MERCOLEDÌ 26 GENNAIO 2022 17.50.19

COVID: INCONTRO AL MAECI, SOLO CON L’EQUITA’ VACCINALE SI PUO’ USCIRE DALLA PANDEMIA =

ADN1488 7 CRO 0 ADN CRO NAZ COVID: INCONTRO AL MAECI, SOLO CON L’EQUITA’ VACCINALE SI PUO’ USCIRE DALLA PANDEMIA = Oggi “Salute e sviluppo: l’impegno per l’Africa”, l’incontro organizzato da Fiera Roma e Amref con vice ministra Sereni e il professor Ricciardi Roma, 26 gen, (Adnkronos/Labitalia) – Solo attraverso la vaccinazione globale anche la nostra parte di mondo potrà uscire dalla pandemia: l’equità vaccinale non è questione di buoni sentimenti, ma di strategia per uscire dall’emergenza. È questo il messaggio che è emerso unanime nel corso dell’incontro organizzato da Fiera Roma e Amref “Salute e sviluppo: l’impegno per l’Africa”. L’appuntamento, che si è tenuto oggi presso il Maeci, ha preso spunto dai risultati dell’indagine “La narrazione sull’Africa” realizzata da Ipsos per Amref Health Africa – Italia. A sottolineare la centralità del tema salute per la cooperazione allo sviluppo è stata la vice ministra Affari Esteri e Cooperazione Internazionale, Marina Sereni. “La pandemia – ha spiegato Sereni – ci ha allontanato dagli obiettivi di sviluppo dell’Agenda 2030, accelerando le diseguaglianze, soprattutto in Africa, che è il principale partner della cooperazione italiana allo sviluppo. La salute è una delle priorità tematiche della nostra cooperazione, perché senza salute non può esserci sviluppo. L’Italia è stata tra i primi paesi a scegliere la strada degli strumenti multilaterali per affrontare la pandemia, ma ciascun paese deve fare la propria parte. Noi abbiamo fatto la nostra con 385 milioni di euro per il programma Covax facility e 45 milioni di dosi di vaccino per i paesi a basso e medio reddito, 21 delle quali sono state destinate all’Africa. Questo però – ha sottolineato la vice ministra – non basta per vincere la sfida della vaccinazione in quel continente, dove solo il 10% della popolazione ha ricevuto un ciclo completo di vaccini, e il tema dell’equità vaccinale è totalmente sul tavolo in quanto presupposto essenziale per porre fine alla pandemia”. “Come ribadito in occasione del G20, – ha aggiunto Sereni- dobbiamo vaccinare il 70% della popolazione africana entro il 2022 non solo per una scelta valoriale, ma anche perché unicamente in questo modo possiamo uscire dalla pandemia. In quest’ottica – e anche per compiere azioni utili anche oltre l’ emergenza pandemica attuale – dobbiamo accrescere l’approvvigionamento proseguendo gli sforzi Covax; incrementare la capacità di assorbimento e distribuzione con progetti che rafforzino i sistemi sanitari nazionali dei paesi africani; migliorare l’infrastruttura produttiva. Il tema salute ritorna in tutte le emergenze umanitarie e per affrontarlo al meglio è molto importante investire su partenariati che mettano assieme profit e non profit, istituzioni e società e lavorare a una narrazione che porti a percepire l’Africa non come il contenente delle criticità, ma come quello delle opportunità. Un appuntamento come Codeway va in questa direzione”. (segue) (Map/Adnkronos) ISSN 2465 – 1222 26-GEN-22 17:50 NNNN

MERCOLEDÌ 26 GENNAIO 2022 17.50.19

COVID: INCONTRO AL MAECI, SOLO CON L’EQUITA’ VACCINALE SI PUO’ USCIRE DALLA PANDEMIA (2) =

ADN1489 7 CRO 0 ADN CRO NAZ COVID: INCONTRO AL MAECI, SOLO CON L’EQUITA’ VACCINALE SI PUO’ USCIRE DALLA PANDEMIA (2) = (Adnkronos/Labitalia) – La conversazione, moderata dalla giornalista Marina Sapia, è una delle tappe di avvicinamento a Codeway – Cooperation Development Expo, la prima manifestazione fieristica italiana dedicata alla Cooperazione allo Sviluppo Internazionale con un focus specifico su aziende e realtà profit impegnate nel settore, in programma a Fiera Roma dal 18 al 20 maggio 2022, come ha spiegato Wladimiro Boccali, coordinatore del progetto. La prima parte della ricerca, introdotta dal presidente di Ipsos Nando Pagnoncelli, indaga sull’opinione pubblica italiana sull’aiuto verso i Paesi a medio e basso reddito, su temi come la vaccinazione Covid-19, sulla sospensione dei brevetti. L’indagine si è svolta tra ottobre e novembre 2021, attraverso un campione di 800 casi rappresentativi della popolazione italiana. Della sezione ”L’Africa nell’attualità: Covid e salute” risulta che il 78% del campione è d’accordo sul fatto che i Paesi ricchi si debbano fa carico dell’immunizzazione dei Paesi Africani. Alla domanda su quale parte del mondo è più probabile che si sviluppino delle varianti del virus il 43% ha risposto che possono svilupparsi ovunque con la stessa probabilità, seguita da un 25% di persone che ritiene che si possano sviluppare in Africa. Paola Crestani presidente di Amref Health Africa in Italia, ha affermato: “Al momento l’Africa ha solo il 10% di persone totalmente vaccinate. La sfida è oggi, ma si gioca per un presente, che metta a riparo dal virus e dalle sue conseguenze, e per un domani. Quello dove una prossima pandemia – di cui spesso di discute – possa vedere l’Africa preparata a rispondere”. (segue) (Map/Adnkronos) ISSN 2465 – 1222 26-GEN-22 17:50 NNNN

MERCOLEDÌ 26 GENNAIO 2022 17.54.22

Africa: viceministra Sereni, garantire salute e vaccini al continente e’ nostra priorità

NOVA0645 3 EST 1 NOV Africa: viceministra Sereni, garantire salute e vaccini al continente e’ nostra priorita’ Roma, 26 gen – (Nova) – La viceministra degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale, Marina Sereni, ha partecipato oggi all’evento “Salute e Sviluppo: l’impegno per l’Africa” ospitato presso la Farnesina e organizzato dalla Ong Amref Health Africa-Italia e da Codeway per presentare e discutere i risultati dell’indagine “La narrazione sull’Africa” realizzata da Ipsos per Amref Italia, con focus sul tema della salute e della pandemia e sugli aspetti legati alla migrazione e alla percezione del continente africano da parte degli italiani. “La Cooperazione italiana e’ fortemente impegnata in Africa, principale partner di cooperazione e destinatario di importanti risorse di aiuto pubblico allo sviluppo. In tale contesto, la salute rappresenta una priorita’ assoluta della nostra azione, nella consapevolezza che non ci puo’ essere sviluppo senza salute e che non potremo fermare la pandemia senza una distribuzione equa dei vaccini”, ha affermato Sereni. “Siamo stati tra i primi a dire che dalla pandemia si esce solamente attraverso l’utilizzo di strumenti multilaterali, a cominciare da Covax Facility cui l’Italia ha contributo con 385 milioni di euro e attraverso la quale abbiamo donato circa 45 milioni di dosi di vaccini, di cui oltre 21 milioni allocati a Paesi africani. Ma ora non possiamo fermarci. Dobbiamo continuare il nostro impegno per accrescere gli approvvigionamenti ma anche per incrementare le capacita’ di assorbimento e di distribuzione in modo che i vaccini possano trasformarsi in vaccinazioni”, ha proseguito. (segue) (Com) NNNN

