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Codeway Expo: anteprima internazionale in Farnesina

Il 14 novembre, presso la Sala Aldo Moro della Farnesina, il Vice Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Edmondo Cirielli, è intervenuto all’apertura dell’evento di lancio di CODEWAY EXPO (15-17 maggio 2024), manifestazione fieristica dedicata alla cooperazione allo sviluppo e all’imprenditorialità, organizzata da Fiera Roma in collaborazione con The European House Ambrosetti e patrocinata dalla Farnesina.

All’evento sono intervenuti anche il Presidente della Regione Lazio Francesco Rocca e il consigliere giuridico del Ministro Antonio Tajani per la diplomazia economica e lo sviluppo, Avv. Marco Rago. Presenti, infine, i principali attori della Cooperazione Italiana (MAECI, AICS, CDP), europea e internazionale, delle organizzazioni della società civile, delle associazioni di rappresentanza delle PMI italiane e delle stesse imprese.

Nel suo intervento, il Vice Ministro Cirielli ha sottolineato come “il settore privato rappresenti un pilastro fondamentale della cooperazione allo sviluppo e, in generale, dell’azione diplomatica italiana, a cominciare dal continente africano nel quadro del Piano Mattei lanciato dal Presidente del Consiglio Meloni”.

Sanità, agroalimentare, transizione ecologica e formazione saranno i temi chiave dell’edizione 2024, che consentirà anche di prendere parte a speciali programmi B2B ed entrare in contatto con potenziali partner internazionali. La nuova piattaforma CODEWAY EXPO accompagnerà̀ poi le imprese nelle varie tappe di avvicinamento all’evento di maggio 2024, attraverso la pubblicazione di contenuti preparatori mirati.

Durante la giornata, sono stati inoltre presentati i bandi dell’Agenzia italiana per la Cooperazione allo Sviluppo, strumento privilegiato per promuovere il coinvolgimento dei soggetti del sistema italiano di cooperazione allo sviluppo.

È stato infine illustrato lo studio strategico di The European House Ambrosetti – commissionato dall’AICS – sul coinvolgimento del settore privato nelle iniziative di cooperazione allo sviluppo, che ha evidenziato le molteplici opportunità del mondo della cooperazione internazionale. “La collaborazione pubblico-privato ha un elevato potenziale nella promozione degli interessi nazionali all’estero, anche con riguardo alla sostenibilità. Nel nostro Paese vi sono margini d’intervento per incrementare le risorse destinate alla cooperazione internazionale allo sviluppo e per ingaggiare gli operatori privati” ha affermato Lorenzo Tavazzi, Partner e Responsabile Area Scenari e Intelligence di The European House – Ambrosetti.

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Il 14 novembre, presso la Sala Aldo Moro della Farnesina, il Vice Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Edmondo Cirielli, è intervenuto all’apertura dell’evento di lancio di CODEWAY EXPO (15-17 maggio 2024), manifestazione fieristica dedicata alla cooperazione allo sviluppo e all’imprenditorialità, organizzata da Fiera Roma in collaborazione con The European House Ambrosetti e patrocinata dalla Farnesina.

All’evento sono intervenuti anche il Presidente della Regione Lazio Francesco Rocca e il consigliere giuridico del Ministro Antonio Tajani per la diplomazia economica e lo sviluppo, Avv. Marco Rago. Presenti, infine, i principali attori della Cooperazione Italiana (MAECI, AICS, CDP), europea e internazionale, delle organizzazioni della società civile, delle associazioni di rappresentanza delle PMI italiane e delle stesse imprese.

Nel suo intervento, il Vice Ministro Cirielli ha sottolineato come “il settore privato rappresenti un pilastro fondamentale della cooperazione allo sviluppo e, in generale, dell’azione diplomatica italiana, a cominciare dal continente africano nel quadro del Piano Mattei lanciato dal Presidente del Consiglio Meloni”.

Sanità, agroalimentare, transizione ecologica e formazione saranno i temi chiave dell’edizione 2024, che consentirà anche di prendere parte a speciali programmi B2B ed entrare in contatto con potenziali partner internazionali. La nuova piattaforma CODEWAY EXPO accompagnerà̀ poi le imprese nelle varie tappe di avvicinamento all’evento di maggio 2024, attraverso la pubblicazione di contenuti preparatori mirati.

Durante la giornata, sono stati inoltre presentati i bandi dell’Agenzia italiana per la Cooperazione allo Sviluppo, strumento privilegiato per promuovere il coinvolgimento dei soggetti del sistema italiano di cooperazione allo sviluppo.

È stato infine illustrato lo studio strategico di The European House Ambrosetti – commissionato dall’AICS – sul coinvolgimento del settore privato nelle iniziative di cooperazione allo sviluppo, che ha evidenziato le molteplici opportunità del mondo della cooperazione internazionale. “La collaborazione pubblico-privato ha un elevato potenziale nella promozione degli interessi nazionali all’estero, anche con riguardo alla sostenibilità. Nel nostro Paese vi sono margini d’intervento per incrementare le risorse destinate alla cooperazione internazionale allo sviluppo e per ingaggiare gli operatori privati” ha affermato Lorenzo Tavazzi, Partner e Responsabile Area Scenari e Intelligence di The European House – Ambrosetti.

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Edizione post Covid Codeway Expo: scommessa vinta.

Conclusa la manifestazione di Fiera Roma dedicata a cooperazione internazionale e sviluppo sostenibile: il prossimo appuntamento è dal 17 al 19 maggio 2023, ma per tutto l’anno resta attiva la piattaforma per il networking e un ricco programma di eventi.

“Ripartire oggi con una fiera di relazioni internazionali, dopo due anni di pandemia e una guerra in Europa in corso, è stata una vera scommessa. La manifestazione è riuscita e siamo molto soddisfatti di non avere desistito”. Così commenta Wladimiro Boccali, coordinatore di Codeway – Cooperation Development Expo, a conclusione della manifestazione fieristica dedicata alla cooperazione internazionale, con un focus specifico sul ruolo che aziende e privati giocano nel settore. Organizzata da Fiera Roma, la fiera è stata realizzata con il supporto di Regione Lazio, Camera di Commercio di Roma e Unioncamere Lazio e con il patrocinio di Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Ministero della Transizione Ecologica, Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo, Organizzazione Internazionale Italo Latina Americana, Cassa Depositi e Prestiti, Simest, Anci, Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome e molti altri rappresentanti istituzionali e associazioni di categoria.

Dopo due anni di fermo dovuto alla pandemia, Fiera Roma è tornata a essere, dal 18 al 20 maggio, il luogo fisico di incontro di un mondo eterogeneo e dinamico,n quale è quello della cooperazione internazionale, ospitando Istituzioni, Ong e aziende, che hanno potuto incontrarsi e confrontarsi tra loro e venire in contatto con numerose delegazioni provenienti da molti Paesi del mondo.

Si è già fissata la data della manifestazione dell’anno prossimo, dal 17 al 19 maggio 2023 a Fiera Roma. “Il lavoro di networking – precisa però Wladimiro Boccali – continuerà tutto l’anno. La piattaforma sul sito www.codewayexpo.com resterà sempre attiva per stimolare e raccogliere un confronto attivo tra le varie realtà che operano nell’ambito della cooperazione, in attesa dell’incontro di persona in fiera. Codeway conferma così il suo ruolo di strumento di supporto a un settore del tutto strategico per il Sistema Italia e dalle grandi potenzialità”.

Resterà attiva ancora per un mese (in home page sul sito della manifestazione al link Business 4 Cooperation Codeway – Info (b2match.io) anche la piattaforma B4C (Business for Cooperation) dedicata agli incontri B2B e B2G, organizzati con la collaborazione della rete Enterprise Europe Network, che ha deciso di prolungare la sua collaborazione con l’evento, offrendo un’ulteriore opportunità di networking alle aziende.

Conclusa la manifestazione di Fiera Roma dedicata a cooperazione internazionale e sviluppo sostenibile: il prossimo appuntamento è dal 17 al 19 maggio 2023, ma per tutto l’anno resta attiva la piattaforma per il networking e un ricco programma di eventi.

“Ripartire oggi con una fiera di relazioni internazionali, dopo due anni di pandemia e una guerra in Europa in corso, è stata una vera scommessa. La manifestazione è riuscita e siamo molto soddisfatti di non avere desistito”. Così commenta Wladimiro Boccali, coordinatore di Codeway – Cooperation Development Expo, a conclusione della manifestazione fieristica dedicata alla cooperazione internazionale, con un focus specifico sul ruolo che aziende e privati giocano nel settore. Organizzata da Fiera Roma, la fiera è stata realizzata con il supporto di Regione Lazio, Camera di Commercio di Roma e Unioncamere Lazio e con il patrocinio di Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Ministero della Transizione Ecologica, Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo, Organizzazione Internazionale Italo Latina Americana, Cassa Depositi e Prestiti, Simest, Anci, Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome e molti altri rappresentanti istituzionali e associazioni di categoria.

Dopo due anni di fermo dovuto alla pandemia, Fiera Roma è tornata a essere, dal 18 al 20 maggio, il luogo fisico di incontro di un mondo eterogeneo e dinamico,n quale è quello della cooperazione internazionale, ospitando Istituzioni, Ong e aziende, che hanno potuto incontrarsi e confrontarsi tra loro e venire in contatto con numerose delegazioni provenienti da molti Paesi del mondo.

Si è già fissata la data della manifestazione dell’anno prossimo, dal 17 al 19 maggio 2023 a Fiera Roma. “Il lavoro di networking – precisa però Wladimiro Boccali – continuerà tutto l’anno. La piattaforma sul sito www.codewayexpo.com resterà sempre attiva per stimolare e raccogliere un confronto attivo tra le varie realtà che operano nell’ambito della cooperazione, in attesa dell’incontro di persona in fiera. Codeway conferma così il suo ruolo di strumento di supporto a un settore del tutto strategico per il Sistema Italia e dalle grandi potenzialità”.

Resterà attiva ancora per un mese (in home page sul sito della manifestazione al link Business 4 Cooperation Codeway – Info (b2match.io) anche la piattaforma B4C (Business for Cooperation) dedicata agli incontri B2B e B2G, organizzati con la collaborazione della rete Enterprise Europe Network, che ha deciso di prolungare la sua collaborazione con l’evento, offrendo un’ulteriore opportunità di networking alle aziende.


