Economia e Finanza
Mediterraneo: Napoli capitale della pace grazie ai Med Dialogues
Napoli, 16 ott. – “Napoli è in questi giorni la capitale della pace nel Mediterraneo”: con queste parole evocative il ministro degli Esteri e della Cooperazione Internazionale, Antonio Tajani, ha detto in occasione dell’apertura dell'undicesima edizione dei "Dialoghi Mediterranei" (Med Dialogues). L'evento, promosso dal ministero italiano degli Affari esteri e della cooperazione internazionale e dall’Istituto per gli studi di politica internazionale (Isci) al Palazzo Reale di Napoli per celebrare i 2500 anni della città, vede la partecipazione straordinaria dei ministri degli Esteri di Israele e Palestina.
"La presenza qui nello stesso palazzo del ministro degli Esteri di Israele e di quello della Palestina significa che qualcosa sta cambiando sul serio," ha dichiarato Tajani a margine dell'apertura, sottolineando che l'incontro serve a "rinforzare questo cessate il fuoco" raggiunto nei giorni scorsi a Gaza.
La conferenza è stata inaugurata dal messaggio del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, il quale ha sottolineato come gli ultimi due anni di guerra abbiano tradito l'ideale di un "mare di prossimità", ma ha aggiunto che oggi "vediamo finalmente riaccendersi la speranza". Mattarella ha sollecitato l'impegno di tutti gli attori regionali per "rendere solido questo primo passo di responsabilità".
Da parte sua, Tajani ha ribadito l'azione diplomatica italiana, che mira a fare del Mediterraneo non più un "mare di sofferenza" e ha annunciato il prossimo invio di 100 tonnellate di beni alimentari e l'accoglienza di 150 studenti nell'ambito del corridoio universitario Italia-Gaza.
Il ministro ha sottolineato la centralità dell'Africa nella strategia italiana, insistendo sulla necessità di un partenariato paritario e annunciando un prossimo viaggio istituzionale in Niger, Senegal e Mauritania.
Al termine dell’evento sarà diffusa poi una Dichiarazione di Napoli, in cui si afferma che "la stabilità e la prosperità dell’area passano anche attraverso una rinnovata cooperazione economica”, sottolineando la responsabilità storica dei popoli del Mediterraneo di costruire un futuro di pacifica coesistenza sulle fondamenta gettate dal Piano del Presidente Trump. [Agenzia Infomundi – Infocoopera]
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Africa: al via piattaforma per produzione sanitaria regionale
Roma, 15 ott. – I Centri africani per il controllo e la prevenzione delle malattie (Africa Cdc) hanno lanciato la piattaforma African Manufacturing Market Intelligence & Network Analysis (Ammina) per rafforzare la produzione sanitaria regionale, l'innovazione e l'autosufficienza in tutto il continente.
Presentata durante l'African Healthcare Manufacturing Trade Exhibition and Conference tenutasi ad Accra, in Ghana e basata su un progetto iniziale della Fondazione Gates, Ammina è una piattaforma innovativa basata sui dati, sviluppata per fornire approfondimenti approfonditi sull'ecosistema produttivo africano di prodotti per la salute.
"Ammina rappresenta un passo coraggioso verso la messa a disposizione dei nostri Stati membri e partner di dati di alta qualità, affidabili e accessibili", ha affermato Jean Kaseya, direttore generale dell'Africa Cdc. "L'Africa Cdc si impegna a garantire che Ammina diventi una risorsa continentale affidabile per promuovere la produzione di prodotti sanitari, gli investimenti e il processo decisionale politico in tutta l'Africa", ha aggiunto, assicurando che l'iniziativa fornirà dati completi su produttori, capacità produttive, portafogli di prodotti e tendenze di mercato, consentendo agli Stati membri dell'Unione Africana (Ua), ai produttori, agli investitori e ai partner di prendere decisioni informate e rafforzare la crescita industriale nella produzione di prodotti sanitari.