MERCOLEDÌ 26 GENNAIO 2022 17.54.22

Africa: viceministra Sereni, garantire salute e vaccini al continente e’ nostra priorità

NOVA0537 3 EST 1 NOV Africa: viceministra Sereni, garantire salute e vaccini al continente e’ nostra priorita’ Roma, 26 gen – (Nova) – La viceministra degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale, Marina Sereni, ha partecipato oggi all’evento “Salute e Sviluppo: l’impegno per l’Africa” ospitato presso la Farnesina e organizzato dalla Ong Amref Health Africa-Italia e da Codeway per presentare e discutere i risultati dell’indagine “La narrazione sull’Africa” realizzata da Ipsos per Amref Italia, con focus sul tema della salute e della pandemia e sugli aspetti legati alla migrazione e alla percezione del continente africano da parte degli italiani. “La Cooperazione italiana e’ fortemente impegnata in Africa, principale partner di cooperazione e destinatario di importanti risorse di aiuto pubblico allo sviluppo. In tale contesto, la salute rappresenta una priorita’ assoluta della nostra azione, nella consapevolezza che non ci puo’ essere sviluppo senza salute e che non potremo fermare la pandemia senza una distribuzione equa dei vaccini”, ha affermato Sereni. “Siamo stati tra i primi a dire che dalla pandemia si esce solamente attraverso l’utilizzo di strumenti multilaterali, a cominciare da Covax Facility cui l’Italia ha contributo con 385 milioni di euro e attraverso la quale abbiamo donato circa 45 milioni di dosi di vaccini, di cui oltre 21 milioni allocati a Paesi africani. Ma ora non possiamo fermarci. Dobbiamo continuare il nostro impegno per accrescere gli approvvigionamenti ma anche per incrementare le capacita’ di assorbimento e di distribuzione in modo che i vaccini possano trasformarsi in vaccinazioni”, ha proseguito. (segue) (Com) NNNN

MERCOLEDÌ 26 GENNAIO 2022 18.04.12

Africa: Sereni, garantire salute e vaccini è nostra priorità

Africa: Sereni, garantire salute e vaccini è nostra priorità Milano, 26 gen. (LaPresse) – La vice ministra degli Esteri e della Cooperazione Internazionale Marina Sereni ha partecipato oggi all’evento ‘Salute e Sviluppo: l’impegno per l’Africa’ ospitato presso la Farnesina e organizzato dalla ong Amref Health Africa – Italia e da Codeway per presentare e discutere i risultati dell’indagine ‘La narrazione sull’Africa’ realizzata da Ipsos per Amref Italia, con focus sul tema della salute e della pandemia e sugli aspetti legati alla migrazione e alla percezione del Continente Africano da parte degli italiani. “La Cooperazione Italiana è fortemente impegnata in Africa, principale partner di cooperazione e destinatario di importanti risorse di aiuto pubblico allo sviluppo. In tale contesto, la salute rappresenta una priorità assoluta della nostra azione, nella consapevolezza che non ci può essere sviluppo senza salute e che non potremo fermare la pandemia senza una distribuzione equa dei vaccini”, ha detto Sereni. “Siamo stati tra i primi a dire che dalla pandemia si esce solamente attraverso l’utilizzo di strumenti multilaterali, a cominciare da COVAX Facility cui l’Italia ha contributo con 385 milioni di euro e attraverso la quale abbiamo donato circa 45 milioni di dosi di vaccini, di cui oltre 21 milioni allocati a Paesi africani. Ma ora non possiamo fermarci. Dobbiamo continuare il nostro impegno per accrescere gli approvvigionamenti ma anche per incrementare le capacità di assorbimento e di distribuzione in modo che i vaccini possano trasformarsi in vaccinazioni”, ha aggiunto.(Segue) POL NG01 cba/ntl 261801 GEN 22