Closing day at Codeway Expo: training and ecological transition the key themes.

Closing day at Codeway Expo: training and ecological transition the key themes.

From "bringing help" to "bringing development", while promoting sustainable economic growth, social inclusion, and local equity. International cooperation is steadily going this direction, but in countries where the social and economic burden of illiteracy hits hard and the educational gap is enormous, the pursuit of these objectives cannot be separated from the promotion of those activities aimed at spreading universal education and of high added value training programs. This was the key focus opening the last day of Codeway Expo, the Fiera Roma international event dedicated to Development Cooperation. The conference, co-organized with Enel Foundation, scientific partner of the event, focused on the importance of developing high-level profiles, training the necessary skills that may lead the African continent to make the hoped for leap in quality, essential to achieve the sustainable future of the professionals of the African countries, unlocking all the benefits that the ecological transition brings with itself.

"We are convinced - said Carlo Papa, Managing Director of the Enel Foundation - of the importance of training as the real pillar of sustainable development and we are ready to converge with institutions and individuals, to increase the impact of all initiatives in the field". The panel speakers, be they either institutions, or profit and non-profit actors of development or proceeding from the academic world, all agreed on the crucial importance of working on the reform of the educational systems, on the dissemination of training, developing teaching techniques and tools. All emphasized the concept of give-back, which means that those who benefited training opportunities for their own personal growth may, in return, pour the new acquired skills onto the economic and social fabric of their local community, to create a triggering lever for a change and for a sustainable development of peoples.

The morning of the closing day also hosted the appointment dedicated to the Ukraine emergency, organized by the Emilia-Romagna Region Coordination. The event showed the efforts and best practices implemented by the Italian regional system to deal with this dramatic crisis. "It emerged with evidence - underlined the coordinator of Codeway Expo Wladimiro Boccali - that also on this occasion Regions and local authorities of Italy have proved to be fundamental in setting up dedicated cooperation projects, in a supporting spirit offering significant examples of 'aiding from below' ".

The cycle of meetings of IILA, the Italo-Latin American International Organization within the framework of Codeway ended with the review of cooperation projects in the field. Cultural Secretary Jaime Nualart spoke of culture as a transversal element of all sectors of Cooperation, illustrating IILA’s training courses, the awards in support of Latin American creative industries and the events aimed at raising awareness of the culture of Latin American countries in Italy. Space cooperation, telemedicine, STEAM projects, humanitarian demining and scholarships were the activities illustrated by the Technical-Scientific Secretary Ribeiro Viana, who emphasized the will of this sector to keep up with the times, opening up to new themes, such as diplomacy in the space field, taking up the great challenges of the moment.
The meeting was concluded by the Socio-Economic Secretary Canahuati who highlighted the projects in her sector relating to sustainable tourism and the participation of IILA in the main Italian trade fairs, to encourage the exchange of good practices and experiences between Italian and Latin American SMEs. Finally, Canahuati stressed the great importance of IILA as a tool at the service of Latin America and the Caribbean to strengthen the partnership between Italy and the region.

The final appointment of Codeway 2022 focused on the challenge of ecological transition in emerging countries, pointing out the difficult balance between economic development, sustainability, and environmental protection. "The challenge of the 2030 Agenda - explained Roberto Colaminé, Deputy Director DGCS Ministry of Foreign Affairs and International Cooperation - does not only concern ecology: the idea of ​​a new, circular economy, respectful of human value is the true heart of the effort of bringing the profit and non-profit worlds closer together". Colaminé underlined how Italian cooperation wants to accompany emerging countries on the path sustainable development.
Luca Maestripieri, director of the Italian Agency for Development Cooperation (Aics), stressed the need for concerted actions to operate in partner countries. “It is essential that training, as well as the agency’s know-how at entrepreneurial level, are made available in projects carried out in the most difficult contexts,” he said. The professionals and all actors of development must "be able to find a way to pool public resources with private funding, in order to create the conditions for pursuing the objectives of the United Nations 2030 Agenda" he concluded. The other protagonists of the table were: Giorgio Barbaglia, Head of Renewable Energy Africa, DREAM Program, Community of Sant'Egidio, Michael Riedi, Senior Analyst of Cassa Depositi e Prestiti, Silvio Gentile, CEO of Green Utility SpA and Daniele Gizzi, Head of Environment and Circular Economy at Confartigianato Imprese. All unanimously agreed on the concept that "despite the hysteria of the moment", the 'right' ecological transition undertaken, the run-up to renewable technologies, the path towards decarbonization may perhaps momentarily slow down, yet they will not be interrupted. Such thing according to a choice that is not only ethical and sustainable but also economically strategic.

Closing day at Codeway Expo: training and ecological transition the key themes.

From "bringing help" to "bringing development", while promoting sustainable economic growth, social inclusion, and local equity. International cooperation is steadily going this direction, but in countries where the social and economic burden of illiteracy hits hard and the educational gap is enormous, the pursuit of these objectives cannot be separated from the promotion of those activities aimed at spreading universal education and of high added value training programs. This was the key focus opening the last day of Codeway Expo, the Fiera Roma international event dedicated to Development Cooperation. The conference, co-organized with Enel Foundation, scientific partner of the event, focused on the importance of developing high-level profiles, training the necessary skills that may lead the African continent to make the hoped for leap in quality, essential to achieve the sustainable future of the professionals of the African countries, unlocking all the benefits that the ecological transition brings with itself.

““Siamo convinti – ha sottolineato Carlo Papa, Managing Director della Fondazione Enel – dell’importanza della formazione quale pilastro dello sviluppo sostenibile e pronti a convergere con istituzioni e privati per aumentare l’impatto di tutte le iniziative in campo”. Tutti i partecipanti del panel,ì attori, profit e no profit, della cooperazione internazionale, delle istituzioni e del mondo accademico, hanno convenuto sulla cruciale importanza di lavorare sul fronte delle riforme dei sistemi educativi, sulla diffusione di tecniche e strumenti di formazione e didattica. Il tutto, enfatizzando il concetto di give back, per permettere a coloro che hanno beneficiato di tali occasioni di crescita di riversare sul tessuto economico-sociale della propria comunità locale le nuove competenze acquisite, innescando una leva di cambiamento e di sviluppo sostenibile dei popoli.

The morning of the closing day also hosted the appointment dedicated to the Ukraine emergency, organized by the Emilia-Romagna Region Coordination. The event showed the efforts and best practices implemented by the Italian regional system to deal with this dramatic crisis. "It emerged with evidence - underlined the coordinator of Codeway Expo Wladimiro Boccali - that also on this occasion Regions and local authorities of Italy have proved to be fundamental in setting up dedicated cooperation projects, in a supporting spirit offering significant examples of 'aiding from below' ".

The cycle of meetings of IILA, the Italo-Latin American International Organization within the framework of Codeway ended with the review of cooperation projects in the field. Cultural Secretary Jaime Nualart spoke of culture as a transversal element of all sectors of Cooperation, illustrating IILA’s training courses, the awards in support of Latin American creative industries and the events aimed at raising awareness of the culture of Latin American countries in Italy. Space cooperation, telemedicine, STEAM projects, humanitarian demining and scholarships were the activities illustrated by the Technical-Scientific Secretary Ribeiro Viana, who emphasized the will of this sector to keep up with the times, opening up to new themes, such as diplomacy in the space field, taking up the great challenges of the moment.
The meeting was concluded by the Socio-Economic Secretary Canahuati who highlighted the projects in her sector relating to sustainable tourism and the participation of IILA in the main Italian trade fairs, to encourage the exchange of good practices and experiences between Italian and Latin American SMEs. Finally, Canahuati stressed the great importance of IILA as a tool at the service of Latin America and the Caribbean to strengthen the partnership between Italy and the region.

The final appointment of Codeway 2022 focused on the challenge of ecological transition in emerging countries, pointing out the difficult balance between economic development, sustainability, and environmental protection. "The challenge of the 2030 Agenda - explained Roberto Colaminé, Deputy Director DGCS Ministry of Foreign Affairs and International Cooperation - does not only concern ecology: the idea of ​​a new, circular economy, respectful of human value is the true heart of the effort of bringing the profit and non-profit worlds closer together". Colaminé underlined how Italian cooperation wants to accompany emerging countries on the path sustainable development.
Luca Maestripieri, director of the Italian Agency for Development Cooperation (Aics), stressed the need for concerted actions to operate in partner countries. “It is essential that training, as well as the agency’s know-how at entrepreneurial level, are made available in projects carried out in the most difficult contexts,” he said. The professionals and all actors of development must "be able to find a way to pool public resources with private funding, in order to create the conditions for pursuing the objectives of the United Nations 2030 Agenda" he concluded. The other protagonists of the table were: Giorgio Barbaglia, Head of Renewable Energy Africa, DREAM Program, Community of Sant'Egidio, Michael Riedi, Senior Analyst of Cassa Depositi e Prestiti, Silvio Gentile, CEO of Green Utility SpA and Daniele Gizzi, Head of Environment and Circular Economy at Confartigianato Imprese. All unanimously agreed on the concept that "despite the hysteria of the moment", the 'right' ecological transition undertaken, the run-up to renewable technologies, the path towards decarbonization may perhaps momentarily slow down, yet they will not be interrupted. Such thing according to a choice that is not only ethical and sustainable but also economically strategic.


Progetti di cooperazione e aziende impegnate nella sostenibilità, tutti i protagonisti del secondo giorno di Codeway Expo

Progetti di cooperazione e aziende impegnate nella sostenibilità, tutti i protagonisti del secondo giorno di Codeway Expo.

Prosegue con un intenso programma di appuntamenti la seconda giornata di Codeway – Cooperation Development Expo, la Fiera della Cooperazione allo Sviluppo Internazionale, dopo due anni di pandemia finalmente in presenza presso i padiglioni di Fiera Roma, dal 18 al 20 maggio.