Allo stato attuale, Ammina mappa i dati di oltre 700 produttori e di oltre 2.500 prodotti sanitari in 18 Stati membri dell'Ua, ma l’obiettivo è quello di estendere questa copertura a tutti i 55 Stati membri dell’organizzazione, garantendo che i dati rimangano un bene pubblico continentale governato dall'Unione Africana.
Secondo Africa Cdc, offrendo un quadro aggiornato del panorama manifatturiero sanitario africano, Ammina dovrebbe sbloccare opportunità di commercio intra-africano, attrarre investimenti sostenibili e catalizzare l'innovazione nella produzione locale di vaccini, medicinali e diagnostica. [Agenzia Infomundi – Infocoopera]
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Africa: a maggio torna protagonista la cooperazione con Codeway
Roma, 14 ott. – Torna a Fiera Roma dal 13 al 15 maggio 2026 Codeway Expo, la manifestazione che si conferma la principale piattaforma italiana della cooperazione internazionale allo sviluppo sostenibile, un unicum nel panorama internazionale. Organizzata da Fiera Roma in collaborazione con Internationalia e con il patrocinio del ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale (Maeci), l’edizione 2026 è stata presentata ieri alla Farnesina, alla presenza dei principali protagonisti istituzionali e del mondo della cooperazione italiana.
Il ritorno di Codeway arriva dopo il successo del 2025, che ha registrato oltre 200 relatori da tutto il mondo, 250 incontri B2B, 60 eventi tematici e la partecipazione di 33 Paesi, confermandosi come un vero hub B2G e B2B per promuovere il dialogo, costruire partenariati e generare opportunità concrete tra istituzioni, imprese, Ong, università e organizzazioni internazionali.
Nel corso della presentazione, è stato sottolineato come Codeway Expo rappresenti ormai un appuntamento unico nel panorama italiano e internazionale, uno spazio di incontro e collaborazione tra pubblico e privato, ricerca e impresa. Il viceministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Edmondo Cirielli, ha rimarcato il ruolo crescente del settore privato e degli enti territoriali nel favorire partenariati efficaci e dinamiche virtuose di sviluppo sostenibile, sottolineando l’importanza di Codeway come leva per ampliare il coinvolgimento di tutti gli attori della cooperazione.
Anche il direttore generale per la Cooperazione allo Sviluppo del Maeci, Stefano Gatti, ha richiamato l’attenzione sul valore strategico dell’iniziativa, pienamente integrata nella politica della cooperazione italiana, capace di offrire alle imprese strumenti e opportunità per accedere ai fondi nazionali e internazionali e di rafforzare la presenza del sistema Italia nei contesti globali.
L’edizione 2026 si preannuncia come una tappa di ulteriore crescita e consolidamento, con tre giornate dedicate a networking, forum di alto livello, procurement internazionale, country pitch e workshop sui grandi temi della cooperazione, in linea con le 5P dell’Agenda 2030 - Persone, Pianeta, Prosperità, Partnership e Pace.
Tra i focus principali: agricoltura e risk management, Ict e governance digitale, blue economy ed economia circolare, transizione energetica, formazione e salute. Obiettivo: trasformare la cooperazione in opportunità di sviluppo condiviso e business responsabile.
Dopo la rinnovata collaborazione con le Nazioni Unite, Codeway Expo 2026 consolida il proprio respiro internazionale, rafforzando il ruolo di piattaforma aperta ai Paesi target della cooperazione italiana e di catalizzatore per nuovi partenariati industriali, finanziari e tecnologici.
Accanto all’area espositiva, il programma di incontri offrirà momenti di dialogo strategico con agenzie internazionali, istituzioni, aziende e mondo accademico, mentre l’ecosistema digitale di Codeway continuerà ad amplificare la community dell’evento, che nel 2025 ha raggiunto oltre un milione di utenti e superato i 10.000 follower attivi sui canali social.