MERCOLEDÌ 26 GENNAIO 2022 19.17.45

AFRICA. EQUITÀ VACCINALE E NARRAZIONI NUOVE, I PASSI PER CAMBIARE /FOTO

DRS0119 3 LAV 0 DRS / WLF AFRICA. EQUITÀ VACCINALE E NARRAZIONI NUOVE, I PASSI PER CAMBIARE /FOTO VOCI DA CONFERENZA ORGANIZZATA DA AMREF IN VISTA DI CODEWAY EXPO (DIRE) Roma, 26 gen. – Fare il punto sulla percezione e sulla conoscenza che gli italiani hanno dell’Africa, modificando distorsioni e luoghi comuni e giungendo a una nuova narrazione, magari da “terra delle criticità” a “luogo delle opportunità”. E poi combattere le disuguaglianze a partire dai vaccini contro il Covid-19, che solo un cittadino su dieci del continente ha ricevuto, contro i sette su dieci nell’Unione Europea. Obiettivi e aspirazioni emersi oggi a un incontro organizzato dalla ong Amref Health Africa-Italia nell’ambito di una tappa di avvicinamento a CODEWAY, appuntamento fieristico del settore della cooperazione allo sviluppo previsto per maggio. L’incontro, trasmesso in diretta streaming dalla sede del ministero degli Affari esteri e della cooperazione internazionale, vuole aprire il campo del dibattito ma parte da uno scenario attuale caratterizzato dalla pandemia di Covid-19 e da una campagna vaccinale fortemente diseguale. “A guardare la situazione in Africa possiamo dire di essere messi male: a fronte del dato del dieci per cento di popolazione immunizzata medio, ci sono Paesi dove solo lo 0,2 per cento dei cittadini ha ricevuto il farmaco, come la Repubblica democratica del Congo”, premette Paola Crestani, presidente di Amref Health Africa – Italia. “E’ necessario ribadire l’importanza dell’equo accesso ai vaccini nel continente e lavorare per permettere un rafforzamento dei sistemi sanitari, altrimenti la prossima pandemia vedrà l’Africa una volta ancora dipendente dai Paesi più ricchi”, aggiunge Crestani, che poi annuncia: “L’agenzia sanitaria dell’Unione Africana, l’Africa Cdc, ha incaricato Amref di implementare la sua strategia di prevenzione contro il Covid-19 in 32 Paesi del sud e dell’est del continente”. La prevenzione rientra fra le misure alternativa ai vaccini affrontate nel suo intervento dalla viceministra degli Affari esteri e della cooperazione internazionale, Marina Sereni. La dirigente della Farnesina non tocca direttamente la questione della liberalizzazione dei brevetti sulla proprietà intellettuale sui farmaci sollecitato da diversi partecipanti all’incontro, ma, “in attesa che si dibatta del tema”, punta l’attenzione sul “rafforzamento delle infrastrutture produttive”. La dirigente della Farnesina invita inoltre a “non abbassare la guardia sulle altre malattie diffuse nel continente, come tubercolosi, malaria e Aids” che fino a oggi sono state contrastate da strumenti efficaci come “il Fondo Globale” istituito nel 2002. Ma i cittadini italiani cosa pensano dei vaccini in relazione all’Africa e all’operato dei governi occidentali? Alla domanda ha provato a rispondere una indagine commissionata a Ipsos Italia da Amref, dal titolo ‘La narrazione sull’Africa’. Alcune delle conclusioni della ricerca, che è stata svolta tra ottobre e novembre 2021 con il coinvolgimento di centinaia di persone, sono state presentate dal presidente di Ipsos, Nando Pagnoncelli. “Per oltre tre italiani su quattro i Paesi ad alto reddito dovrebbero farsi carico dell’immunizzazione contro il Covid-19 dei cittadini dell’Africa”, riferisce il presidente. Oltre all’equità vaccinale, sfida “che non può essere pensata solo su scala nazionale” e che ci permette di capire che “la salute dell’Africa è fondamentale per tutto il mondo”, come ricorda la moderatrice dell’evento, la caporedattrice Esteri di Rainews, Marina Sapia, all’incontro si è parlato anche di narrazione e percezione, dell’Africa e delle migrazioni. Anche una sezione dell’indagine fatta da Ipsos si concentra sul tema, mentre Sereni invita a pensare “a un luogo di opportunità” e non solo “alla terra delle criticità”. La questione, soprattuto in relazione al tema dei migranti, viene approfondita da Tana Anglara, esperta di cambiamento della narrazione sulle migrazioni dell’iniziativa Never Alone. “Abbassare la tensione, arginare gli estremi e le posizioni polarizzate e lavorare sul cosiddetto ‘centro fluido’: quella componente della popolazione cioè che non è ostile ma è poco informata e suscettibile alle influenze dei media”, alcuni dei passaggi illustrati dall’esperta per giungere a una comunicazione sul tema più costruttiva. “Dati e numeri – aggiunge – non sono efficaci quando si parla con gli scettici: e necessari trovare valori condivisi e parlare con il cuore”. (Bri/ Dire) 19:16 26-01-22 NNNN

MERCOLEDÌ 26 GENNAIO 2022 19.17.45

AFRICA. EQUITÀ VACCINALE E NARRAZIONI NUOVE, I PASSI PER CAMBIARE /FOTO

DIR3260 3 SOC 0 RR1 N/POL / DIR MPH/TXT AFRICA. EQUITÀ VACCINALE E NARRAZIONI NUOVE, I PASSI PER CAMBIARE /FOTO VOCI DA CONFERENZA ORGANIZZATA DA AMREF IN VISTA DI CODEWAY EXPO (DIRE) Roma, 26 gen. – Fare il punto sulla percezione e sulla conoscenza che gli italiani hanno dell’Africa, modificando distorsioni e luoghi comuni e giungendo a una nuova narrazione, magari da “terra delle criticità” a “luogo delle opportunità”. E poi combattere le disuguaglianze a partire dai vaccini contro il Covid-19, che solo un cittadino su dieci del continente ha ricevuto, contro i sette su dieci nell’Unione Europea. Obiettivi e aspirazioni emersi oggi a un incontro organizzato dalla ong Amref Health Africa-Italia nell’ambito di una tappa di avvicinamento a CODEWAY, appuntamento fieristico del settore della cooperazione allo sviluppo previsto per maggio. L’incontro, trasmesso in diretta streaming dalla sede del ministero degli Affari esteri e della cooperazione internazionale, vuole aprire il campo del dibattito ma parte da uno scenario attuale caratterizzato dalla pandemia di Covid-19 e da una campagna vaccinale fortemente diseguale. “A guardare la situazione in Africa possiamo dire di essere messi male: a fronte del dato del dieci per cento di popolazione immunizzata medio, ci sono Paesi dove solo lo 0,2 per cento dei cittadini ha ricevuto il farmaco, come la Repubblica democratica del Congo”, premette Paola Crestani, presidente di Amref Health Africa – Italia. “E’ necessario ribadire l’importanza dell’equo accesso ai vaccini nel continente e lavorare per permettere un rafforzamento dei sistemi sanitari, altrimenti la prossima pandemia vedrà l’Africa una volta ancora dipendente dai Paesi più ricchi”, aggiunge Crestani, che poi annuncia: “L’agenzia sanitaria dell’Unione Africana, l’Africa Cdc, ha incaricato Amref di implementare la sua strategia di prevenzione contro il Covid-19 in 32 Paesi del sud e dell’est del continente”. La prevenzione rientra fra le misure alternativa ai vaccini affrontate nel suo intervento dalla viceministra degli Affari esteri e della cooperazione internazionale, Marina Sereni. La dirigente della Farnesina non tocca direttamente la questione della liberalizzazione dei brevetti sulla proprietà intellettuale sui farmaci sollecitato da diversi partecipanti all’incontro, ma, “in attesa che si dibatta del tema”, punta l’attenzione sul “rafforzamento delle infrastrutture produttive”. La dirigente della Farnesina invita inoltre a “non abbassare la guardia sulle altre malattie diffuse nel continente, come tubercolosi, malaria e Aids” che fino a oggi sono state contrastate da strumenti efficaci come “il Fondo Globale” istituito nel 2002. Ma i cittadini italiani cosa pensano dei vaccini in relazione all’Africa e all’operato dei governi occidentali? Alla domanda ha provato a rispondere una indagine commissionata a Ipsos Italia da Amref, dal titolo ‘La narrazione sull’Africa’. Alcune delle conclusioni della ricerca, che è stata svolta tra ottobre e novembre 2021 con il coinvolgimento di centinaia di persone, sono state presentate dal presidente di Ipsos, Nando Pagnoncelli. “Per oltre tre italiani su quattro i Paesi ad alto reddito dovrebbero farsi carico dell’immunizzazione contro il Covid-19 dei cittadini dell’Africa”, riferisce il presidente. Oltre all’equità vaccinale, sfida “che non può essere pensata solo su scala nazionale” e che ci permette di capire che “la salute dell’Africa è fondamentale per tutto il mondo”, come ricorda la moderatrice dell’evento, la caporedattrice Esteri di Rainews, Marina Sapia, all’incontro si è parlato anche di narrazione e percezione, dell’Africa e delle migrazioni. Anche una sezione dell’indagine fatta da Ipsos si concentra sul tema, mentre Sereni invita a pensare “a un luogo di opportunità” e non solo “alla terra delle criticità”. La questione, soprattuto in relazione al tema dei migranti, viene approfondita da Tana Anglara, esperta di cambiamento della narrazione sulle migrazioni dell’iniziativa Never Alone. “Abbassare la tensione, arginare gli estremi e le posizioni polarizzate e lavorare sul cosiddetto ‘centro fluido’: quella componente della popolazione cioè che non è ostile ma è poco informata e suscettibile alle influenze dei media”, alcuni dei passaggi illustrati dall’esperta per giungere a una comunicazione sul tema più costruttiva. “Dati e numeri – aggiunge – non sono efficaci quando si parla con gli scettici: e necessari trovare valori condivisi e parlare con il cuore”. (Bri/ Dire) 19:16 26-01-22 NNNN