Tra i protagonisti di oggi il Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori (CNAPPC), che da Codeway Expo lancia “le linee guida per l’accoglienza di architetti e studenti ucraini profughi in Italia”, un insieme di indicazioni concrete, alla luce del quadro operativo vigente, elaborate per supportare gli Ordini provinciali e la comunità degli architetti nelle eventuali azioni di “accoglienza”, presso gli studi professionali, di architetti e studenti ucraini sfollati a seguito dell’invasione militare. Sempre nella seconda giornata di manifestazione è stato presentato dall’Università Cattolica del Sacro Cuore il progetto dedicato alla formazione e all’assistenza ostetrica in Africa. Ideato da alcuni docenti medici dell’Università Cattolica, molti dei quali operanti al Policlinico Universitario A. Gemelli IRCCS, e coordinato dal Centro di Ateneo per la Solidarietà internazionale (CeSI), il progetto è partito nel mese di maggio 2020 con primi incontri di formazione a distanza per il personale degli ospedali in Tanzania, Mozambico, Congo, Nuova Guinea, Etiopia, Camerun, Burundi, Gibuti e Uganda e si è concretizzato in un protocollo formativo per supportare medici e operatori sanitari in Africa nell’utilizzo dell’ecografo al fine di verificare le condizioni dei polmoni dei pazienti.

Molto interessanti gli incontri promossi dalle Regioni. Nella mattina, l’appuntamento a cura della Lazio Region ha acceso i riflettori sulla crisi afghana. “Dobbiamo sforzarci di tenere alta l’attenzione su tutte le emergenze – ha sottolineato Flavia Zaccari, dirigente Area Cooperazione internazionale allo Sviluppo sostenibile –. Nel mondo oggi ci sono 160 guerre in corso e 193 milioni di persone nell’area della fame e questa è la nostra grande sconfitta. Le condizioni in Afghanistan sono drammatiche, oggi abbiamo illustrato un progetto, proposto alle Regioni dall’Organizzazione Mondiale della Sanità e supportato dalle Regioni Lazio, Emilia-Romagna e Puglia, che riguarda le zone montuose del Paese, dove ci sono servizi sanitari in grande crisi. Si tratta di un finanziamento in continuità con MAECI e AICS, per sostenere ospedali di maternità e centri di vaccinazione Covid”. Vi è stata anche la proiezione del film finanziato dalla Regione Lazio “Enaiat, l’incredibile storia” della regista patrizia schiavo. Nel pomeriggio, nel corso dell’incontro organizzato dalla Emilia-Romagna Region e introdotto dalla Vicepresidente della Regione Elly Schlein, si è discusso del ruolo che territori ed enti territoriali devono avere nelle politiche di educazione alla cittadinanza globale, sottolineando la necessità di un percorso ampio e integrato, che coinvolga ambiti tematici differenti e corra parallelo e complementare allo sviluppo sostenibile.

Sempre nel pomeriggio Codeway Expo ha puntato ancora una volta l’attenzione sul ruolo che le imprese possono e devono giocare nello sviluppo sostenibile, con l’incontro “La Cooperazione Internazionale: nove opportunità di business del settore profit”. La dirigente della Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo, Grazia Sgarra, ha illustrato le potenzialità concrete dei bandi profit dell’Agenzia, che “promuove un business inclusivo, sostenibile e innovativo”. Ha sottolineato l’esigenza di adottare un punto di vista innovativo per guardare all’area mediterranea, citando anche il Libro Bianco sul rilancio del Mezzogiorno appena presentato, Simone Ginesi di The European House Ambrosetti: “Dobbiamo identificare una nuova visione e agenda di sviluppo e la cooperazione – ha sottolineato – può e deve essere uno degli strumenti per raggiungere l’obiettivo”.

Proprio la partecipazione delle aziende a Codeway Expo rappresenta il principale tratto distintivo dell’appuntamento. Protagoniste dell’edizione di quest’anno sono alcune tra le più innovative realtà a livello internazionale, eccellenze nell’offrire soluzioni sostenibili nel campo della cooperazione.

Così la De Lorenzo, ora tra l’altro impegnata nella costruzione di 5 scuole in Ghana. La S.p.A è specializzata in progettazione, sviluppo e produzione di attrezzature didattiche per la formazione tecnica e professionale, strumenti che servono per convertire le conoscenze teoriche in esperienze e competenze pratiche e sono particolarmente utili nei Paesi emergenti. Desalinizza l’acqua, sfruttando l’energia solare Genius Watter, giovane startup con una consolidata esperienza alle spalle, che ora sta lavorando per offrire acqua potabile e sicura a una comunità di circa 10.000 persone in Somaliland. Porta invece l’energia pulita a chi, nelle più sperdute regioni del mondo, non ne ha accesso OffgridSun. Attualmente sta lavorando in circa 15 paesi in partnership con aziende locali e Ong, implementando soluzioni tecnologiche innovative ed affidabili basate sull’energia solare. Newster Group produce e commercializza macchinari ecosostenibili, che offrono una varietà di prodotti in grado di soddisfare tutte le necessità per il trattamento dei rifiuti ospedalieri. Ora, con il CAM – Consorzio Associazioni con il Mozambico onlus di Trento e AICS – Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo, ha avviato a Beira la creazione di un’azienda di servizi specializzata nella raccolta dei rifiuti infetti, con lo scopo di salvaguardare l’ambiente con un adeguato trattamento degli scarti pericolosi delle strutture sanitarie e, allo stesso tempo, di offrire lavoro, formando figure specializzate in loco. Ben rappresentato in fiera anche il tessuto imprenditoriale della Regione Lazio, con la partecipazione di Pmi tutte ad alto tasso di innovazione, digitalizzazione e attenzione alla sostenibilità. Sono presenti anche due aziende ucraine, che operano nel campo dell’energia e dei fertilizzanti.

Da segnalare, tra gli stand della manifestazione, anche tre piccole esposizioni artistiche. C’è nel padiglione 7, promossa dalla rivista Africa e Affari, la mostra Terra Madre, che racconta la sfida della sostenibilità ambientale in Africa attraverso 40 immagini realizzate da grandi fotografi, tra i quali anche premi Pulitzer. l loro scatti sono uno sguardo corale sulle urgenze più impellenti per l’umanità viste dal continente più fragile, resiliente e vitale, che paradossalmente contribuisce meno alle emissioni di gas nocivi nell’atmosfera ma paga il prezzo più alto per i cambiamenti climatici.
Sempre in fiera è stata realizzata una tappa della mostra itinerante “Lo Spazio morale”, https://www.architettiecooperazione.org/mostra-itinerante/ organizzata dal Consiglio Nazionale degli Architetti. La mostra illustra in 37 pannelli parte dell’impegno civile degli architetti italiani in situazioni emergenziali e critiche e mette a disposizione della comunità e dei professionisti le migliori pratiche a sostegno dei territori deboli. Vi è infine, presso lo stand FAO, una raccolta di scatti celebrativi dell’Anno internazionale della pesca e dell’acquacoltura artigianali, quale è stato dichiarato il 2022 dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite. Le fotografie, provenienti da tutto il mondo, mirano a sottolineare l’importanza della piccola pesca artigianale e dell’acquacoltura per i nostri sistemi alimentari.

Progetti di cooperazione e aziende impegnate nella sostenibilità, tutti i protagonisti del secondo giorno di Codeway Expo.

Prosegue con un intenso programma di appuntamenti la seconda giornata di Codeway – Cooperation Development Expo, la Fiera della Cooperazione allo Sviluppo Internazionale, dopo due anni di pandemia finalmente in presenza presso i padiglioni di Fiera Roma, dal 18 al 20 maggio.

Tra i protagonisti di oggi il Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori (CNAPPC), che da Codeway Expo lancia “le linee guida per l’accoglienza di architetti e studenti ucraini profughi in Italia”, un insieme di indicazioni concrete, alla luce del quadro operativo vigente, elaborate per supportare gli Ordini provinciali e la comunità degli architetti nelle eventuali azioni di “accoglienza”, presso gli studi professionali, di architetti e studenti ucraini sfollati a seguito dell’invasione militare. Sempre nella seconda giornata di manifestazione è stato presentato dall’Università Cattolica del Sacro Cuore il progetto dedicato alla formazione e all’assistenza ostetrica in Africa. Ideato da alcuni docenti medici dell’Università Cattolica, molti dei quali operanti al Policlinico Universitario A. Gemelli IRCCS, e coordinato dal Centro di Ateneo per la Solidarietà internazionale (CeSI), il progetto è partito nel mese di maggio 2020 con primi incontri di formazione a distanza per il personale degli ospedali in Tanzania, Mozambico, Congo, Nuova Guinea, Etiopia, Camerun, Burundi, Gibuti e Uganda e si è concretizzato in un protocollo formativo per supportare medici e operatori sanitari in Africa nell’utilizzo dell’ecografo al fine di verificare le condizioni dei polmoni dei pazienti.

Molto interessanti gli incontri promossi dalle Regioni. Nella mattina, l’appuntamento a cura della Lazio Region ha acceso i riflettori sulla crisi afghana. “Dobbiamo sforzarci di tenere alta l’attenzione su tutte le emergenze – ha sottolineato Flavia Zaccari, dirigente Area Cooperazione internazionale allo Sviluppo sostenibile –. Nel mondo oggi ci sono 160 guerre in corso e 193 milioni di persone nell’area della fame e questa è la nostra grande sconfitta. Le condizioni in Afghanistan sono drammatiche, oggi abbiamo illustrato un progetto, proposto alle Regioni dall’Organizzazione Mondiale della Sanità e supportato dalle Regioni Lazio, Emilia-Romagna e Puglia, che riguarda le zone montuose del Paese, dove ci sono servizi sanitari in grande crisi. Si tratta di un finanziamento in continuità con MAECI e AICS, per sostenere ospedali di maternità e centri di vaccinazione Covid”. Vi è stata anche la proiezione del film finanziato dalla Regione Lazio “Enaiat, l’incredibile storia” della regista patrizia schiavo. Nel pomeriggio, nel corso dell’incontro organizzato dalla Emilia-Romagna Region e introdotto dalla Vicepresidente della Regione Elly Schlein, si è discusso del ruolo che territori ed enti territoriali devono avere nelle politiche di educazione alla cittadinanza globale, sottolineando la necessità di un percorso ampio e integrato, che coinvolga ambiti tematici differenti e corra parallelo e complementare allo sviluppo sostenibile.

Sempre nel pomeriggio Codeway Expo ha puntato ancora una volta l’attenzione sul ruolo che le imprese possono e devono giocare nello sviluppo sostenibile, con l’incontro “La Cooperazione Internazionale: nove opportunità di business del settore profit”. La dirigente della Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo, Grazia Sgarra, ha illustrato le potenzialità concrete dei bandi profit dell’Agenzia, che “promuove un business inclusivo, sostenibile e innovativo”. Ha sottolineato l’esigenza di adottare un punto di vista innovativo per guardare all’area mediterranea, citando anche il Libro Bianco sul rilancio del Mezzogiorno appena presentato, Simone Ginesi di The European House Ambrosetti: “Dobbiamo identificare una nuova visione e agenda di sviluppo e la cooperazione – ha sottolineato – può e deve essere uno degli strumenti per raggiungere l’obiettivo”.

