Infrastrutture e Costruzioni
Nigeria: progetto vie d'acqua, con cooperazione internazionale
Abuja, 24 ott. – L'amministrazione municipale di Lagos, in Nigeria, ha lanciato ufficialmente il progetto Omi-Eko, ideato per sfruttare le vie d'acqua dello Stato per il trasporto urbano. Il piano, in discussione da diversi mesi, prevede lo spostamento del traffico dalla rete stradale alle vie d'acqua e la promozione di una mobilità più pulita.
Finanziato da diversi donatori, tra cui l'Afd (Agenzia francese per lo sviluppo), l'Unione europea (Ue) e la Banca europea per gli investimenti (Bei), il progetto si articola in due fasi: la prima consiste nella costruzione di infrastrutture per la navigazione interna, tra cui 15 linee di traghetti prioritarie, il dragaggio e la sistemazione di 140 km di canali, con lo sviluppo di 25 terminal e moli dotati di stazioni di ricarica elettrica. La seconda fase prevede l'acquisizione e la gestione di 75 traghetti elettrici, sistemi di trasporto intelligenti per la biglietteria e l'informazione ai passeggeri e programmi di capacity building. Secondo le autorità, l'investimento contribuirà a ridurre la congestione del traffico sulle strade di questa megalopoli, che conta oltre 20 milioni di abitanti, la seconda città più popolosa dell'Africa dopo il Cairo.
Secondo uno studio condotto dal Danne institute for research, in collaborazione con Financial derivatives company, i ritardi costano in media agli utenti dei trasporti pubblici di Lagos 79.000 naira (53,80 dollari) all'anno, e agli automobilisti 133.979 naira. Si stima che il tempo perso a causa della congestione del traffico sia di 2,21 ore al giorno: in tal senso, il progetto di trasporto fluviale integrerà le iniziative di diversificazione già in corso, tra cui la rete ferroviaria urbana Lagos rail mass transit (Lrmt), che ha già visto la costruzione e la messa in servizio di due sezioni, la linea blu e la linea rossa (in grado di gestire rispettivamente 250.000 e 500.000 passeggeri al giorno).
Tuttavia, nonostante le politiche volte a rafforzare i servizi di trasporto pubblico, la soddisfazione delle esigenze di mobilità a Lagos si affida ancora in larga parte agli operatori privati. [Agenzia Infomundi – Infocoopera]
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Sudan: accordo AfDB e Oim per ricostruzione
Khartoum, 13 ott. – La Banca africana di sviluppo (AfDB) e l’Organizzazione internazionale per le migrazioni (Oim) hanno firmato un accordo di finanziamento da 62 milioni di dollari per sostenere la ricostruzione delle infrastrutture sociali e il ripristino dei servizi di base nelle aree del Sudan colpite dal conflitto. Il progetto, denominato Sudan Integrated Social Sector Infrastructure Rehabilitation Project (issirp), prevede la riabilitazione di 20 strutture sanitarie, 20 istituti di formazione professionale e 60 sistemi idrici e di servizi igienico-sanitari in quattro Stati: Al Jazira, River Nile, Sennar e White Nile.
L’iniziativa mira inoltre a rafforzare le competenze locali attraverso la formazione di 1.000 funzionari tecnici governativi e 6.000 membri delle comunità, metà dei quali donne, in gestione delle strutture e manutenzione. Il programma includerà anche la creazione di un sistema informativo sul mercato del lavoro per migliorare l’occupabilità dei giovani e beneficerà direttamente circa 2,15 milioni di sudanesi.
La firma è avvenuta a Nairobi, in Kenya, e rappresenta un passo significativo nella cooperazione tra AfDB e Oim per favorire la ripresa e la resilienza del Sudan in un contesto di forte instabilità, secondo alcuni osservatori. “Questo progetto è una linfa vitale per le comunità sudanesi”, ha dichiarato Mary Monyau, direttrice della AfDB per il Sudan. “Riflette l’impegno costante della Banca nel sostenere la ripresa, la resilienza e la dignità umana, dimostrando quanto la collaborazione possa produrre risultati concreti nei contesti fragili”.
Da parte sua, Mohamed Refaat, capo missione dell’Oim a Port Sudan, ha espresso soddisfazione per l’intesa: “Siamo orgogliosi di collaborare con la Banca a questo progetto e di avviare attività di formazione che offriranno nuove opportunità ai giovani sudanesi”.