GIOVEDÌ 27 GENNAIO 2022 00.45.45

COVID: SERENI, ‘PRIORITARIO GARANTIRE AD AFRICA I VACCINI’ =

ADN0004 7 EST 0 ADN EST NAZ COVID: SERENI, ‘PRIORITARIO GARANTIRE AD AFRICA I VACCINI’ = Roma, 27 gen. (Adnkronos) – Salute e distribuzione equa dei vaccini contro il Covid sono una priorità assoluta della cooperazione italiana in Africa. Lo ha detto la vice ministra degli Esteri e della Cooperazione Internazionale Marina Sereni all’evento “Salute e Sviluppo: l’impegno per l’Africa”, ospitato presso la Farnesina e organizzato dalla Ong Amref Health Africa – Italia e da Codeway per presentare e discutere i risultati dell’indagine “La narrazione sull’Africa”, realizzata da Ipsos per Amref Italia, con focus sul tema della salute e della pandemia e sugli aspetti legati alla migrazione e alla percezione del Continente Africano da parte degli italiani. “La cooperazione italiana -ha detto Sereni – è fortemente impegnata in Africa, principale partner di cooperazione e destinatario di importanti risorse di aiuto pubblico allo sviluppo. In tale contesto, la salute rappresenta una priorità assoluta della nostra azione, nella consapevolezza che non ci può essere sviluppo senza salute e che non potremo fermare la pandemia senza una distribuzione equa dei vaccini”. “Siamo stati tra i primi – ha proseguito – a dire che dalla pandemia si esce solamente attraverso l’utilizzo di strumenti multilaterali, a cominciare da Covax Facility cui l’Italia ha contributo con 385 milioni di euro e attraverso la quale abbiamo donato circa 45 milioni di dosi di vaccini, di cui oltre 21 milioni allocati a Paesi africani. Ma ora non possiamo fermarci. Dobbiamo continuare il nostro impegno per accrescere gli approvvigionamenti ma anche per incrementare le capacità di assorbimento e di distribuzione in modo che i vaccini possano trasformarsi in vaccinazioni”. (segue) (Civ/Adnkronos) ISSN 2465 – 1222 27-GEN-22 00:45 NNNN

GIOVEDÌ 27 GENNAIO 2022 10.16.41

Covid: Sereni, vaccinazione in Africa priorita’ cooperazione (2)=

AGI0191 3 EST 0 R01 / Covid: Sereni, vaccinazione in Africa priorita’ cooperazione (2)= (AGI) – Roma, 27 gen. – “Come ribadito in occasione del G20, dobbiamo vaccinare il 70% della popolazione africana entro il 2022 non solo per una scelta valoriale, ma anche perche’ unicamente in questo modo possiamo uscire dalla pandemia. In quest’ottica – e anche per compiere azioni utili anche oltre l’emergenza pandemica attuale – dobbiamo accrescere l’approvvigionamento proseguendo gli sforzi Covax; incrementare la capacita’ di assorbimento e distribuzione con progetti che rafforzino i sistemi sanitari nazionali dei paesi africani; migliorare l’infrastruttura produttiva”, ha aggiunto Sereni. Il tema salute, ha ricordato ancora la vice ministra, ritorna in tutte le emergenze umanitarie e per affrontarlo al meglio e’ molto importante investire su partenariati che mettano assieme profit e non profit, istituzioni e societa’ e lavorare a una narrazione che porti “a percepire l’Africa non come il continente delle criticita’, ma come quello delle opportunita’. Un appuntamento come Codeway va in questa direzione”. L’iniziativa tenuta alla Farnesina e moderata da Marina Sapia, caporedattore esteri di Rainews, e’ stata una delle tappe di avvicinamento a Codeway – Cooperation Development Expo, la prima manifestazione fieristica italiana dedicata alla Cooperazione allo Sviluppo Internazionale con un focus specifico su aziende e realta’ profit impegnate nel settore, in programma a Fiera Roma dal 18 al 20 maggio 2022, come ha spiegato Wladimiro Boccali, coordinatore del progetto. (AGI)Aim/Fra 271015 GEN 22 NNNN

VENERDÌ 28 GENNAIO 2022 14.42.49

Covid: Amref, solo con equità vaccinale si può uscire da pandemia-2-

Covid: Amref, solo con equità vaccinale si può uscire da pandemia-2- Roma, 28 gen. (LaPresse) – La conversazione, moderata da Marina Sapia, Caporedattore Esteri di Rainews, è una delle tappe di avvicinamento a Codeway – Cooperation Development Expo, la prima manifestazione fieristica italiana dedicata alla Cooperazione allo Sviluppo Internazionale con un focus specifico su aziende e realtà profit impegnate nel settore, in programma a Fiera Roma dal 18 al 20 maggio 2022, come ha spiegato Wladimiro Boccali, coordinatore del progetto. Paola Crestani, presidente di Amref Health Africa in Italia – ha affermato: “Al momento l’Africa ha solo il 10% di persone totalmente vaccinate. La sfida è oggi, ma si gioca per un presente, che metta a riparo dal virus e dalle sue conseguenze, e per un domani. Quello dove una prossima pandemia – di cui spesso di discute – possa vedere l’Africa preparata a rispondere”. Per l’occasione Crestani ha annunciato che Amref – che ha la “Casa madre” a Nairobi, dal 1957 – “è stata scelta dall’Africa CDC e dai Ministeri della sanità africani per implementare la strategia di prevenzione del Covid-19 e la campagna vaccinale, in 31 Paesi, e puntare all’obiettivo di immunizzare almeno il 60% della popolazione entro la fine 2022. Un’impresa che ci riempie di orgoglio ma che richiede un enorme impegno”.(Segue). EST NG01 lcl/rib 281440 GEN 22