Proprio la partecipazione delle aziende a Codeway Expo rappresenta il principale tratto distintivo dell’appuntamento. Protagoniste dell’edizione di quest’anno sono alcune tra le più innovative realtà a livello internazionale, eccellenze nell’offrire soluzioni sostenibili nel campo della cooperazione.

Così la De Lorenzo, ora tra l’altro impegnata nella costruzione di 5 scuole in Ghana. La S.p.A è specializzata in progettazione, sviluppo e produzione di attrezzature didattiche per la formazione tecnica e professionale, strumenti che servono per convertire le conoscenze teoriche in esperienze e competenze pratiche e sono particolarmente utili nei Paesi emergenti. Desalinizza l’acqua, sfruttando l’energia solare Genius Watter, giovane startup con una consolidata esperienza alle spalle, che ora sta lavorando per offrire acqua potabile e sicura a una comunità di circa 10.000 persone in Somaliland. Porta invece l’energia pulita a chi, nelle più sperdute regioni del mondo, non ne ha accesso OffgridSun. Attualmente sta lavorando in circa 15 paesi in partnership con aziende locali e Ong, implementando soluzioni tecnologiche innovative ed affidabili basate sull’energia solare. Newster Group produce e commercializza macchinari ecosostenibili, che offrono una varietà di prodotti in grado di soddisfare tutte le necessità per il trattamento dei rifiuti ospedalieri. Ora, con il CAM – Consorzio Associazioni con il Mozambico onlus di Trento e AICS – Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo, ha avviato a Beira la creazione di un’azienda di servizi specializzata nella raccolta dei rifiuti infetti, con lo scopo di salvaguardare l’ambiente con un adeguato trattamento degli scarti pericolosi delle strutture sanitarie e, allo stesso tempo, di offrire lavoro, formando figure specializzate in loco. Ben rappresentato in fiera anche il tessuto imprenditoriale della Regione Lazio, con la partecipazione di Pmi tutte ad alto tasso di innovazione, digitalizzazione e attenzione alla sostenibilità. Sono presenti anche due aziende ucraine, che operano nel campo dell’energia e dei fertilizzanti.

Da segnalare, tra gli stand della manifestazione, anche tre piccole esposizioni artistiche. C’è nel padiglione 7, promossa dalla rivista Africa e Affari, la mostra Terra Madre, che racconta la sfida della sostenibilità ambientale in Africa attraverso 40 immagini realizzate da grandi fotografi, tra i quali anche premi Pulitzer. l loro scatti sono uno sguardo corale sulle urgenze più impellenti per l’umanità viste dal continente più fragile, resiliente e vitale, che paradossalmente contribuisce meno alle emissioni di gas nocivi nell’atmosfera ma paga il prezzo più alto per i cambiamenti climatici.
Sempre in fiera è stata realizzata una tappa della mostra itinerante “Lo Spazio morale”, https://www.architettiecooperazione.org/mostra-itinerante/ organizzata dal Consiglio Nazionale degli Architetti. La mostra illustra in 37 pannelli parte dell’impegno civile degli architetti italiani in situazioni emergenziali e critiche e mette a disposizione della comunità e dei professionisti le migliori pratiche a sostegno dei territori deboli. Vi è infine, presso lo stand FAO, una raccolta di scatti celebrativi dell’Anno internazionale della pesca e dell’acquacoltura artigianali, quale è stato dichiarato il 2022 dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite. Le fotografie, provenienti da tutto il mondo, mirano a sottolineare l’importanza della piccola pesca artigianale e dell’acquacoltura per i nostri sistemi alimentari.


Codeway Expo, sicurezza e sostenibilità alimentare, imprese italiane possono avere un ruolo da protagoniste

Codeway Expo, sicurezza e sostenibilità alimentare, imprese italiane possono avere un ruolo da protagoniste.

La questione della sicurezza e della sostenibilità alimentare è una delle sfide più urgenti di questo momento storico, resa ancora più acuta da contingenze drammatiche come la pandemia da Covid19, la guerra in Ucraina e i cambiamenti climatici in atto. Con l’appuntamento di apertura di Codeway – Cooperation Development Expo, la manifestazione di Fiera Roma dedicata alla cooperazione internazionale, si è affrontato il tema con l’obiettivo di dargli un taglio propositivo e operativo, ponendo al centro possibili azioni concrete promosse dal sistema Italia e dagli operatori privati e guardando con attenzione il ruolo che le imprese italiane possono giocare nella strategia di proiezione internazionale dell’Italia sul tema della sicurezza e della sostenibilità alimentare, ponendosi al centro non solo del dibattito ma anche dell’azione che il nostro Paese svilupperà in questo settore centrale della nostra cooperazione internazionale.

“L’Italia – ha commentato la Vice Ministra degli Esteri Marina Sereni, intervenendo in collegamento da Berlino a Codeway – guarda con grande preoccupazione alla situazione dei Paesi dell’area del Mediterraneo generata dalla guerra in Ucraina in termini di aumenti dei prezzi e di penuria dei beni di base e alle conseguenze geopolitiche, economiche e sociali di questa situazione”. Per vincere la sfida della sicurezza alimentare e promuovere sistemi agroalimentari più sostenibili – secondo Sereni – è necessario favorire la cooperazione tra tutti gli attori, istituzionali e non, in una prospettiva multilaterale e multi-attoriale che investa nella ricerca di sinergie, alleanze e partenariati di lungo periodo”. La Vice Ministra ha quindi ribadito che “per vincere la sfida della sicurezza alimentare e promuovere sistemi agroalimentari più sostenibili, le imprese giocano un ruolo centrale”, ha concluso Sereni.

Ha posto l’attenzione sulla centralità del ruolo delle imprese anche Angelo Riccaboni, Presidente Fondazione PRIMA, Barcellona, e Santa Chiara Lab, UniSi, Co-Chair UN SDSN Europe, Parigi. “In questo stesso periodo è maturata anche la consapevolezza che le imprese possono fornire un contributo positivo ad affrontare le questioni ambientali e sociali cui ci troviamo di fronte – ha illustrato il Professore -. Questo può avvenire in due modi: inducendo le imprese a migliorare la quantità e la qualità, compresa la sostenibilità, delle proprie produzioni e sfruttando al massimo il loro potenziale di cooperazione in ragione della loro partecipazione alle filiere globali. In tale contesto, l’esperienza italiana appare particolarmente significativa. Interessanti potenzialità – ha sottolineato Riccaboni – sono espresse in particolare dal modello di filiera venutosi a creare in Italia e per le modalità con cui le imprese italiane partecipano alle filiere globali. Le filiere italiane sono costituite, tradizionalmente, da aziende molto attente ai territori, capaci di valorizzare, attraverso prodotti di qualità, l’elevato grado di biodiversità del nostro Paese, le differenti produzioni agroalimentari e le eterogenee culture locali del cibo”.

Soluzioni preziose in termini di accesso al cibo, benessere delle persone e futuro del Pianeta possono derivare dalla diffusione di un modello, come quello agroalimentare italiano, basato sulla valorizzazione delle produzioni locali, intense connessioni con il territorio e le comunità, capacità di connettere filiere corte con quelle internazionali, attenzione all’impatto ambientale e alla freschezza dei prodotti, giusto equilibrio fra tradizione e innovazione. “È sbagliato e frutto di interessi di parte voler standardizzare il cibo – ha commentato Ivano Vacondio, Presidente Federalimentare – e dobbiamo riconoscere che è stato fatto da tutto il nostro Paese un lavoro straordinario per diffondere la cultura e la conoscenza della Dieta Mediterranea”.

Fabio Massimo Pallottini, Presidente di Italmercati, ha sottolineato l’impegno della rete di imprese “nel promuovere lo sviluppo del settore agroalimentare a livello internazionale, in particolare in quei Paesi emergenti come la Tunisia e Kazakhstan. Per poter mettere a frutto l’impegno della Rete dei mercati – ha spiegato Pallottini -, abbiamo chiesto, suscitando una reazione positiva ed entusiasta, che i Rappresentanti istituzionali e, in primis il MAECI, ripongano una maggiore attenzione a queste realtà, accompagnandole nelle scelte strategiche, potenziando gli scambi commerciali e creando le giuste condizioni per valorizzare il know how italiano fatto di grandi professionalità e competenze. Solo attraverso una costante sinergia tra istituzioni e operatori, riusciremo a esportare il Made in Italy”.

La Rappresentante Speciale dell’Unione Europea per il Sahel, Emanuela Del Re, ha sottolineato l’importanza di incrementare il coinvolgimento delle imprese che si occupano di conservazione e trasformazione degli alimenti per dare un contributo “utilissimo” alla causa dello sviluppo nella regione. “Il trasferimento delle competenze del settore privato tramite reti di conoscenze come le diaspore – ha dichiarato Del Re – è fondamentale per creare sistemi che possano risolvere problemi di crescita e sostenibilità nella regione del Sahel”.

Il Vice Direttore Generale Aggiunto della FAO Maurizio Martina ha ricordato come la concomitanza di crisi drammatiche abbia reso ancora più grave l’emergenza alimentare, facendo registrare tra 2020 e 2021 193 milioni di persone nell’area della fame, 40 milioni di persone in più in un anno. “Nonostante la drammaticità della situazione – ha precisato Martina – non sono tra quelli che pensano che dobbiamo rinunciare ai temi della sostenibilità. Dobbiamo affrontare il nodo della sicurezza alimentare nella sua molteplicità di aspetti”. Rispetto al ruolo dell’Italia, Il Vice Direttore Generale Aggiunto della FAO ha sottolineato che bisogna “valorizzare di più e meglio le specificità che abbiamo. Bisogna fare sistema e costruire un’idea di collettivo attorno alle eccellenze”.

