Cultura e Società

Iraq: riaperta antica moschea di Mosul

Baghdad, 02 set. – Il primo ministro iracheno Mohammed Shia al-Sudani ha inaugurato ieri la moschea di al-Nuri e il suo iconico minareto a Mosul, ricostruiti dopo la distruzione avvenuta nel 2017 a opera dello Stato Islamico.

Nel corso della cerimonia, al-Sudani ha definito l’attacco al minareto “un tentativo di uccidere lo spirito di Mosul e recidere il suo legame con la sua gloriosa storia”, sottolineando che la ricostruzione rappresenta un simbolo della resilienza del popolo iracheno.

Il rappresentante speciale del Segretario generale dell’Onu per l’Iraq, Mohamed al-Hassan, ha attribuito il successo dell’iniziativa alla determinazione del popolo e del governo iracheno, al sostegno finanziario degli Emirati Arabi Uniti e al lavoro dell’Unesco nell’ambito del programma Revive the Spirit of Mosul.

L’accordo di ricostruzione, firmato nel 2018 da Iraq, Uae e Unesco, prevedeva l’impiego di 50,4 milioni di dollari stanziati da Abu Dhabi. Con la riapertura del complesso religioso, ha aggiunto al-Hassan, Mosul “dichiara al mondo il trionfo della speranza sulla disperazione e della volontà di vivere sulla cultura della morte”. [Agenzia Infomundi – Infocoopera]

© Riproduzione riservata


Namibia: al via campagna nazionale per riabilitare le scuole

Windhoek, 01 set. – Il governo della Namibia ha avviato una campagna nazionale di riabilitazione delle scuole per rinnovare le infrastrutture fatiscenti nei 121 collegi elettorali del Paese. Il programma è stato lanciato dal primo ministro Tjitunga Elijah Ngurare presso la Mukuvi Primary School, nella regione di Kavango East, nel nord-est del Paese.

L’iniziativa, di cui riferiscono i media locali, mira a dotare tutte le scuole namibiane di servizi igienici funzionanti, laboratori e altre strutture essenziali, in linea con gli obiettivi nazionali in materia di istruzione, secondo una nota diffusa dall’ufficio del primo ministro.

Il governo intende coinvolgere nei lavori i diplomati disoccupati dei centri di formazione professionale e altri membri delle comunità con competenze tecniche adeguate. Ngurare ha sottolineato che il Paese dispone di risorse umane qualificate pronte a contribuire allo sviluppo nazionale e ha invitato istituzioni e stakeholder a valorizzarle.

“Questa campagna non deve essere scambiata per una mossa politica, ma vista come un passo coraggioso verso la creazione di un ambiente di apprendimento umano e inclusivo per ogni bambino in Namibia”, ha dichiarato il primo ministro.

Per l’esercizio finanziario 2025/26, la Namibia ha stanziato 24,8 miliardi di dollari namibiani (circa 1,4 miliardi di dollari) ai settori istruzione, innovazione, arti e cultura, la quota più alta del bilancio nazionale. [Agenzia Infomundi – Infocoopera]

© Riproduzione riservata


Senegal: uomini a scuola per diventare mariti premurosi

Dakar, 21 ago. – In Senegal sono nate "le scuole per mariti", un programma supportato dalle Nazioni Unite che mira a coinvolgere gli uomini nelle questioni domestiche e sanitarie per migliorare il benessere di donne e bambini. L'iniziativa, secondo quanto riporta la stampa locale, ha già formato centinaia di uomini, inclusi leader religiosi e membri rispettati della comunità, che imparano e promuovono il concetto di "mascolinità positiva".

In una recente sessione a Dakar, l'imam Ibrahima Diane ha spiegato a un gruppo di uomini perché sia fondamentale per i mariti aiutare nelle faccende domestiche, citando l'esempio del profeta Maometto come modello di uomo che sostiene la propria famiglia. Questo approccio, che si basa su valori culturali e religiosi, è strategico per superare le resistenze iniziali.

L'obiettivo principale del programma è affrontare il fatto che, in molte comunità senegalesi, sono gli uomini a prendere le decisioni più importanti, comprese quelle relative alla salute. Le donne spesso necessitano del loro permesso per accedere a servizi essenziali come la pianificazione familiare, le cure prenatali e i parti in ospedale.

