Windhoek, 16 dic. – Al via, da ieri, in Namibia, una campagna di vaccinazione contro la poliomielite nelle regioni settentrionali di Kavango East e Kavango West, con l’obiettivo di prevenire focolai e proteggere i bambini sotto i 10 anni, dopo l’individuazione di poliovirus circolante lo scorso ottobre.
La campagna è sostenuta dall’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), che ha contribuito con 2,1 milioni di dollari namibiani, pari a circa 125.000 dollari statunitensi, ed è incentrata sull’utilizzo del nuovo vaccino orale antipolio di tipo 2, sviluppato per interrompere e prevenire la diffusione del poliovirus di tipo 2, notano i media locali.
Secondo l’Oms, tutti i bambini al di sotto dei 10 anni sono chiamati a ricevere il vaccino, compresi quelli già immunizzati in precedenza, poiché ogni dose aggiuntiva rafforza la protezione e contribuisce a colmare eventuali lacune immunitarie. L’agenzia ha inoltre ribadito che l’eradicazione della polio resta una priorità globale, sottolineando che la malattia può attraversare i confini finché il virus continua a circolare in qualsiasi parte del mondo.
Il ministero della Salute e dei servizi sociali della Namibia ha riferito che un poliovirus di tipo 2 è stato rilevato in un campione di acque reflue raccolto il 24 ottobre presso il bacino di Ndama, nel distretto di Rundu, nella regione di Kavango East. Le analisi di laboratorio hanno evidenziato un legame genetico tra il virus individuato e due casi umani segnalati in Angola.
La Namibia è stata certificata libera dalla poliomielite nel 2008, ma rimane esposta al rischio di importazione del virus o di ceppi derivati dal vaccino, rendendo necessarie attività costanti di sorveglianza e campagne vaccinali preventive periodiche. Fonte: Oms, ministero della Salute della Namibia. [Agenzia Infomundi – Infocoopera]
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