazionale alpini prosegue anche il suo impegno a Pemba, a Cabo Delgado, provincia settentrionale funestata dai continui raid delle milizie jihadiste. Qui le penne nere, su invito del vescovo di Pemba, stanno costruendo un complesso di tre edifici religiosi: una chiesa e due edifici adiacenti che saranno destinati a casa parrocchiale, uffici, servizi, aule per l’insegnamento e spazi formativi.
Questo progetto intende rendere omaggio alla missione Albatros che, nel 1993, vide gli alpini impegnati nel monitoraggio del processo di pace siglato da Frelimo e Renamo con la mediazione della Comunità di Sant’Egidio. Quella fu l’ultima missione alla quale parteciparono soldati italiani di leva. [Agenzia Infomundi – Infocoopera]
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