“Codeway è la dimostrazione di come Fiera Roma sappia mettere in dialogo mondi diversi - istituzioni, imprese, ricerca - trasformando le idee in progetti e i progetti in risultati concreti per le persone e i territori”, ha dichiarato Luca Voglino, presidente di Investimenti S.p.A., società cui fa capo Fiera Roma.
“Crediamo fermamente nel valore aggiunto di Codeway, piattaforma di incontro e opportunità di sinergie tra la Cooperazione allo sviluppo e il settore privato, che la legge 125/2014 considera un soggetto importante sul terreno dello sviluppo. A questo riguardo, su impulso della Farnesina, l’Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo (Aics) sta lavorando intensamente per dare attuazione a due progetti strategici della Cooperazione. Il primo è la Misura Imprese Impatto, realizzato in collaborazione con l’Agenzia Italiana per il Digitale - AgID e mirato a sostenere le idee innovative del settore privato, utili a soddisfare efficacemente i bisogni dei Paesi partner. Il secondo progetto è il Fondo Regioni, il cui scopo è accompagnare le Regioni italiane nel co-disegnare e realizzare iniziative, mettendo a disposizione dei Paesi partner risorse, competenze, energie dei propri territori e quindi anche delle eccellenze produttive e imprenditoriali. Su questo e altro saremo lieti di confrontarci a Fiera Roma, con il variegato mondo che Codeway porta a raccolta ogni anno”, ha dichiarato Marco Riccardo Rusconi, Direttore dell’Aics.
“Codeway Expo si conferma così una piazza unica, dove il linguaggio della cooperazione incontra quello dell’impresa e dove le parole chiave restano innovazione, sostenibilità, partenariato e dialogo - concludono gli organizzatori dell’evento in un comunicato -. Un appuntamento da non perdere per chi, nel mondo della cooperazione e dello sviluppo, vuole essere parte del cambiamento e costruire futuro”. [Agenzia Infomundi – Infocoopera]
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Etiopia: accordo con Aics per ricostruzione nel Tigray
Addis Abeba, 14 ott. – Il ministero delle Finanze dell’Etiopia e l’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (Aics) hanno firmato un accordo per avviare un’iniziativa biennale intitolata “Supporting Community Resilience through Community-Based Tourism and Heritage Conservation in the Wukro-Gheralta Belt, Tigray, Ethiopia”.
Come viene spiegato in una nota del ministero delle Finanze, l’intesa, siglata dalla vice ministra delle Finanze Semereta Sewasew e dall’ambasciatore d’Italia ad Addis Abeba, Agostino Palese, prevede un finanziamento di 1,7 milioni di euro e segna una nuova fase di cooperazione tra i due Paesi, con l’obiettivo di promuovere mezzi di sussistenza sostenibili, costruzione della pace e tutela del patrimonio culturale nelle aree colpite dal conflitto.
Sewasew ha sottolineato il valore “simbolico e strategico” del progetto, che rappresenta “una tappa significativa nella lunga amicizia tra Etiopia e Italia”. Ha ringraziato il governo italiano per la solidarietà dimostrata, aggiungendo che “investendo nel patrimonio e nelle persone, questa iniziativa contribuirà a ricostruire la speranza, creare lavoro e preservare la nostra identità culturale per le future generazioni”.
L’iniziativa si inserisce nel quadro del piano decennale di sviluppo etiope (2021–2030) e nel processo di ricostruzione postbellica previsto dall’Accordo di Pretoria, riconoscendo il turismo sostenibile come motore di sviluppo locale e diplomazia culturale.
Da parte sua, l’ambasciatore Palese ha ribadito l’impegno dell’Italia nel sostenere la ripresa del Tigray, affermando che “cultura e turismo possono essere potenti motori di pace, resilienza e prosperità”. Il progetto, ha aggiunto, “completa gli sforzi già in corso in altri settori, come quello sanitario”.