MERCOLEDÌ 26 GENNAIO 2022 17.50.19

COVID: INCONTRO AL MAECI, SOLO CON L’EQUITA’ VACCINALE SI PUO’ USCIRE DALLA PANDEMIA =

ADN1488 7 CRO 0 ADN CRO NAZ COVID: INCONTRO AL MAECI, SOLO CON L’EQUITA’ VACCINALE SI PUO’ USCIRE DALLA PANDEMIA = Oggi “Salute e sviluppo: l’impegno per l’Africa”, l’incontro organizzato da Fiera Roma e Amref con vice ministra Sereni e il professor Ricciardi Roma, 26 gen, (Adnkronos/Labitalia) – Solo attraverso la vaccinazione globale anche la nostra parte di mondo potrà uscire dalla pandemia: l’equità vaccinale non è questione di buoni sentimenti, ma di strategia per uscire dall’emergenza. È questo il messaggio che è emerso unanime nel corso dell’incontro organizzato da Fiera Roma e Amref “Salute e sviluppo: l’impegno per l’Africa”. L’appuntamento, che si è tenuto oggi presso il Maeci, ha preso spunto dai risultati dell’indagine “La narrazione sull’Africa” realizzata da Ipsos per Amref Health Africa – Italia. A sottolineare la centralità del tema salute per la cooperazione allo sviluppo è stata la vice ministra Affari Esteri e Cooperazione Internazionale, Marina Sereni. “La pandemia – ha spiegato Sereni – ci ha allontanato dagli obiettivi di sviluppo dell’Agenda 2030, accelerando le diseguaglianze, soprattutto in Africa, che è il principale partner della cooperazione italiana allo sviluppo. La salute è una delle priorità tematiche della nostra cooperazione, perché senza salute non può esserci sviluppo. L’Italia è stata tra i primi paesi a scegliere la strada degli strumenti multilaterali per affrontare la pandemia, ma ciascun paese deve fare la propria parte. Noi abbiamo fatto la nostra con 385 milioni di euro per il programma Covax facility e 45 milioni di dosi di vaccino per i paesi a basso e medio reddito, 21 delle quali sono state destinate all’Africa. Questo però – ha sottolineato la vice ministra – non basta per vincere la sfida della vaccinazione in quel continente, dove solo il 10% della popolazione ha ricevuto un ciclo completo di vaccini, e il tema dell’equità vaccinale è totalmente sul tavolo in quanto presupposto essenziale per porre fine alla pandemia”. “Come ribadito in occasione del G20, – ha aggiunto Sereni- dobbiamo vaccinare il 70% della popolazione africana entro il 2022 non solo per una scelta valoriale, ma anche perché unicamente in questo modo possiamo uscire dalla pandemia. In quest’ottica – e anche per compiere azioni utili anche oltre l’ emergenza pandemica attuale – dobbiamo accrescere l’approvvigionamento proseguendo gli sforzi Covax; incrementare la capacità di assorbimento e distribuzione con progetti che rafforzino i sistemi sanitari nazionali dei paesi africani; migliorare l’infrastruttura produttiva. Il tema salute ritorna in tutte le emergenze umanitarie e per affrontarlo al meglio è molto importante investire su partenariati che mettano assieme profit e non profit, istituzioni e società e lavorare a una narrazione che porti a percepire l’Africa non come il contenente delle criticità, ma come quello delle opportunità. Un appuntamento come Codeway va in questa direzione”. (segue) (Map/Adnkronos) ISSN 2465 – 1222 26-GEN-22 17:50 NNNN

MERCOLEDÌ 26 GENNAIO 2022 17.50.19

COVID: INCONTRO AL MAECI, SOLO CON L’EQUITA’ VACCINALE SI PUO’ USCIRE DALLA PANDEMIA (2) =

ADN1489 7 CRO 0 ADN CRO NAZ COVID: INCONTRO AL MAECI, SOLO CON L’EQUITA’ VACCINALE SI PUO’ USCIRE DALLA PANDEMIA (2) = (Adnkronos/Labitalia) – La conversazione, moderata dalla giornalista Marina Sapia, è una delle tappe di avvicinamento a Codeway – Cooperation Development Expo, la prima manifestazione fieristica italiana dedicata alla Cooperazione allo Sviluppo Internazionale con un focus specifico su aziende e realtà profit impegnate nel settore, in programma a Fiera Roma dal 18 al 20 maggio 2022, come ha spiegato Wladimiro Boccali, coordinatore del progetto. La prima parte della ricerca, introdotta dal presidente di Ipsos Nando Pagnoncelli, indaga sull’opinione pubblica italiana sull’aiuto verso i Paesi a medio e basso reddito, su temi come la vaccinazione Covid-19, sulla sospensione dei brevetti. L’indagine si è svolta tra ottobre e novembre 2021, attraverso un campione di 800 casi rappresentativi della popolazione italiana. Della sezione ”L’Africa nell’attualità: Covid e salute” risulta che il 78% del campione è d’accordo sul fatto che i Paesi ricchi si debbano fa carico dell’immunizzazione dei Paesi Africani. Alla domanda su quale parte del mondo è più probabile che si sviluppino delle varianti del virus il 43% ha risposto che possono svilupparsi ovunque con la stessa probabilità, seguita da un 25% di persone che ritiene che si possano sviluppare in Africa. Paola Crestani presidente di Amref Health Africa in Italia, ha affermato: “Al momento l’Africa ha solo il 10% di persone totalmente vaccinate. La sfida è oggi, ma si gioca per un presente, che metta a riparo dal virus e dalle sue conseguenze, e per un domani. Quello dove una prossima pandemia – di cui spesso di discute – possa vedere l’Africa preparata a rispondere”. (segue) (Map/Adnkronos) ISSN 2465 – 1222 26-GEN-22 17:50 NNNN

MERCOLEDÌ 26 GENNAIO 2022 17.54.22

Africa: viceministra Sereni, garantire salute e vaccini al continente e’ nostra priorità

NOVA0645 3 EST 1 NOV Africa: viceministra Sereni, garantire salute e vaccini al continente e’ nostra priorita’ Roma, 26 gen – (Nova) – La viceministra degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale, Marina Sereni, ha partecipato oggi all’evento “Salute e Sviluppo: l’impegno per l’Africa” ospitato presso la Farnesina e organizzato dalla Ong Amref Health Africa-Italia e da Codeway per presentare e discutere i risultati dell’indagine “La narrazione sull’Africa” realizzata da Ipsos per Amref Italia, con focus sul tema della salute e della pandemia e sugli aspetti legati alla migrazione e alla percezione del continente africano da parte degli italiani. “La Cooperazione italiana e’ fortemente impegnata in Africa, principale partner di cooperazione e destinatario di importanti risorse di aiuto pubblico allo sviluppo. In tale contesto, la salute rappresenta una priorita’ assoluta della nostra azione, nella consapevolezza che non ci puo’ essere sviluppo senza salute e che non potremo fermare la pandemia senza una distribuzione equa dei vaccini”, ha affermato Sereni. “Siamo stati tra i primi a dire che dalla pandemia si esce solamente attraverso l’utilizzo di strumenti multilaterali, a cominciare da Covax Facility cui l’Italia ha contributo con 385 milioni di euro e attraverso la quale abbiamo donato circa 45 milioni di dosi di vaccini, di cui oltre 21 milioni allocati a Paesi africani. Ma ora non possiamo fermarci. Dobbiamo continuare il nostro impegno per accrescere gli approvvigionamenti ma anche per incrementare le capacita’ di assorbimento e di distribuzione in modo che i vaccini possano trasformarsi in vaccinazioni”, ha proseguito. (segue) (Com) NNNN