Dopo la formazione, gli uomini diventano educatori nelle loro comunità, tenendo sermoni, visite a domicilio e incontri informali. L'imam Diane ha notato che i suoi sermoni hanno portato a cambiamenti nel comportamento di alcuni mariti, rendendoli più premurosi. Un ex commando dell'esercito, Habib Diallo, ha raccontato di come la sua partecipazione al programma lo abbia convinto a spingere il figlio a portare la moglie in ospedale per il parto, superando le iniziali titubanze e sfidando la pratica comune del parto in casa.

L'iniziativa ha attirato l'attenzione del ministero delle Donne, della Famiglia e della Protezione dell'Infanzia, che la considera una strategia efficace per combattere la mortalità materna e infantile. Sebbene i tassi siano diminuiti nell'ultimo decennio, il Paese ha ancora molta strada da fare per raggiungere gli obiettivi globali dell'Onu. Il programma, che ha già formato oltre 300 uomini, punta a educare gli uomini sull'importanza di sostenere le proprie mogli durante la gravidanza e di partecipare ai lavori domestici per proteggere la salute della famiglia. [Agenzia Infomundi – Infocoopera]

© Riproduzione riservata


Rd Congo: un gigante che guarda al futuro nel podcast Ice

Kinshasa, 14 ago. – La Repubblica Democratica del Congo (Rdc), gigante dell’Africa centrale ricco di risorse naturali e opportunità, è la protagonista della seconda puntata della terza serie di Direzione Africa, il podcast di Agenzia Ice realizzato da Internationalia per l’Ufficio Formazione alle Imprese. Il progetto è pensato per accompagnare imprenditori, operatori economici e appassionati alla scoperta dei mercati emergenti del continente.

In questa tappa, l’ambasciatore d’Italia a Kinshasa, Dino Sorrentino, offre una panoramica sulle potenzialità strategiche del mercato congolese, al centro di crescenti interessi internazionali. A seguire, Alessandra Pastorelli, della Direzione Generale per la Promozione del Sistema Paese del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale (Maeci), illustra i programmi di formazione istituzionali dedicati all’internazionalizzazione del Made in Italy e all’accesso delle imprese italiane ai mercati africani.

La puntata si chiude con un focus sul settore vitivinicolo, grazie alla testimonianza di Jean Paul Ntetika, presidente di Tomelà Wines, che racconta i vini tipici della Repubblica Democratica del Congo e le prospettive di sviluppo di un comparto ancora poco conosciuto ma in crescita.

La nuova puntata di Direzione Africa è disponibile gratuitamente sulle principali piattaforme di streaming audio, come Spotify e Spreaker. [Agenzia Infomundi – Infocoopera]

© Riproduzione riservata


Sudafrica: dalle zone rurali tre eccellenze nel programma Stem

Johannesburg, 30 lug. – Tre studenti delle scuole rurali della provincia nord-occidentale del Sudafrica hanno ricevuto borse di studio universitarie da Liquid Intelligent Technologies per essersi distinti nel programma Stem (scienza, tecnologia, ingegneria e matematica) e di alfabetizzazione digitale promosso dall’azienda nel 2024. L’annuncio è stato fatto nel corso di una cerimonia di premiazione e orientamento professionale svoltasi presso la sede di Johannesburg.

Le borse sosterranno i vincitori nel proseguimento degli studi universitari in ambito scientifico-tecnologico a partire dal 2026, rappresentando un traguardo significativo per l’impegno dell’azienda nella promozione dell’inclusione digitale e dello sviluppo di competenze nei contesti meno serviti.

Il programma, interamente finanziato da Liquid e ospitato presso la Sempapa Secondary School, ha coinvolto 101 studenti dell’ultimo anno provenienti da quattro scuole superiori della zona. Gli alunni hanno beneficiato di lezioni integrative in matematica, scienze fisiche e competenze digitali, grazie anche a un laboratorio dedicato all’alfabetizzazione digitale con formazione certificata Microsoft e risorse Stem.

“Stiamo investendo nei futuri ingegneri, scienziati e innovatori del Sudafrica”, ha dichiarato Ziaad Suleman, amministratore delegato di Cassava Technologies per Sudafrica e Botswana ripreso dai media locali. “Dotare i giovani di competenze Stem e digitali significa fornire loro gli strumenti per realizzare il proprio potenziale e contribuire al futuro digitale del nostro Paese”.