Il Sissirp si inserisce nella Strategia decennale 2024-2033 della AfDB, incentrata sullo sviluppo del capitale umano e sulla costruzione di economie resilienti, e contribuisce direttamente a diversi Obiettivi di sviluppo sostenibile (Sdg) delle Nazioni Unite, tra cui salute, istruzione, acqua pulita, lavoro dignitoso e crescita economica. [Agenzia Infomundi – Infocoopera]
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Ghana: Tokyo sovvenziona il rinnovo della tangenziale di Kumasi
Accra, 08 ott. – Il governo del Ghana ha firmato un accordo di sovvenzione da 3 miliardi di yen giapponesi (17 milioni di euro circa) con l'Agenzia giapponese per la cooperazione internazionale (Jica) destinati alla ristrutturazione della tangenziale interna di Kumasi.
L'accordo, firmato dal ministro delle Finanze ghanese, Cassiel Ato Forson, promette di ridurre drasticamente la congestione del traffico e di migliorare la mobilità nella seconda città più grande del Ghana. La circonvallazione interna è un'arteria fondamentale che collega la N6 e la N8 all'interno di Kumasi e fa parte del corridoio Takoradi/Tema Ports-Ouagadougou. Purtroppo, l'aumento del traffico ha trasformato alcuni tratti di questa strada in colli di bottiglia, con congestioni, ritardi e rischi per la sicurezza degli utenti.
Questo progetto che sarà finanziato dai giapponesi affronta direttamente queste sfide e lL'iniziativa globale di miglioramento stradale porterà a un ampliamento di 3,2 km di strada tra le rotatorie di Santasi e Ahodwo, il miglioramento degli incroci con l'installazione di moderni semafori, il iglioramento dei percorsi pedonali e dei sistemi di drenaggio e il miglioramento della connettività tra la rotatoria di Santasi e la N8. Una volta completati i lavori, si prevede che la velocità media di percorrenza su questo tratto triplicherà, riducendo i tempi di percorrenza per i pendolari e aumentando al contempo l'efficienza del trasporto passeggeri e merci.
Il ministro delle strade e delle autostrade del Ghana, Governs Kwame Agbodza, ha accolto con favore il sostegno della Jica, sottolineando che l'ammodernamento della tangenziale interna di Kumasi fa parte di un piano di trasformazione più ampio per il sistema di trasporti della seconda città del Paese: "Siamo profondamente grati alla Jica per questo generoso supporto e per la continua collaborazione con il Ghana. Ma questo è solo un tassello del puzzle. Dallo svincolo di Suame alla tangenziale di Konongo e alla prossima tangenziale esterna di Kumasi, lunga 45 km, la nostra visione è quella di rimodellare il panorama dei trasporti di Kumasi e di creare opportunità economiche e sociali per milioni di persone" ha detto Agbodza, citato dai media locali.
Il rappresentante senior della Jica Ghana, Oda Ryotaro, ha sottolineato il significato più ampio della sovvenzione nipponica al ghana: "Questo progetto è particolarmente significativo in quanto segna il primo aiuto finanziario erogato dal governo giapponese dopo il Ticad 9 di agosto. È in linea con la Dichiarazione di Yokohama, che sottolinea il miglioramento della connettività dei trasporti come motore di crescita e prosperità". [Agenzia Infomundi – Infocoopera]
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Sierra Leone: inaugurato il Sewa grounds market di Freetown
Freetown, 19 set. – Il presidente della Sierra Leone Julius Maada Bio ha inaugurato il Sewa grounds market, un complesso commerciale con oltre 1.500 spazi commerciali e servizi sociali realizzato nel cuore di Freetown e progettato per migliorare le condizioni di lavoro dei commercianti e ridurre il commercio ambulante nella capitale sierraleonese.
Il nuovo mercato è dotato di nuove bancarelle e diverse strutture di supporto ai commercianti che ci lavorano, tra cui un asilo nido. Citato dai media locali, Maada Bio ha sottolineato che questo progetto costituisce un importante passo avanti nella lotta contro le difficoltà legate al commercio ambulante nella capitale, ricordando “il ruolo decisivo dei commercianti e dei venditori” nell'economia locale e dicendo che è "imperativo fornire loro un ambiente dignitoso e adatto" per svolgere le loro attività.
Con questo mercato moderno, il governo della Sierra Leone vuole promuovere un ambiente più sicuro e meglio organizzato per le transazioni commerciali a Freetown. [Agenzia Infomundi – Infocoopera]
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Iraq: riaperta antica moschea di Mosul
Baghdad, 02 set. – Il primo ministro iracheno Mohammed Shia al-Sudani ha inaugurato ieri la moschea di al-Nuri e il suo iconico minareto a Mosul, ricostruiti dopo la distruzione avvenuta nel 2017 a opera dello Stato Islamico.
Nel corso della cerimonia, al-Sudani ha definito l’attacco al minareto “un tentativo di uccidere lo spirito di Mosul e recidere il suo legame con la sua gloriosa storia”, sottolineando che la ricostruzione rappresenta un simbolo della resilienza del popolo iracheno.