MERCOLEDÌ 26 GENNAIO 2022 17.54.22

Africa: viceministra Sereni, garantire salute e vaccini al continente e’ nostra priorità

NOVA0537 3 EST 1 NOV Africa: viceministra Sereni, garantire salute e vaccini al continente e’ nostra priorita’ Roma, 26 gen – (Nova) – La viceministra degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale, Marina Sereni, ha partecipato oggi all’evento “Salute e Sviluppo: l’impegno per l’Africa” ospitato presso la Farnesina e organizzato dalla Ong Amref Health Africa-Italia e da Codeway per presentare e discutere i risultati dell’indagine “La narrazione sull’Africa” realizzata da Ipsos per Amref Italia, con focus sul tema della salute e della pandemia e sugli aspetti legati alla migrazione e alla percezione del continente africano da parte degli italiani. “La Cooperazione italiana e’ fortemente impegnata in Africa, principale partner di cooperazione e destinatario di importanti risorse di aiuto pubblico allo sviluppo. In tale contesto, la salute rappresenta una priorita’ assoluta della nostra azione, nella consapevolezza che non ci puo’ essere sviluppo senza salute e che non potremo fermare la pandemia senza una distribuzione equa dei vaccini”, ha affermato Sereni. “Siamo stati tra i primi a dire che dalla pandemia si esce solamente attraverso l’utilizzo di strumenti multilaterali, a cominciare da Covax Facility cui l’Italia ha contributo con 385 milioni di euro e attraverso la quale abbiamo donato circa 45 milioni di dosi di vaccini, di cui oltre 21 milioni allocati a Paesi africani. Ma ora non possiamo fermarci. Dobbiamo continuare il nostro impegno per accrescere gli approvvigionamenti ma anche per incrementare le capacita’ di assorbimento e di distribuzione in modo che i vaccini possano trasformarsi in vaccinazioni”, ha proseguito. (segue) (Com) NNNN

MERCOLEDÌ 26 GENNAIO 2022 18.04.12

Africa: Sereni, garantire salute e vaccini è nostra priorità

Africa: Sereni, garantire salute e vaccini è nostra priorità Milano, 26 gen. (LaPresse) – La vice ministra degli Esteri e della Cooperazione Internazionale Marina Sereni ha partecipato oggi all’evento ‘Salute e Sviluppo: l’impegno per l’Africa’ ospitato presso la Farnesina e organizzato dalla ong Amref Health Africa – Italia e da Codeway per presentare e discutere i risultati dell’indagine ‘La narrazione sull’Africa’ realizzata da Ipsos per Amref Italia, con focus sul tema della salute e della pandemia e sugli aspetti legati alla migrazione e alla percezione del Continente Africano da parte degli italiani. “La Cooperazione Italiana è fortemente impegnata in Africa, principale partner di cooperazione e destinatario di importanti risorse di aiuto pubblico allo sviluppo. In tale contesto, la salute rappresenta una priorità assoluta della nostra azione, nella consapevolezza che non ci può essere sviluppo senza salute e che non potremo fermare la pandemia senza una distribuzione equa dei vaccini”, ha detto Sereni. “Siamo stati tra i primi a dire che dalla pandemia si esce solamente attraverso l’utilizzo di strumenti multilaterali, a cominciare da COVAX Facility cui l’Italia ha contributo con 385 milioni di euro e attraverso la quale abbiamo donato circa 45 milioni di dosi di vaccini, di cui oltre 21 milioni allocati a Paesi africani. Ma ora non possiamo fermarci. Dobbiamo continuare il nostro impegno per accrescere gli approvvigionamenti ma anche per incrementare le capacità di assorbimento e di distribuzione in modo che i vaccini possano trasformarsi in vaccinazioni”, ha aggiunto.(Segue) POL NG01 cba/ntl 261801 GEN 22