I riconoscimenti hanno riguardato diverse categorie, tra cui Eccellenza in Matematica e Scienze Fisiche, Maggior Progresso, Partecipazione alle attività Stem e Migliori risultati in Alfabetizzazione Digitale.

Liquid, parte del gruppo Cassava Technologies, è attiva in oltre 40 mercati in Africa, Medio Oriente e America Latina, ed è uno dei principali fornitori di infrastrutture digitali e soluzioni cloud a livello panafricano. [Agenzia Infomundi – Infocoopera]

© Riproduzione riservata


Ghana: mille borse di studio per i giovani Ecowas

Accra, 24 apr. – Il presidente del Ghana, John Dramani Mahama, ha annunciato che il Paese offrirà mille borse di studio agli studenti universitari provenienti da tutta la sottoregione della Comunità economica degli stati dell'Africa occidentale (Ecowas), nell'ambito degli sforzi volti a rafforzare i legami regionali attraverso l'istruzione e la condivisione di esperienze.

Lo riportano i giornali ghanesi, che citano un discorso di Mahama durante le celebrazioni per il 50esimo anniversario dell'Ecowas: "Per celebrare questo momento e rafforzare i legami regionali, il Ghana offre mille borse di studio a studenti universitari provenienti da tutta la sottoregione dell'Ecowas per studiare nelle nostre università".

Secondo Mahama, l'iniziativa rappresenta un passo concreto verso la costruzione dell'unità tra i giovani dell'Africa occidentale: "Questo non è solo un gesto. È un ponte verso un futuro in cui i nostri giovani cresceranno vedendosi non come stranieri, ma come partner". Mahama ha sottolineato che la diplomazia non dovrebbe limitarsi alla risoluzione delle controversie, ma deve anche includere la creazione di condizioni per la pace, l'inclusione e il progresso, ragion per cui ha auspicato maggiori investimenti nei giovani e nell'istruzione come mezzo per rafforzare i legami regionali.

"Il nostro impegno per l'integrazione attraverso la diplomazia deve estendersi agli ambiti economico, sociale e culturale. Che si tratti di armonizzare i negoziati commerciali o di promuovere la cooperazione in materia di istruzione e sanità, i nostri strumenti diplomatici devono sempre essere al servizio del nostro popolo", ha detto Mahama, spiegando che il programma di borse di studio sarà implementato in collaborazione con le università pubbliche del Ghana e coordinato dal ministero degli Affari esteri e dell'integrazione regionale. [Agenzia Infomundi – Infocoopera]

© Riproduzione riservata


Africa: associati a morte, avvoltoi tutelano la vita

Roma, 14 apr. – Spesso associati alla morte, gli avvoltoi svolgono in realtà un ruolo cruciale nella salute degli ecosistemi. È quanto sottolinea un recente rapporto dell’organizzazione BirdLife International, secondo il quale queste specie sarebbero responsabili di benefici ambientali valutati in 1,8 miliardi di dollari l’anno nell’Africa meridionale. Lo studio, condotto in Botswana, Zambia e Zimbabwe, arriva in un momento critico per la sopravvivenza di questi grandi uccelli necrofagi. Sei delle undici specie di avvoltoio presenti nel continente africano sono oggi classificate come in pericolo o in pericolo critico secondo l’Unione internazionale per la conservazione della natura (Iucn). In alcune aree, le popolazioni sono crollate fino al 90%.

Gli avvoltoi svolgono funzioni vitali per l’ambiente: rimuovono carcasse in decomposizione in poche ore, riducendo il rischio di diffusione di malattie e limitando la proliferazione di animali infestanti come ratti e cani randagi. Grazie al loro potentissimo acido gastrico, riescono a neutralizzare agenti patogeni letali per altri animali, come l’antrace e il botulismo. A tal proposito Africanwes ricorda, riportando lo studio, che oltre 50 ippopotami sono morti per sospetta intossicazione da antrace in una riserva della Repubblica Democratica del Congo.

Gli avvoltoi africani, però, sono sempre più minacciati da avvelenamenti – sia intenzionali, ad esempio da parte di bracconieri, sia accidentali – e da collisioni con linee elettriche. Inoltre, vengono uccisi per ragioni legate a credenze tradizionali: alcune parti del loro corpo, soprattutto la testa, sono utilizzate in pozioni e talismani per predire il futuro, poiché l’istinto infallibile con cui trovano le carcasse viene interpretato come potere divinatorio.