Il rappresentante speciale del Segretario generale dell’Onu per l’Iraq, Mohamed al-Hassan, ha attribuito il successo dell’iniziativa alla determinazione del popolo e del governo iracheno, al sostegno finanziario degli Emirati Arabi Uniti e al lavoro dell’Unesco nell’ambito del programma Revive the Spirit of Mosul.
L’accordo di ricostruzione, firmato nel 2018 da Iraq, Uae e Unesco, prevedeva l’impiego di 50,4 milioni di dollari stanziati da Abu Dhabi. Con la riapertura del complesso religioso, ha aggiunto al-Hassan, Mosul “dichiara al mondo il trionfo della speranza sulla disperazione e della volontà di vivere sulla cultura della morte”. [Agenzia Infomundi – Infocoopera]
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Namibia: al via campagna nazionale per riabilitare le scuole
Windhoek, 01 set. – Il governo della Namibia ha avviato una campagna nazionale di riabilitazione delle scuole per rinnovare le infrastrutture fatiscenti nei 121 collegi elettorali del Paese. Il programma è stato lanciato dal primo ministro Tjitunga Elijah Ngurare presso la Mukuvi Primary School, nella regione di Kavango East, nel nord-est del Paese.
L’iniziativa, di cui riferiscono i media locali, mira a dotare tutte le scuole namibiane di servizi igienici funzionanti, laboratori e altre strutture essenziali, in linea con gli obiettivi nazionali in materia di istruzione, secondo una nota diffusa dall’ufficio del primo ministro.
Il governo intende coinvolgere nei lavori i diplomati disoccupati dei centri di formazione professionale e altri membri delle comunità con competenze tecniche adeguate. Ngurare ha sottolineato che il Paese dispone di risorse umane qualificate pronte a contribuire allo sviluppo nazionale e ha invitato istituzioni e stakeholder a valorizzarle.
“Questa campagna non deve essere scambiata per una mossa politica, ma vista come un passo coraggioso verso la creazione di un ambiente di apprendimento umano e inclusivo per ogni bambino in Namibia”, ha dichiarato il primo ministro.
Per l’esercizio finanziario 2025/26, la Namibia ha stanziato 24,8 miliardi di dollari namibiani (circa 1,4 miliardi di dollari) ai settori istruzione, innovazione, arti e cultura, la quota più alta del bilancio nazionale. [Agenzia Infomundi – Infocoopera]
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Gabon: migliora l'acqua potabile a Libreville grazie all'Afdb
Libreville, 27 giu. – Una stazione di pompaggio di acqua potabile è stata inaugurata a Libreville, segnando la fine di una crisi idrica decennale nel quartiere densamente popolato PK5 della capitale del Gabon.
La stazione, con una capacità di 57.600 metri cubi d'acqua al giorno, dovrebbe fornire acqua potabile a 128.000 persone in sette quartieri a nord di Libreville.
La stazione è stata inaugurata dal presidente gabonese, Brice Oligui Nguema, e dal presidente uscente del Gruppo della Banca Africana di Sviluppo (Afdb), Akinwumi Adesina alla presenza di membri del governo, del corpo diplomatico, dei partner per lo sviluppo e di un pubblico entusiasta. È stata costruita nell'ambito del Programma Integrato di Approvvigionamento Idrico Potabile e Servizi Igienici di Libreville (Paiepal). Questo programma, con un costo totale di 117,40 milioni di euro, è stato finanziato da un prestito di 75,4 milioni di euro della Banca Africana di Sviluppo e da altri 42 milioni di euro provenienti dall'Africa Growing Together Fund, un fondo erogato dalla Banca Popolare Cinese e gestito dal Gruppo della Banca Africana di Sviluppo.
Il programma contribuirà a garantire una migliore qualità dell'approvvigionamento idrico potabile a Libreville, migliorando l'accesso all'acqua potabile e ai servizi igienico-sanitari nella capitale gabonese. Migliorerà inoltre la governance del settore idrico e igienico-sanitario, rafforzando al contempo le capacità dei diversi attori del settore in vista della sua trasformazione.
Oltre 300.000 persone, circa il 31% dei 967.000 residenti di Libreville, hanno ora accesso sostenibile e permanente all'acqua potabile grazie al programma. I comuni beneficiari sono Libreville, Akanda, Owendo e Ntoum. [Agenzia Infomundi – Infocoopera]
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Libano: Banca mondiale presenta piano ricostruzione da 1 mld
Beirut, 13 mar. – La Banca Mondiale ha presentato al premier libanese Nawaf Salam un progetto da un miliardo di dollari, che include un prestito di 250 milioni per finanziare le prime fasi della ricostruzione delle regioni libanesi distrutte dai bombardamenti israeliani, con il resto della somma da finanziare con aiuti internazionali. Lo ha indicato ieri un comunicato diffuso dell'ufficio del primo ministro.