MERCOLEDÌ 26 GENNAIO 2022 19.17.45

AFRICA. EQUITÀ VACCINALE E NARRAZIONI NUOVE, I PASSI PER CAMBIARE /FOTO

DRS0119 3 LAV 0 DRS / WLF AFRICA. EQUITÀ VACCINALE E NARRAZIONI NUOVE, I PASSI PER CAMBIARE /FOTO VOCI DA CONFERENZA ORGANIZZATA DA AMREF IN VISTA DI CODEWAY EXPO (DIRE) Roma, 26 gen. – Fare il punto sulla percezione e sulla conoscenza che gli italiani hanno dell’Africa, modificando distorsioni e luoghi comuni e giungendo a una nuova narrazione, magari da “terra delle criticità” a “luogo delle opportunità”. E poi combattere le disuguaglianze a partire dai vaccini contro il Covid-19, che solo un cittadino su dieci del continente ha ricevuto, contro i sette su dieci nell’Unione Europea. Obiettivi e aspirazioni emersi oggi a un incontro organizzato dalla ong Amref Health Africa-Italia nell’ambito di una tappa di avvicinamento a CODEWAY, appuntamento fieristico del settore della cooperazione allo sviluppo previsto per maggio. L’incontro, trasmesso in diretta streaming dalla sede del ministero degli Affari esteri e della cooperazione internazionale, vuole aprire il campo del dibattito ma parte da uno scenario attuale caratterizzato dalla pandemia di Covid-19 e da una campagna vaccinale fortemente diseguale. “A guardare la situazione in Africa possiamo dire di essere messi male: a fronte del dato del dieci per cento di popolazione immunizzata medio, ci sono Paesi dove solo lo 0,2 per cento dei cittadini ha ricevuto il farmaco, come la Repubblica democratica del Congo”, premette Paola Crestani, presidente di Amref Health Africa – Italia. “E’ necessario ribadire l’importanza dell’equo accesso ai vaccini nel continente e lavorare per permettere un rafforzamento dei sistemi sanitari, altrimenti la prossima pandemia vedrà l’Africa una volta ancora dipendente dai Paesi più ricchi”, aggiunge Crestani, che poi annuncia: “L’agenzia sanitaria dell’Unione Africana, l’Africa Cdc, ha incaricato Amref di implementare la sua strategia di prevenzione contro il Covid-19 in 32 Paesi del sud e dell’est del continente”. La prevenzione rientra fra le misure alternativa ai vaccini affrontate nel suo intervento dalla viceministra degli Affari esteri e della cooperazione internazionale, Marina Sereni. La dirigente della Farnesina non tocca direttamente la questione della liberalizzazione dei brevetti sulla proprietà intellettuale sui farmaci sollecitato da diversi partecipanti all’incontro, ma, “in attesa che si dibatta del tema”, punta l’attenzione sul “rafforzamento delle infrastrutture produttive”. La dirigente della Farnesina invita inoltre a “non abbassare la guardia sulle altre malattie diffuse nel continente, come tubercolosi, malaria e Aids” che fino a oggi sono state contrastate da strumenti efficaci come “il Fondo Globale” istituito nel 2002. Ma i cittadini italiani cosa pensano dei vaccini in relazione all’Africa e all’operato dei governi occidentali? Alla domanda ha provato a rispondere una indagine commissionata a Ipsos Italia da Amref, dal titolo ‘La narrazione sull’Africa’. Alcune delle conclusioni della ricerca, che è stata svolta tra ottobre e novembre 2021 con il coinvolgimento di centinaia di persone, sono state presentate dal presidente di Ipsos, Nando Pagnoncelli. “Per oltre tre italiani su quattro i Paesi ad alto reddito dovrebbero farsi carico dell’immunizzazione contro il Covid-19 dei cittadini dell’Africa”, riferisce il presidente. Oltre all’equità vaccinale, sfida “che non può essere pensata solo su scala nazionale” e che ci permette di capire che “la salute dell’Africa è fondamentale per tutto il mondo”, come ricorda la moderatrice dell’evento, la caporedattrice Esteri di Rainews, Marina Sapia, all’incontro si è parlato anche di narrazione e percezione, dell’Africa e delle migrazioni. Anche una sezione dell’indagine fatta da Ipsos si concentra sul tema, mentre Sereni invita a pensare “a un luogo di opportunità” e non solo “alla terra delle criticità”. La questione, soprattuto in relazione al tema dei migranti, viene approfondita da Tana Anglara, esperta di cambiamento della narrazione sulle migrazioni dell’iniziativa Never Alone. “Abbassare la tensione, arginare gli estremi e le posizioni polarizzate e lavorare sul cosiddetto ‘centro fluido’: quella componente della popolazione cioè che non è ostile ma è poco informata e suscettibile alle influenze dei media”, alcuni dei passaggi illustrati dall’esperta per giungere a una comunicazione sul tema più costruttiva. “Dati e numeri – aggiunge – non sono efficaci quando si parla con gli scettici: e necessari trovare valori condivisi e parlare con il cuore”. (Bri/ Dire) 19:16 26-01-22 NNNN

MERCOLEDÌ 26 GENNAIO 2022 19.17.45

AFRICA. EQUITÀ VACCINALE E NARRAZIONI NUOVE, I PASSI PER CAMBIARE /FOTO

DIR3260 3 SOC 0 RR1 N/POL / DIR MPH/TXT AFRICA. EQUITÀ VACCINALE E NARRAZIONI NUOVE, I PASSI PER CAMBIARE /FOTO VOCI DA CONFERENZA ORGANIZZATA DA AMREF IN VISTA DI CODEWAY EXPO (DIRE) Roma, 26 gen. – Fare il punto sulla percezione e sulla conoscenza che gli italiani hanno dell’Africa, modificando distorsioni e luoghi comuni e giungendo a una nuova narrazione, magari da “terra delle criticità” a “luogo delle opportunità”. E poi combattere le disuguaglianze a partire dai vaccini contro il Covid-19, che solo un cittadino su dieci del continente ha ricevuto, contro i sette su dieci nell’Unione Europea. Obiettivi e aspirazioni emersi oggi a un incontro organizzato dalla ong Amref Health Africa-Italia nell’ambito di una tappa di avvicinamento a CODEWAY, appuntamento fieristico del settore della cooperazione allo sviluppo previsto per maggio. L’incontro, trasmesso in diretta streaming dalla sede del ministero degli Affari esteri e della cooperazione internazionale, vuole aprire il campo del dibattito ma parte da uno scenario attuale caratterizzato dalla pandemia di Covid-19 e da una campagna vaccinale fortemente diseguale. “A guardare la situazione in Africa possiamo dire di essere messi male: a fronte del dato del dieci per cento di popolazione immunizzata medio, ci sono Paesi dove solo lo 0,2 per cento dei cittadini ha ricevuto il farmaco, come la Repubblica democratica del Congo”, premette Paola Crestani, presidente di Amref Health Africa – Italia. “E’ necessario ribadire l’importanza dell’equo accesso ai vaccini nel continente e lavorare per permettere un rafforzamento dei sistemi sanitari, altrimenti la prossima pandemia vedrà l’Africa una volta ancora dipendente dai Paesi più ricchi”, aggiunge Crestani, che poi annuncia: “L’agenzia sanitaria dell’Unione Africana, l’Africa Cdc, ha incaricato Amref di implementare la sua strategia di prevenzione contro il Covid-19 in 32 Paesi del sud e dell’est del continente”. La prevenzione rientra fra le misure alternativa ai vaccini affrontate nel suo intervento dalla viceministra degli Affari esteri e della cooperazione internazionale, Marina Sereni. La dirigente della Farnesina non tocca direttamente la questione della liberalizzazione dei brevetti sulla proprietà intellettuale sui farmaci sollecitato da diversi partecipanti all’incontro, ma, “in attesa che si dibatta del tema”, punta l’attenzione sul “rafforzamento delle infrastrutture produttive”. La dirigente della Farnesina invita inoltre a “non abbassare la guardia sulle altre malattie diffuse nel continente, come tubercolosi, malaria e Aids” che fino a oggi sono state contrastate da strumenti efficaci come “il Fondo Globale” istituito nel 2002. Ma i cittadini italiani cosa pensano dei vaccini in relazione all’Africa e all’operato dei governi occidentali? Alla domanda ha provato a rispondere una indagine commissionata a Ipsos Italia da Amref, dal titolo ‘La narrazione sull’Africa’. Alcune delle conclusioni della ricerca, che è stata svolta tra ottobre e novembre 2021 con il coinvolgimento di centinaia di persone, sono state presentate dal presidente di Ipsos, Nando Pagnoncelli. “Per oltre tre italiani su quattro i Paesi ad alto reddito dovrebbero farsi carico dell’immunizzazione contro il Covid-19 dei cittadini dell’Africa”, riferisce il presidente. Oltre all’equità vaccinale, sfida “che non può essere pensata solo su scala nazionale” e che ci permette di capire che “la salute dell’Africa è fondamentale per tutto il mondo”, come ricorda la moderatrice dell’evento, la caporedattrice Esteri di Rainews, Marina Sapia, all’incontro si è parlato anche di narrazione e percezione, dell’Africa e delle migrazioni. Anche una sezione dell’indagine fatta da Ipsos si concentra sul tema, mentre Sereni invita a pensare “a un luogo di opportunità” e non solo “alla terra delle criticità”. La questione, soprattuto in relazione al tema dei migranti, viene approfondita da Tana Anglara, esperta di cambiamento della narrazione sulle migrazioni dell’iniziativa Never Alone. “Abbassare la tensione, arginare gli estremi e le posizioni polarizzate e lavorare sul cosiddetto ‘centro fluido’: quella componente della popolazione cioè che non è ostile ma è poco informata e suscettibile alle influenze dei media”, alcuni dei passaggi illustrati dall’esperta per giungere a una comunicazione sul tema più costruttiva. “Dati e numeri – aggiunge – non sono efficaci quando si parla con gli scettici: e necessari trovare valori condivisi e parlare con il cuore”. (Bri/ Dire) 19:16 26-01-22 NNNN