L’iniziativa mira a rivitalizzare il Wukro–Gheralta Belt, un’area di straordinario valore culturale duramente colpita negli ultimi anni, concentrandosi sul restauro di siti storici e sulla creazione di imprese turistiche inclusive gestite dalle comunità locali.
La firma dell’accordo coincide con la conclusione del mandato dell’ambasciatore Palese, al quale il governo etiope ha espresso riconoscenza per il suo contributo al rafforzamento delle relazioni bilaterali. [Agenzia Infomundi – Infocoopera]
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Sudan: accordo AfDB e Oim per ricostruzione
Khartoum, 13 ott. – La Banca africana di sviluppo (AfDB) e l’Organizzazione internazionale per le migrazioni (Oim) hanno firmato un accordo di finanziamento da 62 milioni di dollari per sostenere la ricostruzione delle infrastrutture sociali e il ripristino dei servizi di base nelle aree del Sudan colpite dal conflitto. Il progetto, denominato Sudan Integrated Social Sector Infrastructure Rehabilitation Project (issirp), prevede la riabilitazione di 20 strutture sanitarie, 20 istituti di formazione professionale e 60 sistemi idrici e di servizi igienico-sanitari in quattro Stati: Al Jazira, River Nile, Sennar e White Nile.
L’iniziativa mira inoltre a rafforzare le competenze locali attraverso la formazione di 1.000 funzionari tecnici governativi e 6.000 membri delle comunità, metà dei quali donne, in gestione delle strutture e manutenzione. Il programma includerà anche la creazione di un sistema informativo sul mercato del lavoro per migliorare l’occupabilità dei giovani e beneficerà direttamente circa 2,15 milioni di sudanesi.
La firma è avvenuta a Nairobi, in Kenya, e rappresenta un passo significativo nella cooperazione tra AfDB e Oim per favorire la ripresa e la resilienza del Sudan in un contesto di forte instabilità, secondo alcuni osservatori. “Questo progetto è una linfa vitale per le comunità sudanesi”, ha dichiarato Mary Monyau, direttrice della AfDB per il Sudan. “Riflette l’impegno costante della Banca nel sostenere la ripresa, la resilienza e la dignità umana, dimostrando quanto la collaborazione possa produrre risultati concreti nei contesti fragili”.
Da parte sua, Mohamed Refaat, capo missione dell’Oim a Port Sudan, ha espresso soddisfazione per l’intesa: “Siamo orgogliosi di collaborare con la Banca a questo progetto e di avviare attività di formazione che offriranno nuove opportunità ai giovani sudanesi”.
Il Sissirp si inserisce nella Strategia decennale 2024-2033 della AfDB, incentrata sullo sviluppo del capitale umano e sulla costruzione di economie resilienti, e contribuisce direttamente a diversi Obiettivi di sviluppo sostenibile (Sdg) delle Nazioni Unite, tra cui salute, istruzione, acqua pulita, lavoro dignitoso e crescita economica. [Agenzia Infomundi – Infocoopera]
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Libia: più partnership con Undp per la formazione dei giovani
Tripoli, 07 ott. – Il rafforzamento della cooperazione a sostegno del comparto giovanile in Libia, in linea con gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile, è stato al centro di un incontro tra il vice ministro della Gioventù, Randa Ghareeb e Mohammed Saleh, vice rappresentante Residente del Programma delle Nazioni Unite per lo Sviluppo (Undp).
Tenutosi presso la sede del ministero, l'incontro si è concentrato sul rafforzamento dei meccanismi di coordinamento e sulla definizione di misure concrete per lo sviluppo di programmi strategici e di formazione volti a migliorare l'efficienza del ministero e la sua capacità di fornire servizi di migliore qualità ai giovani libici in vari settori, secondo una dichiarazione pubblicata sulla pagina Facebook del ministero.