Il centro di riabilitazione Vulpro in Sudafrica, che cura e reinserisce in natura avvoltoi feriti o malati, ha finora rilasciato circa 700 esemplari, più altri 100 provenienti da programmi di allevamento in cattività. “Dal punto di vista medico, veterinario e finanziario, gli avvoltoi sono essenziali per l’ambiente”, ha dichiarato Alistair Sinclair, direttore generale di Vulpro citato da Africanews. Un loro eventuale declino comporterebbe danni sanitari e economici considerevoli, a partire da un possibile blocco all’export di carne in caso di aumento di malattie zoonotiche come l’afta epizootica, ha sottolineato.

Conservationisti come Kerri Wolter, responsabile di Vulpro, e Fadzai Matsvimbo, coordinatrice della prevenzione dell’estinzione per BirdLife, auspicano che il nuovo report aiuti a cambiare la percezione pubblica di questi animali, anche perché – sottolineano – Hollywood li ha troppo spesso rappresentati in modo sinistro e negativo. [Agenzia Infomundi – Infocoopera]

© Riproduzione riservata


Sudafrica: obiettivo più spazio a bambini in politiche pubbliche

Johannesburg, 08 apr. – Al termine del Africa Children’s Summit, durato tre giorni e conclusosi ieri a Johannesburg, il Sudafrica ha annunciato l’intenzione di utilizzare la sua futura presidenza del G20 per promuovere a livello globale il coinvolgimento attivo dei bambini nei processi decisionali su questioni che riguardano i loro diritti e il loro futuro. Lo ha dichiarato il vice ministro dello Sviluppo sociale, Ganief Hendricks, sottolineando che la partecipazione dei bambini è essenziale per la definizione di politiche efficaci e inclusive.

Hendricks, ripreso dai media locali, ha richiamato l’importanza di includere le voci dei minori nei principali quadri globali, come gli Obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite e l’Agenda 2063 dell’Unione Africana. “Occorre fare di più per garantire che entro il 2040 le opinioni dei bambini siano ascoltate e integrate nei processi legislativi e di elaborazione delle politiche che li riguardano direttamente”, ha affermato, auspicando un loro coinvolgimento anche nel monitoraggio dell’attuazione di tali politiche.

L'Africa Children’s Summit 2025, evento a guida infantile promosso dal governo sudafricano, ha riunito a Johannesburg delegazioni di giovani da 13 Paesi africani, con ulteriori partecipazioni virtuali, per discutere temi legati ai diritti e al benessere dell’infanzia nel continente.

Nel suo intervento, Hendricks ha riconosciuto che, sebbene alcuni Stati abbiano compiuto passi avanti per coinvolgere i bambini nei processi decisionali, molto resta ancora da fare per garantire una partecipazione reale e strutturata. [Agenzia Infomundi – Infocoopera]

© Riproduzione riservata


Africa: nasce il podcast sulla salute pubblica africana

Addis Abeba, 24 mar. – Il Centro africano per il controllo e la prevenzione delle malattie (Africa Cdc) ha lanciato il “Africa Public Health Podcast”, una nuova piattaforma pensata per dare voce agli esperti africani, promuovere l’informazione scientifica e combattere la disinformazione in materia di salute pubblica.

“Crediamo nel potere del racconto per ispirare fiducia e promuovere l’azione”, ha dichiarato Margaret Muigai-Edwin, direttrice della Comunicazione e dell’Informazione pubblica di Africa Cdc citata dall'agenzia Ena. “Questo podcast offre all’Africa il proprio microfono, uno spazio dove esperti, operatori sanitari in prima linea e comunità possono definire la narrazione sulla salute pubblica nel continente”.

Il podcast propone interviste con esperti, testimonianze dal campo e soluzioni guidate dalle comunità, mettendo in luce le strategie africane per la sicurezza sanitaria e l’innovazione. I temi trattati spaziano dalla genomica dei patogeni alla preparazione alle pandemie, dalla sanità digitale al coinvolgimento comunitario, fino alla formazione e al rafforzamento delle capacità locali.