Hanno ribadito l’obiettivo di fare di CODEWAY uno strumento di supporto alle imprese italiane interessate a incominciare o incrementare la propria presenza sui mercati internazionali e impiegare “creatività” e “innovazione” per una soluzione alle sfide dello Sviluppo Sostenibile, come auspicato dall’Agenda 2030, Monica Lucarelli, Assessora alle Attività Produttive e Pari Opportunità, Roma Capitale, Paolo Orneli, Assessore Sviluppo Economico, Commercio e Artigianato, Università, Ricerca, Start – Up e Innovazione Regione Lazio e Fabio Casasoli, Amministratore unico di Fiera Roma.
“Le ragioni che rendevano straordinaria l’idea alla base di Codeway – ha detto Orneli – prima della pandemia, oggi si sono rafforzate. Il Covid-19 ha messo fine a un modello di sviluppo sbagliato, le ragioni alla base della cooperazione allo sviluppo oggi sono tutte più forti”.

Codeway Expo, sicurezza e sostenibilità alimentare, imprese italiane possono avere un ruolo da protagoniste.

La questione della sicurezza e della sostenibilità alimentare è una delle sfide più urgenti di questo momento storico, resa ancora più acuta da contingenze drammatiche come la pandemia da Covid19, la guerra in Ucraina e i cambiamenti climatici in atto. Con l’appuntamento di apertura di Codeway – Cooperation Development Expo, la manifestazione di Fiera Roma dedicata alla cooperazione internazionale, si è affrontato il tema con l’obiettivo di dargli un taglio propositivo e operativo, ponendo al centro possibili azioni concrete promosse dal sistema Italia e dagli operatori privati e guardando con attenzione il ruolo che le imprese italiane possono giocare nella strategia di proiezione internazionale dell’Italia sul tema della sicurezza e della sostenibilità alimentare, ponendosi al centro non solo del dibattito ma anche dell’azione che il nostro Paese svilupperà in questo settore centrale della nostra cooperazione internazionale.

“L’Italia – ha commentato la Vice Ministra degli Esteri Marina Sereni, intervenendo in collegamento da Berlino a Codeway – guarda con grande preoccupazione alla situazione dei Paesi dell’area del Mediterraneo generata dalla guerra in Ucraina in termini di aumenti dei prezzi e di penuria dei beni di base e alle conseguenze geopolitiche, economiche e sociali di questa situazione”. Per vincere la sfida della sicurezza alimentare e promuovere sistemi agroalimentari più sostenibili – secondo Sereni – è necessario favorire la cooperazione tra tutti gli attori, istituzionali e non, in una prospettiva multilaterale e multi-attoriale che investa nella ricerca di sinergie, alleanze e partenariati di lungo periodo”. La Vice Ministra ha quindi ribadito che “per vincere la sfida della sicurezza alimentare e promuovere sistemi agroalimentari più sostenibili, le imprese giocano un ruolo centrale”, ha concluso Sereni.

Ha posto l’attenzione sulla centralità del ruolo delle imprese anche Angelo Riccaboni, Presidente Fondazione PRIMA, Barcellona, e Santa Chiara Lab, UniSi, Co-Chair UN SDSN Europe, Parigi. “In questo stesso periodo è maturata anche la consapevolezza che le imprese possono fornire un contributo positivo ad affrontare le questioni ambientali e sociali cui ci troviamo di fronte – ha illustrato il Professore -. Questo può avvenire in due modi: inducendo le imprese a migliorare la quantità e la qualità, compresa la sostenibilità, delle proprie produzioni e sfruttando al massimo il loro potenziale di cooperazione in ragione della loro partecipazione alle filiere globali. In tale contesto, l’esperienza italiana appare particolarmente significativa. Interessanti potenzialità – ha sottolineato Riccaboni – sono espresse in particolare dal modello di filiera venutosi a creare in Italia e per le modalità con cui le imprese italiane partecipano alle filiere globali. Le filiere italiane sono costituite, tradizionalmente, da aziende molto attente ai territori, capaci di valorizzare, attraverso prodotti di qualità, l’elevato grado di biodiversità del nostro Paese, le differenti produzioni agroalimentari e le eterogenee culture locali del cibo”.

Soluzioni preziose in termini di accesso al cibo, benessere delle persone e futuro del Pianeta possono derivare dalla diffusione di un modello, come quello agroalimentare italiano, basato sulla valorizzazione delle produzioni locali, intense connessioni con il territorio e le comunità, capacità di connettere filiere corte con quelle internazionali, attenzione all’impatto ambientale e alla freschezza dei prodotti, giusto equilibrio fra tradizione e innovazione. “È sbagliato e frutto di interessi di parte voler standardizzare il cibo – ha commentato Ivano Vacondio, Presidente Federalimentare – e dobbiamo riconoscere che è stato fatto da tutto il nostro Paese un lavoro straordinario per diffondere la cultura e la conoscenza della Dieta Mediterranea”.

Fabio Massimo Pallottini, Presidente di Italmercati, ha sottolineato l’impegno della rete di imprese “nel promuovere lo sviluppo del settore agroalimentare a livello internazionale, in particolare in quei Paesi emergenti come la Tunisia e Kazakhstan. Per poter mettere a frutto l’impegno della Rete dei mercati – ha spiegato Pallottini -, abbiamo chiesto, suscitando una reazione positiva ed entusiasta, che i Rappresentanti istituzionali e, in primis il MAECI, ripongano una maggiore attenzione a queste realtà, accompagnandole nelle scelte strategiche, potenziando gli scambi commerciali e creando le giuste condizioni per valorizzare il know how italiano fatto di grandi professionalità e competenze. Solo attraverso una costante sinergia tra istituzioni e operatori, riusciremo a esportare il Made in Italy”.

La Rappresentante Speciale dell’Unione Europea per il Sahel, Emanuela Del Re, ha sottolineato l’importanza di incrementare il coinvolgimento delle imprese che si occupano di conservazione e trasformazione degli alimenti per dare un contributo “utilissimo” alla causa dello sviluppo nella regione. “Il trasferimento delle competenze del settore privato tramite reti di conoscenze come le diaspore – ha dichiarato Del Re – è fondamentale per creare sistemi che possano risolvere problemi di crescita e sostenibilità nella regione del Sahel”.

Il Vice Direttore Generale Aggiunto della FAO Maurizio Martina ha ricordato come la concomitanza di crisi drammatiche abbia reso ancora più grave l’emergenza alimentare, facendo registrare tra 2020 e 2021 193 milioni di persone nell’area della fame, 40 milioni di persone in più in un anno. “Nonostante la drammaticità della situazione – ha precisato Martina – non sono tra quelli che pensano che dobbiamo rinunciare ai temi della sostenibilità. Dobbiamo affrontare il nodo della sicurezza alimentare nella sua molteplicità di aspetti”. Rispetto al ruolo dell’Italia, Il Vice Direttore Generale Aggiunto della FAO ha sottolineato che bisogna “valorizzare di più e meglio le specificità che abbiamo. Bisogna fare sistema e costruire un’idea di collettivo attorno alle eccellenze”.

Hanno ribadito l’obiettivo di fare di CODEWAY uno strumento di supporto alle imprese italiane interessate a incominciare o incrementare la propria presenza sui mercati internazionali e impiegare “creatività” e “innovazione” per una soluzione alle sfide dello Sviluppo Sostenibile, come auspicato dall’Agenda 2030, Monica Lucarelli, Assessora alle Attività Produttive e Pari Opportunità, Roma Capitale, Paolo Orneli, Assessore Sviluppo Economico, Commercio e Artigianato, Università, Ricerca, Start – Up e Innovazione Regione Lazio e Fabio Casasoli, Amministratore unico di Fiera Roma.
“Le ragioni che rendevano straordinaria l’idea alla base di Codeway – ha detto Orneli – prima della pandemia, oggi si sono rafforzate. Il Covid-19 ha messo fine a un modello di sviluppo sbagliato, le ragioni alla base della cooperazione allo sviluppo oggi sono tutte più forti”.


A Roma si accendono i riflettori su cooperazione internazionale e sviluppo sostenibile.

Comunicato stampa Codeway Expo 2022.

A Roma si accendono i riflettori su cooperazione internazionale e sviluppo sostenibile.

Dal 18 al 20 maggio a Fiera Roma c’è Codeway – Cooperation Development Expo, la manifestazione fieristica che mette in connessione istituzioni, ong e aziende.

La cooperazione internazionale e lo sviluppo sostenibile restano centrali anche e soprattutto in un momento storico in cui il mondo è scosso da una pandemia globale e da una guerra in seno all’Europa. Dal 18 al 20 maggio a Fiera Roma si accendono i riflettori su un settore cruciale per gli equilibri sociali ed economici del pianeta, con Codeway – Cooperation Development Expo. È la manifestazione fieristica dedicata alla cooperazione internazionale, con un focus specifico sul ruolo che aziende e privati giocano nel settore (la partecipazione è gratuita, qui il link di registrazione
https://survey.fieraroma.it/execute/survey?surveyID=registrazione-CODEWAY2022& action=start&lang=it).

Organizzata da Fiera Roma con il supporto di Regione Lazio, Camera di Commercio di Roma e Unioncamere Lazio, nasce per essere il luogo annuale di incontro di un mondo sfaccettato e dinamico, per definizione sempre in viaggio, quale è quello della cooperazione internazionale. È una piattaforma, finalmente anche fisica, dove i principali protagonisti della cooperazione – soggetti pubblici e istituzionali, ong, aziende e mondo privato – possono conoscersi, discutere e riflettere sulle sfide più strategiche, con lo sguardo rivolto agli obiettivi di sviluppo sostenibile prefissati nell’agenda 2030. Codeway accoglie e sviluppa input e proposte dei partner –tra gli altri, Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Ministero della Transizione Ecologica, Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo, Organizzazione Internazionale Italo-Latina Americana, Cassa Depositi e Prestiti, Simest, Anci, Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome, The European House Ambrosetti e Enel Foundation – per farsi strumento a servizio della politica estera del Paese.