L'incontro, riferisce il Libya Observer, fa parte degli sforzi continui del ministero della Gioventù per ampliare le partnership internazionali e rafforzare il ruolo delle istituzioni nazionali nel potenziare e sviluppare le capacità dei giovani, in linea con le priorità di sviluppo della Libia. [Agenzia Infomundi – Infocoopera]
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Angola: al via progetto occupazione giovanile, con fondi Ue
Luanda , 07 ott. – Il governo angolano ha lanciato un progetto per creare oltre 37.000 posti di lavoro per i giovani, con un budget da 124,6 milioni di dollari e finanziato dalla Banca Africana di Sviluppo (Afdb) e dall'Unione Europea (Ue).
Denominato "Projeto Crescer", è un'iniziativa intersettoriale supervisionata dal ministero della Pianificazione angolano, che mira a promuovere l'occupazione giovanile attraverso l'imprenditorialità e l'espansione delle micro, piccole e medie imprese.
L'iniziativa, rivolta ai giovani di età compresa tra 15 e 35 anni, di cui almeno il 50% donne, sarà implementata in 11 province angolane tra il 2025 e il 2029. Mira inoltre a stimolare le startup e a sviluppare le competenze dei giovani che lavorano nei settori dell'agricoltura, dell'acquacoltura, dei trasporti e delle energie rinnovabili. Gli obiettivi del progetto includono la creazione di 37.430 posti di lavoro diretti, la generazione di circa 112.290 posti di lavoro indiretti, l'acquisizione di competenze digitali e formazione nei settori dell'agricoltura e dei trasporti da parte di 97.569 giovani e l'accelerazione dello sviluppo di 10.400 microimprese attive. Altri obiettivi del progetto sono il sostegno allo sviluppo di 385 micro, piccole e medie imprese (Mpmi) e 97 startup, il rafforzamento delle capacità di 40 organizzazioni di supporto alle imprese e l'investimento fino a 15 milioni di dollari nel finanziamento di Mpmi e startup.
Per il suo finanziamento, il governo angolano investe circa 29,06 milioni di dollari, la Banca africana di sviluppo 79,08 milioni di dollari e l'Ue 16,08 milioni di dollari, con un contributo stimato del settore privato di 460.000 dollari.
Rosário Bento Pais, ambasciatore dell'Unione Europea in Angola, ha evidenziato le azioni e gli investimenti del blocco europeo nella formazione e nel rafforzamento delle capacità del capitale umano in Angola, sottolineando che un nuovo programma a sostegno dell'istruzione tecnica e della formazione professionale sarà lanciato all'inizio del 2026. [Agenzia Infomundi – Infocoopera]
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Burkina Faso: bando Aics per lo sviluppo dell'apicoltura
Ouagadougou, 06 ott. – La sede di Ouagadougou dell'Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo (Aics) ha pubblicato un bando affidato da 1.231.103 euro per il progetto Padda, un'iniziativa a “Sostegno dello sviluppo sostenibile dell’apicoltura in Burkina Faso”. Il progetto, della durata di due anni, punta a migliorare la produttività e il reddito dei piccoli apicoltori di diverse province del Paese, consolidando e ampliando i risultati già ottenuti durante una prima fase dell’iniziativa.
Una componente del progetto sarà orientata ad aumentare la quantità e migliorare la qualità del miele secondo gli standard esistenti, attraverso la distribuzione di input tecnici e formazione pratico-teorica per 900 apicoltori e 100 funzionari del ministero dell’Agricoltura locale. L’altra componente mira a rafforzare le capacità del settore pubblico al fine di consentire lo sviluppo sostenibile dell’apicoltura e sostenere l’esportazione, la competitività e la promozione di tutta la filiera apistica. Verrà preso in considerazione anche lo sviluppo della ricerca nel campo dell’apicoltura, attraverso il coinvolgimento del settore accademico.
Come risultato trasversale, il progetto contribuirà alla tutela dell’ambiente, contro la desertificazione, preservando l’attività di impollinazione svolta delle api, che garantisce un ruolo essenziale sulla produttività agricola, garantendo anche il mantenimento della biodiversità degli ecosistemi.