L’episodio inaugurale, intitolato “The Power of Genomics in Disease Control”, vede protagonista Sofonias Tessema, responsabile del programma di genomica dei patogeni presso Africa Cdc, intervistato dalla conduttrice Andisiwe Michelle May. L’episodio esplora il ruolo delle tecnologie genomiche nella rilevazione delle epidemie, con esempi concreti di sequenziamento virale in oltre 40 Paesi africani e l’uso dell’intelligenza artificiale per monitorare malattie come malaria, Ebola e colera.

“Vogliamo rendere comprensibili temi complessi di salute pubblica e avvicinarli alla vita quotidiana delle persone”, ha aggiunto Muigai-Edwin. “Questo podcast è parte del nostro impegno più ampio a costruire un continente informato e consapevole sul piano sanitario”. [Agenzia Infomundi – Infocoopera]

© Riproduzione riservata


Nord Africa: salesiani, una formazione in linea col Piano Mattei

Tunisi, 21 mar. – Educazione umana e professionale dei giovani, soprattutto dei più bisognosi: questo è il carisma dei salesiani, che da sempre seguono questo metodo educativo ispirato all’insegnamento del loro fondatore, san Giovanni Bosco. Un metodo che si basa sulla logica e sul dialogo, coinvolgendo i giovani in un percorso di crescita. Un cammino che, nel corso dei decenni, ha permesso il riscatto di migliaia di giovani in Italia e in numerosi Paesi dove i salesiani hanno avviato le loro missioni. Questo patrimonio di conoscenze si rivela oggi prezioso anche nell’ambito del Piano Mattei, promosso dal governo italiano per rafforzare la cooperazione economica tra l'Italia e i Paesi africani.

“Una delle preoccupazioni di don Bosco - spiega don Domenico Paternò, superiore della Circoscrizione salesiana che comprende Algeria, Marocco e Tunisia - è sempre stata quella di offrire ai giovani la possibilità di lavorare onestamente e dignitosamente. Formare i giovani a un lavoro corretto, ben fatto e che permetta loro di costruire una vita dignitosa e inserirsi nella società è da sempre al centro dell’azione dei Salesiani. Lo facciamo in Italia, ma anche in 40 Paesi dell'Africa. La nostra è dunque una presenza significativa nel settore della formazione”.

I Figli di don Bosco hanno quindi messo a disposizione del Piano Mattei tutta la loro esperienza. Nei protocolli firmati dall’Italia con Tunisia e Marocco nell’ambito del Piano Mattei è previsto che, per poter lavorare nelle aziende italiane, i giovani africani acquisiscano un livello di italiano A1, conoscano le norme italiane sulla sicurezza sul lavoro e abbiano una preparazione tecnica di base relativa ai mestieri che andranno a svolgere. A Tunisi i salesiani hanno elaborato un piano educativo che prevede 100 ore di insegnamento di lingua italiana, 20 ore di sicurezza sul lavoro e di elementi di base del diritto del lavoro italiano e 30 di professionalizzanti.  In Marocco, invece, la formazione è più approfondita e articolata. Nel centro salesiano di Kenitra, oltre alle lezioni di italiano, si formano elettricisti, tecnici per impianti solari e operatori nel settore delle energie rinnovabili, in grado di occuparsi della manutenzione degli impianti. Attualmente, in Tunisia sono previsti cinque corsi da venti allievi ciascuno di età tra i 18 e i 30 anni, mentre in Marocco si formano 75 persone per ogni corso, della stessa età.

I salesiani collaborano con imprese italiane, ma il loro impegno ha anche un impatto locale. “Il Piano Mattei - sottolinea don Domenico - offre competenze a chi desidera emigrare legalmente, ma anche a chi sceglie di rimanere nel proprio Paese. Il nostro obiettivo è dare ai giovani una prospettiva e un futuro migliore, sia all’estero sia in patria”.

Questa iniziativa ha inoltre un importante risvolto sul piano del dialogo interreligioso. “Indubbiamente, questi corsi favoriscono la fraternità - conclude don Domenico -. Ci muoviamo nella linea tracciata da papa Francesco nell'enciclica Fratelli tutti, ovvero la costruzione di ponti e di occasioni di incontro e collaborazione tra persone di religioni diverse. Si tratta di creare un bene comune condiviso. In un mondo segnato da tanti conflitti, queste iniziative generano pace e speranza. Siamo nell'anno del Giubileo della Speranza e questa ne è una delle applicazioni più concrete”.

 

  [Agenzia Infomundi – Infocoopera]

© Riproduzione riservata


Privacy Preference Center