“La portata di novità di Codeway – spiega Wladimiro Boccali, coordinatore della manifestazione sta soprattutto nell’accendere l’attenzione sul ruolo che ha e sempre più deve avere l’impresa nel mondo della cooperazione, un ruolo peraltro ufficializzato con la legge 125 del 2014. La nostra Cooperation Development Expo è pensata per promuovere la sinergia tra universi diversi come quelli profit e no profit, nell’ottica di sviluppare una collaborazione che porti benefici alla cooperazione stessa. È miope – sottolinea Boccali – pensare che il Covid prima e la guerra in Ucraina ora tolgano urgenza alla necessità di cooperazione internazionale. Simili crisi globali ci dimostrano, anzi, in modo incontrovertibile che viviamo in un mondo sempre più interdipendente e connesso. Come ha sottolineato il Segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, il conflitto in corso può avere un impatto drammatico sulle economie, in particolare quelle dei paesi in via di sviluppo. Banca Mondiale sottolinea come l’invasione dell’Ucraina si aggiunga ai fattori che frenano la ripresa nella regione dell’Africa subsahariana, per via dell’aumento dei prezzi delle materie prime, dell’aumento dell’inflazione alimentare, dei combustibili e dei titoli, dell’inasprimento delle condizioni finanziarie globali e la contrazione dei flussi di capitali esteri alla regione. Con il rischio di aumento di carestie e di conseguenti incrementi dei processi migratori”.

Sottolinea l’importanza di coinvolgere le imprese nella cooperazione la Vice Ministra degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale Marina Sereni: “La pandemia di Covid e il conflitto in corso in Ucraina – commenta – hanno creato condizioni di disagio globale che spingono il sistema della Cooperazione italiana a fare di più. Bisogna stimolare il coinvolgimento del sistema delle imprese, avendo chiaro che la necessità di sostenere processi di imprenditorialità e buona occupazione in Paesi a più basso reddito è uno dei processi più importanti su cui possiamo investire e promuovere le nostre opportunità di sviluppo. Questi Paesi non hanno bisogno di doni ma di progetti da realizzare e di posti di lavoro. L’Africa ospita 11 dei 20 Paesi prioritari della Cooperazione italiana ed è il continente principale a cui guardiamo. L’Italia e l’Europa condividono con l’Africa sfide globali di ampio respiro, ma ad essa si deve anche guardare come ambiente in cui intervenire con progettualità, anche con il settore profit. Alla luce di questo, Codeway è quindi strategica perché può stimolare le imprese, può creare sinergie fra chi fa business e chi fa cooperazione allo sviluppo”.

Nei tre giorni di convegni e dibattiti di Codeway verranno affrontati temi cruciali della cooperazione internazionale: sicurezza alimentare e sistemi agroalimentari; istruzione, formazione di alto livello e creazione di competenze professionali; sanità e salute globali; transizioni gemelle (ecologica e digitale). Accanto agli appuntamenti organizzati da Codeway assieme ai partner – Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Africa e Affari, Enel Foundation, Amref-, ci sono quelli realizzati in autonomia da realtà protagoniste di questa edizione della manifestazione.

Croce Rossa Italiana organizza nel corso della manifestazione workshop dedicati a localizzazione degli interventi, community engagement e gestione delle emergenze complesse, incluso l’adattamento ai cambiamenti climatici; Anci e Conferenza delle Regioni e delle Province autonome hanno in programma il convegno su regioni e cooperazione; l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Alimentazione e l’Agricoltura (FAO) celebra l’“Anno internazionale della pesca e dell’acquacoltura artigianali” con un evento pensato per accendere l’attenzione sulla piccola pesca artigianale e acquacoltura, di fondamentale importanza per i nostri sistemi alimentari, mezzi di sussistenza, cultura e ambiente.

Il Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori (CNAPPC) sceglie Codeway per lanciare “le Linee guida per l’accoglienza di architetti e studenti ucraini profughi in Italia”, un insieme di indicazioni concrete, alla luce del quadro operativo vigente, elaborate per supportare gli Ordini provinciali e la comunità degli architetti nelle eventuali azioni di “accoglienza”, presso gli studi professionali, di architetti e studenti ucraini sfollati; L’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni (OIM) dedica il suo workshop (su invito) a presentare il programma Y-med per giovani e imprese, un progetto che si basa su schemi di migrazione circolare e offre l’opportunità a giovani provenienti da Paesi dell’area mediterranea di svolgere uno stage di 6 mesi in Italia presso aziende selezionate; l’Agenzia educativa e Organismo di cooperazione internazionale allo sviluppo VIDES promuove una conferenza incentrata su un progetto in Sud Sudan legato a insicurezza alimentare e modelli di sviluppo umano integrale.

Ricco il programma di incontri di IILA, Organizzazione internazionale italo-latina americana. “A Codeway– illustra il Segretario Generale Antonella Cavallari – avremo la possibilità di far conoscere la nostra Organizzazione internazionale quale esecutore di programmi di cooperazione italiana ed europea. In ciascuna giornata presenteremo specifici programmi di cooperazione che IILA esegue in America Latina e Caraibi, a partire dai progetti dedicati allo sviluppo agricolo sostenibile e alla tutela del patrimonio culturale, fino ad arrivare ai programmi europei dedicati in particolare alla coesione sociale, al rafforzamento dello stato di diritto e alla sostenibilità delle filiere agroindustriali. Le nostre Segreterie presenteranno le proprie iniziative in campo culturale, socio-economico e tecnico-scientifico, mostrando l’ampia offerta di borse di studio, bandi e opportunità che IILA mette a disposizione dei cittadini dei nostri Paesi membri. Infine uno specifico focus sarà dedicato al Foro PyMES, strumento ideato da IILA per rafforzare il dialogo italo-latinoamericano sulle PMI e promuovere la sostenibilità e la competitività delle piccole e medie imprese”.

In tutti i panel degli appuntamenti della tre giorni, viene data voce alle imprese e ai soggetti privati italiani impegnati in percorsi virtuosi verso sostenibilità e crescita, soggetti il cui operato responsabile è fondamentale per la cooperazione allo sviluppo.

In prima linea nel sostenere tali percorsi c’è l’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo. “A Codeway l’AICS – illustra Luca Maestripieri, Direttore Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo – presenta alcuni tra i progetti più significativi finanziati attraverso il bando rivolto alle imprese, strumento che ha permesso di co-finanziare la realizzazione di 46 iniziative di cooperazione nelle tre edizioni del bando per un importo di oltre 5 milioni e mezzo. Inoltre, da circa un anno, stiamo portando avanti la sperimentazione dei Cooperation Lab, tavoli di lavoro tematici multistakeholder coordinati dall’Agenzia, che contribuiranno a condividere esperienze e a costruire tavoli di confronto permanenti anche per instaurare processi di programmazione condivisa”.

Oltre alla parte convegnistica ed espositiva, la manifestazione prevede una parte dedicata al networking con un’agenda di incontri B2B e B2G pre-organizzati con la collaborazione della rete Enterprise Europe Network. Nell’ottica di stringere relazioni e vagliare possibili sinergie, prendono parte a Codeway numerosi delegati di aziende, ong, istituzioni di numerosi Paesi target, tra i quali Cameroon, Cipro, Marocco, Mauritania, Senegal, Somalia, Tunisia, Uganda.

“Il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e in particolare la Direzione Generale per la cooperazione allo sviluppo – commenta Roberto Colaminè, Vice Direttore Generale per la cooperazione allo sviluppo – hanno fornito un contributo all’organizzazione dell’evento sin dalle prime fasi, attivando la rete delle nostre Ambasciate all’estero e sensibilizzando le Ambasciate accreditate in Italia, per favorire la più ampia partecipazione all’iniziativa e un più esteso dibattito tra i vari attori della cooperazione italiani e internazionali, del settore pubblico e del settore privato, sia profit che non profit”.

Una occasione per creare, almeno una volta l’anno, un grande spazio di dialogo, di coordinamento e di confronto tra tutti gli attori della cooperazione allo sviluppo, e coinvolgere a pari titolo aziende, istituzioni e Ong, nel segno di un comune interesse per la crescita di un settore forse mai così strategico per il Sistema Italia.

A Roma si accendono i riflettori su cooperazione internazionale e sviluppo sostenibile.

Dal 18 al 20 maggio a Fiera Roma c’è Codeway – Cooperation Development Expo, la manifestazione fieristica che mette in connessione istituzioni, ong e aziende.

La cooperazione internazionale e lo sviluppo sostenibile restano centrali anche e soprattutto in un momento storico in cui il mondo è scosso da una pandemia globale e da una guerra in seno all’Europa. Dal 18 al 20 maggio a Fiera Roma si accendono i riflettori su un settore cruciale per gli equilibri sociali ed economici del pianeta, con Codeway – Cooperation Development Expo. È la manifestazione fieristica dedicata alla cooperazione internazionale, con un focus specifico sul ruolo che aziende e privati giocano nel settore (la partecipazione è gratuita, qui il link di registrazione https://survey.fieraroma.it/execute/survey?surveyID=registrazione-CODEWAY2022& action=start&lang=it).

Organizzata da Fiera Roma con il supporto di Regione Lazio, Camera di Commercio di Roma e Unioncamere Lazio, nasce per essere il luogo annuale di incontro di un mondo sfaccettato e dinamico, per definizione sempre in viaggio, quale è quello della cooperazione internazionale. È una piattaforma, finalmente anche fisica, dove i principali protagonisti della cooperazione – soggetti pubblici e istituzionali, ong, aziende e mondo privato – possono conoscersi, discutere e riflettere sulle sfide più strategiche, con lo sguardo rivolto agli obiettivi di sviluppo sostenibile prefissati nell’agenda 2030. Codeway accoglie e sviluppa input e proposte dei partner –tra gli altri, Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Ministero della Transizione Ecologica, Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo, Organizzazione Internazionale Italo-Latina Americana, Cassa Depositi e Prestiti, Simest, Anci, Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome, The European House Ambrosetti e Enel Foundation – per farsi strumento a servizio della politica estera del Paese.

“La portata di novità di Codeway – spiega Wladimiro Boccali, coordinatore della manifestazione sta soprattutto nell’accendere l’attenzione sul ruolo che ha e sempre più deve avere l’impresa nel mondo della cooperazione, un ruolo peraltro ufficializzato con la legge 125 del 2014. La nostra Cooperation Development Expo è pensata per promuovere la sinergia tra universi diversi come quelli profit e no profit, nell’ottica di sviluppare una collaborazione che porti benefici alla cooperazione stessa. È miope – sottolinea Boccali – pensare che il Covid prima e la guerra in Ucraina ora tolgano urgenza alla necessità di cooperazione internazionale. Simili crisi globali ci dimostrano, anzi, in modo incontrovertibile che viviamo in un mondo sempre più interdipendente e connesso. Come ha sottolineato il Segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, il conflitto in corso può avere un impatto drammatico sulle economie, in particolare quelle dei paesi in via di sviluppo. Banca Mondiale sottolinea come l’invasione dell’Ucraina si aggiunga ai fattori che frenano la ripresa nella regione dell’Africa subsahariana, per via dell’aumento dei prezzi delle materie prime, dell’aumento dell’inflazione alimentare, dei combustibili e dei titoli, dell’inasprimento delle condizioni finanziarie globali e la contrazione dei flussi di capitali esteri alla regione. Con il rischio di aumento di carestie e di conseguenti incrementi dei processi migratori”.