GIOVEDÌ 27 GENNAIO 2022 00.45.45

COVID: SERENI, ‘PRIORITARIO GARANTIRE AD AFRICA I VACCINI’ =

ADN0004 7 EST 0 ADN EST NAZ COVID: SERENI, ‘PRIORITARIO GARANTIRE AD AFRICA I VACCINI’ = Roma, 27 gen. (Adnkronos) – Salute e distribuzione equa dei vaccini contro il Covid sono una priorità assoluta della cooperazione italiana in Africa. Lo ha detto la vice ministra degli Esteri e della Cooperazione Internazionale Marina Sereni all’evento “Salute e Sviluppo: l’impegno per l’Africa”, ospitato presso la Farnesina e organizzato dalla Ong Amref Health Africa – Italia e da Codeway per presentare e discutere i risultati dell’indagine “La narrazione sull’Africa”, realizzata da Ipsos per Amref Italia, con focus sul tema della salute e della pandemia e sugli aspetti legati alla migrazione e alla percezione del Continente Africano da parte degli italiani. “La cooperazione italiana -ha detto Sereni – è fortemente impegnata in Africa, principale partner di cooperazione e destinatario di importanti risorse di aiuto pubblico allo sviluppo. In tale contesto, la salute rappresenta una priorità assoluta della nostra azione, nella consapevolezza che non ci può essere sviluppo senza salute e che non potremo fermare la pandemia senza una distribuzione equa dei vaccini”. “Siamo stati tra i primi – ha proseguito – a dire che dalla pandemia si esce solamente attraverso l’utilizzo di strumenti multilaterali, a cominciare da Covax Facility cui l’Italia ha contributo con 385 milioni di euro e attraverso la quale abbiamo donato circa 45 milioni di dosi di vaccini, di cui oltre 21 milioni allocati a Paesi africani. Ma ora non possiamo fermarci. Dobbiamo continuare il nostro impegno per accrescere gli approvvigionamenti ma anche per incrementare le capacità di assorbimento e di distribuzione in modo che i vaccini possano trasformarsi in vaccinazioni”. (segue) (Civ/Adnkronos) ISSN 2465 – 1222 27-GEN-22 00:45 NNNN

GIOVEDÌ 27 GENNAIO 2022 10.16.41

Covid: Sereni, vaccinazione in Africa priorita’ cooperazione (2)=

AGI0191 3 EST 0 R01 / Covid: Sereni, vaccinazione in Africa priorita’ cooperazione (2)= (AGI) – Roma, 27 gen. – “Come ribadito in occasione del G20, dobbiamo vaccinare il 70% della popolazione africana entro il 2022 non solo per una scelta valoriale, ma anche perche’ unicamente in questo modo possiamo uscire dalla pandemia. In quest’ottica – e anche per compiere azioni utili anche oltre l’emergenza pandemica attuale – dobbiamo accrescere l’approvvigionamento proseguendo gli sforzi Covax; incrementare la capacita’ di assorbimento e distribuzione con progetti che rafforzino i sistemi sanitari nazionali dei paesi africani; migliorare l’infrastruttura produttiva”, ha aggiunto Sereni. Il tema salute, ha ricordato ancora la vice ministra, ritorna in tutte le emergenze umanitarie e per affrontarlo al meglio e’ molto importante investire su partenariati che mettano assieme profit e non profit, istituzioni e societa’ e lavorare a una narrazione che porti “a percepire l’Africa non come il continente delle criticita’, ma come quello delle opportunita’. Un appuntamento come Codeway va in questa direzione”. L’iniziativa tenuta alla Farnesina e moderata da Marina Sapia, caporedattore esteri di Rainews, e’ stata una delle tappe di avvicinamento a Codeway – Cooperation Development Expo, la prima manifestazione fieristica italiana dedicata alla Cooperazione allo Sviluppo Internazionale con un focus specifico su aziende e realta’ profit impegnate nel settore, in programma a Fiera Roma dal 18 al 20 maggio 2022, come ha spiegato Wladimiro Boccali, coordinatore del progetto. (AGI)Aim/Fra 271015 GEN 22 NNNN

VENERDÌ 28 GENNAIO 2022 14.42.49

Covid: Amref, solo con equità vaccinale si può uscire da pandemia-2-

Covid: Amref, solo con equità vaccinale si può uscire da pandemia-2- Roma, 28 gen. (LaPresse) – La conversazione, moderata da Marina Sapia, Caporedattore Esteri di Rainews, è una delle tappe di avvicinamento a Codeway – Cooperation Development Expo, la prima manifestazione fieristica italiana dedicata alla Cooperazione allo Sviluppo Internazionale con un focus specifico su aziende e realtà profit impegnate nel settore, in programma a Fiera Roma dal 18 al 20 maggio 2022, come ha spiegato Wladimiro Boccali, coordinatore del progetto. Paola Crestani, presidente di Amref Health Africa in Italia – ha affermato: “Al momento l’Africa ha solo il 10% di persone totalmente vaccinate. La sfida è oggi, ma si gioca per un presente, che metta a riparo dal virus e dalle sue conseguenze, e per un domani. Quello dove una prossima pandemia – di cui spesso di discute – possa vedere l’Africa preparata a rispondere”. Per l’occasione Crestani ha annunciato che Amref – che ha la “Casa madre” a Nairobi, dal 1957 – “è stata scelta dall’Africa CDC e dai Ministeri della sanità africani per implementare la strategia di prevenzione del Covid-19 e la campagna vaccinale, in 31 Paesi, e puntare all’obiettivo di immunizzare almeno il 60% della popolazione entro la fine 2022. Un’impresa che ci riempie di orgoglio ma che richiede un enorme impegno”.(Segue). EST NG01 lcl/rib 281440 GEN 22