La documentazione richiesta per partecipare al bando deve essere presentata alla sede Aics di Ouagadougou entro il 3 novembre. Non è prevista la possibilità di presentare proposte in Ats (Associazione Temporanea di Scopo), cioè forme di collaborazione temporanea tra più soggetti o enti che si uniscono per realizzare insieme un progetto.
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Africa: 3,2 mld dollari da Africa Cdc per produzione farmaci
Roma, 24 set. – L'Africa Centre for Disease Control and Prevention (Africa Cdc) ha annunciato un importante pacchetto di finanziamenti e sovvenzioni da 3,2 miliardi di dollari, finalizzato a rafforzare la produzione locale di farmaci e vaccini in tutto il continente. È quanto annunciato da Abebe Getenu, coordinatore della Produzione Locale dell'Africa Cdc, durante un incontro con sviluppatori di farmaci, produttori e ricercatori a Matugga, in Uganda, spiegando che l’iniziativa è una mossa strategica per ridurre la forte dipendenza dell'Africa dai prodotti farmaceutici importati e raggiungere una maggiore autosufficienza nella produzione sanitaria.
Getenu ha illustrato la struttura del pacchetto finanziario, evidenziando un impegno di due miliardi di dollari da parte dell'African Export-Import Bank (Afreximbank) per il finanziamento e un ulteriore finanziamento di 1,2 miliardi di dollari da parte del Gavi African Vaccine Manufacturing Accelerator (Avma), disponibile per i produttori africani.
"La finanza è il fulcro di qualsiasi produzione", ha affermato Getenu. Ha spiegato che l'accesso ai fondi Gavi è subordinato al raggiungimento da parte dei produttori dello standard di prequalificazione dell'Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms), un parametro fondamentale per la qualità e la sicurezza. "Quello che stiamo cercando di fare è supportare i nostri produttori nel raggiungere la prequalificazione dell'Oms, in modo che possano accedere al primo pagamento", ha aggiunto.
Getenu ha inoltre sottolineato l'importanza di garantire un mercato sostenibile per i beni prodotti localmente. Per far fronte a questo problema, l'Africa Cdc sta istituendo un meccanismo di approvvigionamento collettivo africano (African Pooled Procurement Mechanism) per garantire ai produttori un mercato continentale.
L'incontro faceva parte di una valutazione continentale delle capacità produttive, a cui ha partecipato una delegazione guidata da Mosoka Fallah, direttrice per la Scienza e l'Innovazione dell'Africa Cdc. La delegazione ha effettuato una visita in loco per valutare le strutture di Dei Biopharma, a Wakiso, un produttore ugandese di antidolorifici e antibiotici generici. [Agenzia Infomundi – Infocoopera]
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Sierra Leone: inaugurato il Sewa grounds market di Freetown
Freetown, 19 set. – Il presidente della Sierra Leone Julius Maada Bio ha inaugurato il Sewa grounds market, un complesso commerciale con oltre 1.500 spazi commerciali e servizi sociali realizzato nel cuore di Freetown e progettato per migliorare le condizioni di lavoro dei commercianti e ridurre il commercio ambulante nella capitale sierraleonese.
Il nuovo mercato è dotato di nuove bancarelle e diverse strutture di supporto ai commercianti che ci lavorano, tra cui un asilo nido. Citato dai media locali, Maada Bio ha sottolineato che questo progetto costituisce un importante passo avanti nella lotta contro le difficoltà legate al commercio ambulante nella capitale, ricordando “il ruolo decisivo dei commercianti e dei venditori” nell'economia locale e dicendo che è "imperativo fornire loro un ambiente dignitoso e adatto" per svolgere le loro attività.
Con questo mercato moderno, il governo della Sierra Leone vuole promuovere un ambiente più sicuro e meglio organizzato per le transazioni commerciali a Freetown. [Agenzia Infomundi – Infocoopera]
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