L’annuncio, riferisce il quotidiano libanese francofono L'orient le jour, è stato fatto durante una riunione al Grand Sérail, la sede del governo di Beirut, a cui ha partecipato il direttore regionale della Banca Mondiale, Jean-Christophe Carré, insieme a numerosi ministri, al Consiglio per lo sviluppo e la ricostruzione e all’Istituto delle Finanze Basil Fuleihan.
Il progetto include il trattamento dei terreni e la ricostruzione delle infrastrutture. Durante la riunione, Salam ha insistito affinché le aree di confine siano le prime a beneficiare di questo progetto.
La Banca Mondiale ha finalizzato una settimana fa il suo rapporto definitivo sui danni e le perdite subiti dal Libano a causa della guerra tra Israele e Hezbollah, che è durata dall'8 ottobre 2023 fino alla tregua del 27 novembre 2024, stimando il costo totale dei danni a 6,8 miliardi di dollari nelle regioni colpite dai bombardamenti israeliani, con perdite economiche stimate in 7,2 miliardi di dollari per l’intero Paese. Ha inoltre stimato il costo del recupero e della ricostruzione a 11 miliardi di dollari "a breve e medio termine".
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Arabia Saudita: la cooperazione investe da Tunisi a Mogadiscio
Riad, 04 mar. – Il Saudi fund for development (Sfd), il fondo per la cooperazione allo Sviluppo dell'Arabia Saudita, ha annunciato la consegna di 330 unità abitative nell'ambito del suo progetto di sviluppo di alloggi sociali nella governatorato di Ben Arous in Tunisia.
La fase iniziale del progetto, dichiara una nota dell'Sfd, coinvolge diverse governatorati in Tunisia e prevede la consegna di 4.715 unità abitative sociali, supportate da finanziamenti agevolati del fondo per un ammontare di 150 milioni di dollari.
Lunedì, l'ambasciatore saudita in Tunisia, Abdulaziz al-Saqr, e il ministro tunisino delle Infrastrutture e dell'edilizia, Sarah Zaafrani hanno supervisionato la consegna delle unità abitative.
La scorsa settimana, inoltre, l'Sfd ha firmato un accordo per l'attuazione della sovvenzione fornita alla Somalia nell'ambito della quinta fase del Programma saudita per la perforazione di pozzi e lo sviluppo rurale in Africa.
Alla cerimonia di firma ha partecipato Owais Haji Yusuf Ahmed, Ambasciatore della Somalia in Arabia Saudita.
Il programma mira a supportare l'accesso all'acqua potabile nelle aree rurali della Somalia attraverso la perforazione di pozzi e l'istituzione di reti di approvvigionamento idrico alimentate da energia solare.
"Questo programma - affermano dal fondo saudita - contribuirà a fornire acqua potabile sicura, a combattere la desertificazione, a migliorare la sicurezza idrica e alimentare e a supportare il settore agricolo, riducendo anche le malattie e le epidemie causate dall'acqua contaminata".
Nell'ambito del progetto, l'Sfd dichiara di aver supportato la perforazione e l'equipaggiamento di oltre 10.000 pozzi in 21 paesi africani, beneficiando oltre 5 milioni di persone, con un valore totale di 330 milioni di dollari. [Agenzia Infomundi – Infocoopera]
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Senegal: cantieri per l'accesso all'acqua potabile
Dakar, 10 feb. – Il ministero dell'Idraulica e dei Servizi Igienici ha dato il via libera alla realizzazione di due infrastrutture idrauliche nel nord-ovest del Senegal, più particolarmente a Richard-Toll. Il Paese dell'Africa occidentale ambisce a soddisfare pienamente la domanda di acqua potabile della popolazione entro il 2050.
Il ministro Cheikh Tidiane Dieye ha avviato i lavori di costruzione di un impianto di depurazione e di una torre idrica. La costruzione di queste infrastrutture, secondo il ministro, dovrebbe consentire di rafforzare la fornitura di acqua potabile in questa regione. “Con l’opera che verrà realizzata risolveremo definitivamente un fastidioso problema che qui in città conosciamo da tempo”, ha dichiarato il ministro.
L'impianto di trattamento fornirà alla città 14.000 m³ di acqua in più al giorno. Questo volume si aggiunge ai 4000 m³ già disponibili e distribuiti da tre serbatoi idrici con una capacità complessiva di 1100 m³ al giorno. Oltre a queste infrastrutture, è stato installato un dispositivo con una rete lunga 91 km per favorire l'accesso all'acqua nelle regioni circostanti.
L'inizio dei lavori segue l'avvio, il 18 gennaio 2025, del Programma nazionale delle 39.000 connessioni sociali e dei lavori di rafforzamento dell'approvvigionamento idrico potabile della città di Kolda. [Agenzia Infomundi – Infocoopera]
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