Sottolinea l’importanza di coinvolgere le imprese nella cooperazione la Vice Ministra degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale Marina Sereni: “La pandemia di Covid e il conflitto in corso in Ucraina – commenta – hanno creato condizioni di disagio globale che spingono il sistema della Cooperazione italiana a fare di più. Bisogna stimolare il coinvolgimento del sistema delle imprese, avendo chiaro che la necessità di sostenere processi di imprenditorialità e buona occupazione in Paesi a più basso reddito è uno dei processi più importanti su cui possiamo investire e promuovere le nostre opportunità di sviluppo. Questi Paesi non hanno bisogno di doni ma di progetti da realizzare e di posti di lavoro. L’Africa ospita 11 dei 20 Paesi prioritari della Cooperazione italiana ed è il continente principale a cui guardiamo. L’Italia e l’Europa condividono con l’Africa sfide globali di ampio respiro, ma ad essa si deve anche guardare come ambiente in cui intervenire con progettualità, anche con il settore profit. Alla luce di questo, Codeway è quindi strategica perché può stimolare le imprese, può creare sinergie fra chi fa business e chi fa cooperazione allo sviluppo”.

Nei tre giorni di convegni e dibattiti di Codeway verranno affrontati temi cruciali della cooperazione internazionale: sicurezza alimentare e sistemi agroalimentari; istruzione, formazione di alto livello e creazione di competenze professionali; sanità e salute globali; transizioni gemelle (ecologica e digitale). Accanto agli appuntamenti organizzati da Codeway assieme ai partner – Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Africa e Affari, Enel Foundation, Amref-, ci sono quelli realizzati in autonomia da realtà protagoniste di questa edizione della manifestazione.

Croce Rossa Italiana organizza nel corso della manifestazione workshop dedicati a localizzazione degli interventi, community engagement e gestione delle emergenze complesse, incluso l’adattamento ai cambiamenti climatici; Anci e Conferenza delle Regioni e delle Province autonome hanno in programma il convegno su regioni e cooperazione; l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Alimentazione e l’Agricoltura (FAO) celebra l’“Anno internazionale della pesca e dell’acquacoltura artigianali” con un evento pensato per accendere l’attenzione sulla piccola pesca artigianale e acquacoltura, di fondamentale importanza per i nostri sistemi alimentari, mezzi di sussistenza, cultura e ambiente.

Il Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori (CNAPPC) sceglie Codeway per lanciare “le Linee guida per l’accoglienza di architetti e studenti ucraini profughi in Italia”, un insieme di indicazioni concrete, alla luce del quadro operativo vigente, elaborate per supportare gli Ordini provinciali e la comunità degli architetti nelle eventuali azioni di “accoglienza”, presso gli studi professionali, di architetti e studenti ucraini sfollati; L’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni (OIM) dedica il suo workshop (su invito) a presentare il programma Y-med per giovani e imprese, un progetto che si basa su schemi di migrazione circolare e offre l’opportunità a giovani provenienti da Paesi dell’area mediterranea di svolgere uno stage di 6 mesi in Italia presso aziende selezionate; l’Agenzia educativa e Organismo di cooperazione internazionale allo sviluppo VIDES promuove una conferenza incentrata su un progetto in Sud Sudan legato a insicurezza alimentare e modelli di sviluppo umano integrale.

Ricco il programma di incontri di IILA, Organizzazione internazionale italo-latina americana. “A Codeway– illustra il Segretario Generale Antonella Cavallari – avremo la possibilità di far conoscere la nostra Organizzazione internazionale quale esecutore di programmi di cooperazione italiana ed europea. In ciascuna giornata presenteremo specifici programmi di cooperazione che IILA esegue in America Latina e Caraibi, a partire dai progetti dedicati allo sviluppo agricolo sostenibile e alla tutela del patrimonio culturale, fino ad arrivare ai programmi europei dedicati in particolare alla coesione sociale, al rafforzamento dello stato di diritto e alla sostenibilità delle filiere agroindustriali. Le nostre Segreterie presenteranno le proprie iniziative in campo culturale, socio-economico e tecnico-scientifico, mostrando l’ampia offerta di borse di studio, bandi e opportunità che IILA mette a disposizione dei cittadini dei nostri Paesi membri. Infine uno specifico focus sarà dedicato al Foro PyMES, strumento ideato da IILA per rafforzare il dialogo italo-latinoamericano sulle PMI e promuovere la sostenibilità e la competitività delle piccole e medie imprese”.

In tutti i panel degli appuntamenti della tre giorni, viene data voce alle imprese e ai soggetti privati italiani impegnati in percorsi virtuosi verso sostenibilità e crescita, soggetti il cui operato responsabile è fondamentale per la cooperazione allo sviluppo.

In prima linea nel sostenere tali percorsi c’è l’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo. “A Codeway l’AICS – illustra Luca Maestripieri, Direttore Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo – presenta alcuni tra i progetti più significativi finanziati attraverso il bando rivolto alle imprese, strumento che ha permesso di co-finanziare la realizzazione di 46 iniziative di cooperazione nelle tre edizioni del bando per un importo di oltre 5 milioni e mezzo. Inoltre, da circa un anno, stiamo portando avanti la sperimentazione dei Cooperation Lab, tavoli di lavoro tematici multistakeholder coordinati dall’Agenzia, che contribuiranno a condividere esperienze e a costruire tavoli di confronto permanenti anche per instaurare processi di programmazione condivisa”.

Oltre alla parte convegnistica ed espositiva, la manifestazione prevede una parte dedicata al networking con un’agenda di incontri B2B e B2G pre-organizzati con la collaborazione della rete Enterprise Europe Network. Nell’ottica di stringere relazioni e vagliare possibili sinergie, prendono parte a Codeway numerosi delegati di aziende, ong, istituzioni di numerosi Paesi target, tra i quali Cameroon, Cipro, Marocco, Mauritania, Senegal, Somalia, Tunisia, Uganda.

“Il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e in particolare la Direzione Generale per la cooperazione allo sviluppo – commenta Roberto Colaminè, Vice Direttore Generale per la cooperazione allo sviluppo – hanno fornito un contributo all’organizzazione dell’evento sin dalle prime fasi, attivando la rete delle nostre Ambasciate all’estero e sensibilizzando le Ambasciate accreditate in Italia, per favorire la più ampia partecipazione all’iniziativa e un più esteso dibattito tra i vari attori della cooperazione italiani e internazionali, del settore pubblico e del settore privato, sia profit che non profit”.

Una occasione per creare, almeno una volta l’anno, un grande spazio di dialogo, di coordinamento e di confronto tra tutti gli attori della cooperazione allo sviluppo, e coinvolgere a pari titolo aziende, istituzioni e Ong, nel segno di un comune interesse per la crescita di un settore forse mai così strategico per il Sistema Italia.


Covid, solo con l’equità vaccinale si può uscire dalla pandemia. Basta protezionismo sui vaccini

Oggi al MAECI “Salute e sviluppo: l’impegno per l’Africa”, l’incontro organizzato da Fiera Roma e Amref con Vice Ministra Sereni e Professor Ricciardi.

Solo attraverso la vaccinazione globale anche la nostra parte di mondo potrà uscire dalla pandemia: l’equità vaccinale non è questione di buoni sentimenti, ma di strategia per uscire dall’emergenza. È questo il messaggio che è emerso unanime nel corso dell’incontro organizzato da Fiera Roma e Amref “Salute e sviluppo: l’impegno per l’Africa”. L’appuntamento, che si è tenuto oggi presso il MAECI, ha preso spunto dai risultati dell’indagine “La narrazione sull’Africa” realizzata da Ipsos per Amref Health Africa – Italia. (Si può rivedere l’evento a questo link https://www.youtube.com/watch?v=Pym4cpBEyeA).

A sottolineare la centralità del tema salute per la cooperazione allo sviluppo è stata la Vice Ministra Affari Esteri e Cooperazione Internazionale, Marina Sereni. “La pandemia – ha spiegato Sereni – ci ha allontanato dagli obiettivi di sviluppo dell’Agenda 2030, accelerando le diseguaglianze, soprattutto in Africa, che è il principale partner della cooperazione italiana allo sviluppo. La salute è una delle priorità tematiche della nostra cooperazione, perché senza salute non può esserci sviluppo. L’Italia è stata tra i primi paesi a scegliere la strada degli strumenti multilaterali per affrontare la pandemia, ma ciascun paese deve fare la propria parte. Noi abbiamo fatto la nostra con 385 milioni di euro per il programma Covax facility e 45 milioni di dosi di vaccino per i paesi a basso e medio reddito, 21 delle quali sono state destinate all’Africa. Questo però – ha sottolineato la vice ministra – non basta per vincere la sfida della vaccinazione in quel continente, dove solo il 10% della popolazione ha ricevuto un ciclo completo di vaccini, e il tema dell’equità vaccinale è totalmente sul tavolo in quanto presupposto essenziale per porre fine alla pandemia. Come ribadito in occasione del G20, dobbiamo vaccinare il 70% della popolazione africana entro il 2022 non solo per una scelta valoriale, ma anche perché unicamente in questo modo possiamo uscire dalla pandemia. In quest’ottica – e anche per compiere azioni utili anche oltre l’ emergenza pandemica attuale – dobbiamo accrescere l’approvvigionamento proseguendo gli sforzi Covax; incrementare la capacità di assorbimento e distribuzione con progetti che rafforzino i sistemi sanitari nazionali dei paesi africani; migliorare l’infrastruttura produttiva. Il tema salute ritorna in tutte le emergenze umanitarie e per affrontarlo al meglio è molto importante investire su partenariati che mettano assieme profit e non profit, istituzioni e società e lavorare a una narrazione che porti a percepire l’Africa non come il contenente delle criticità, ma come quello delle opportunità. Un appuntamento come Codeway va in questa direzione”.

La conversazione, moderata da Marina Sapia, Caporedattore Esteri di Rainews, è una delle tappe di avvicinamento a Codeway – Cooperation Development Expo, la prima manifestazione fieristica italiana dedicata alla Cooperazione allo Sviluppo Internazionale con un focus specifico su aziende e realtà profit impegnate nel settore, in programma a Fiera Roma dal 18 al 20 maggio 2022, come ha spiegato Wladimiro Boccali, coordinatore del progetto.

La prima parte della ricerca, introdotta dal Presidente di Ipsos Nando Pagnoncelli, indaga cosa pensa l’opinione pubblica italiana sull’aiuto verso i Paesi a medio e basso reddito, su temi come la vaccinazione Covid-19, sulla sospensione dei brevetti. L’indagine si è svolta tra ottobre e novembre 2021, attraverso un campione di 800 casi rappresentativi della popolazione italiana. Della sezione “L’Africa nell’attualità: COVID e salute” risulta che il 78% del campione è d’accordo sul fatto che i Paesi ricchi si debbano fa carico dell’immunizzazione dei Paesi Africani. Alla domanda su quale parte del mondo è più probabile che si sviluppino delle varianti del virus il 43% ha risposto che possono svilupparsi ovunque con la stessa probabilità, seguita da un 25% di persone che ritiene che si possano sviluppare in Africa.

Walter Ricciardi, Professore di Salute Pubblica all’Università Cattolica del Sacro Cuore e Consigliere del Ministro della Salute per la Pandemia, ha affermato che “non si era mai visto nella storia un virus che avesse tre varianti di preoccupazione in un anno. Non si ha la piena consapevolezza della velocità della variabilità che, appunto, porta alle varianti. Vaccinare l’Africa è interesse di tutti, anche per questo. Ma il problema più grande oggi è di salute pubblica in Africa. Per dare un’idea: una madre africana di solito fa chilometri per la vaccinazione dei suoi figli. Per il covid questo non accade. Perché la strada di quella madre verso il vaccino è bloccata da una pesante infodemia e dalla mancanza di vaccini. Una comunicazione che vede combinate notizie adeguate e false informazioni. Usciremo – ha proseguito Ricciardi – da questa pandemia solo mettendo fine al protezionismo sui vaccini, che è l’unica strada per immunizzare gli otto miliardi di abitanti della terra contro il Covid-19. L’Italia è sempre stata a favore di questa strada. Permettere la produzione di vaccini a Paesi che da soli hanno già quasi le capacità e i mezzi per produrli per tutto il mondo, come l’India, il Sud Africa e l’Indonesia è l’unica strada per uscire dalla pandemia. Nessuno però sta promuovendo in modo adeguato questa via, neanche l’Unione Europea, dove la Germania ha ancora una posizione contraria”.

Paola Crestani – Presidente di Amref Health Africa in Italia – ha affermato: “Al momento l’Africa ha solo il 10% di persone totalmente vaccinate. La sfida è oggi, ma si gioca per un presente, che metta a riparo dal virus e dalle sue conseguenze, e per un domani. Quello dove una prossima pandemia – di cui spesso di discute – possa vedere l’Africa preparata a rispondere”. Per l’occasione Crestani ha annunciato che Amref – che ha la “Casa madre” a Nairobi, dal 1957 – “è stata scelta dall’Africa CDC e dai Ministeri della sanità africani per implementare la strategia di prevenzione del Covid-19 e la campagna vaccinale, in 31 Paesi, e puntare all’obiettivo di immunizzare almeno il 60% della popolazione entro la fine 2022. Un’impresa che ci riempie di orgoglio ma che richiede un enorme impegno”. Con l’occasione Crestani ha annunciato che la prossima edizione di Africa Mediata – che studia come i media italiani raccontano il Continente e che si terrà in vista della Giornata Mondiale dell’Africa – quest’anno sarà dedicata allo sport.

L’indagine Ipsos indaga anche il tema della narrazione del Continente africano in Italia: il livello di conoscenza sull’Africa, la vicinanza tra italiani e africani, il consumo di cultura africana – musica, libri, cibo – nel nostro Paese. Pagnoncelli ha riportato che gli italiani, sollecitati, associano l’Africa alla povertà per il 76%, migrazione il 56%, natura il 52%. In fondo alla classifica le parole sviluppo (8%), futuro (7%) e convivenza (3%). Alla domanda sugli ostacoli all’integrazione degli africani in Italia 4 italiani su 10, hanno risposto che il principale è lo sfruttamento sul lavoro

Tana Anglana – esperta di cambiamento della narrazione sulle migrazioni – ha presentato un “kit di strumenti per il cambiamento della narrazione sulle migrazioni”. Ha tenuto a precisa che “lavorare sulla narrazione non è affatto secondario. È priorità per creare coesione sociale ed evitare le polarizzazioni, dannose al Paese.”

Oggi al MAECI “Salute e sviluppo: l’impegno per l’Africa”, l’incontro organizzato da Fiera Roma e Amref con Vice Ministra Sereni e Professor Ricciardi.

Solo attraverso la vaccinazione globale anche la nostra parte di mondo potrà uscire dalla pandemia: l’equità vaccinale non è questione di buoni sentimenti, ma di strategia per uscire dall’emergenza. È questo il messaggio che è emerso unanime nel corso dell’incontro organizzato da Fiera Roma e Amref “Salute e sviluppo: l’impegno per l’Africa”. L’appuntamento, che si è tenuto oggi presso il MAECI, ha preso spunto dai risultati dell’indagine “La narrazione sull’Africa” realizzata da Ipsos per Amref Health Africa – Italia. (Si può rivedere l’evento a questo link https://www.youtube.com/watch?v=Pym4cpBEyeA).

A sottolineare la centralità del tema salute per la cooperazione allo sviluppo è stata la Vice Ministra Affari Esteri e Cooperazione Internazionale, Marina Sereni. “La pandemia – ha spiegato Sereni – ci ha allontanato dagli obiettivi di sviluppo dell’Agenda 2030, accelerando le diseguaglianze, soprattutto in Africa, che è il principale partner della cooperazione italiana allo sviluppo. La salute è una delle priorità tematiche della nostra cooperazione, perché senza salute non può esserci sviluppo. L’Italia è stata tra i primi paesi a scegliere la strada degli strumenti multilaterali per affrontare la pandemia, ma ciascun paese deve fare la propria parte. Noi abbiamo fatto la nostra con 385 milioni di euro per il programma Covax facility e 45 milioni di dosi di vaccino per i paesi a basso e medio reddito, 21 delle quali sono state destinate all’Africa. Questo però – ha sottolineato la vice ministra – non basta per vincere la sfida della vaccinazione in quel continente, dove solo il 10% della popolazione ha ricevuto un ciclo completo di vaccini, e il tema dell’equità vaccinale è totalmente sul tavolo in quanto presupposto essenziale per porre fine alla pandemia. Come ribadito in occasione del G20, dobbiamo vaccinare il 70% della popolazione africana entro il 2022 non solo per una scelta valoriale, ma anche perché unicamente in questo modo possiamo uscire dalla pandemia. In quest’ottica – e anche per compiere azioni utili anche oltre l’ emergenza pandemica attuale – dobbiamo accrescere l’approvvigionamento proseguendo gli sforzi Covax; incrementare la capacità di assorbimento e distribuzione con progetti che rafforzino i sistemi sanitari nazionali dei paesi africani; migliorare l’infrastruttura produttiva. Il tema salute ritorna in tutte le emergenze umanitarie e per affrontarlo al meglio è molto importante investire su partenariati che mettano assieme profit e non profit, istituzioni e società e lavorare a una narrazione che porti a percepire l’Africa non come il contenente delle criticità, ma come quello delle opportunità. Un appuntamento come Codeway va in questa direzione”.

La conversazione, moderata da Marina Sapia, Caporedattore Esteri di Rainews, è una delle tappe di avvicinamento a Codeway – Cooperation Development Expo, la prima manifestazione fieristica italiana dedicata alla Cooperazione allo Sviluppo Internazionale con un focus specifico su aziende e realtà profit impegnate nel settore, in programma a Fiera Roma dal 18 al 20 maggio 2022, come ha spiegato Wladimiro Boccali, coordinatore del progetto.

La prima parte della ricerca, introdotta dal Presidente di Ipsos Nando Pagnoncelli, indaga cosa pensa l’opinione pubblica italiana sull’aiuto verso i Paesi a medio e basso reddito, su temi come la vaccinazione Covid-19, sulla sospensione dei brevetti. L’indagine si è svolta tra ottobre e novembre 2021, attraverso un campione di 800 casi rappresentativi della popolazione italiana. Della sezione “L’Africa nell’attualità: COVID e salute” risulta che il 78% del campione è d’accordo sul fatto che i Paesi ricchi si debbano fa carico dell’immunizzazione dei Paesi Africani. Alla domanda su quale parte del mondo è più probabile che si sviluppino delle varianti del virus il 43% ha risposto che possono svilupparsi ovunque con la stessa probabilità, seguita da un 25% di persone che ritiene che si possano sviluppare in Africa.

Walter Ricciardi, Professore di Salute Pubblica all’Università Cattolica del Sacro Cuore e Consigliere del Ministro della Salute per la Pandemia, ha affermato che “non si era mai visto nella storia un virus che avesse tre varianti di preoccupazione in un anno. Non si ha la piena consapevolezza della velocità della variabilità che, appunto, porta alle varianti. Vaccinare l’Africa è interesse di tutti, anche per questo. Ma il problema più grande oggi è di salute pubblica in Africa. Per dare un’idea: una madre africana di solito fa chilometri per la vaccinazione dei suoi figli. Per il covid questo non accade. Perché la strada di quella madre verso il vaccino è bloccata da una pesante infodemia e dalla mancanza di vaccini. Una comunicazione che vede combinate notizie adeguate e false informazioni. Usciremo – ha proseguito Ricciardi – da questa pandemia solo mettendo fine al protezionismo sui vaccini, che è l’unica strada per immunizzare gli otto miliardi di abitanti della terra contro il Covid-19. L’Italia è sempre stata a favore di questa strada. Permettere la produzione di vaccini a Paesi che da soli hanno già quasi le capacità e i mezzi per produrli per tutto il mondo, come l’India, il Sud Africa e l’Indonesia è l’unica strada per uscire dalla pandemia. Nessuno però sta promuovendo in modo adeguato questa via, neanche l’Unione Europea, dove la Germania ha ancora una posizione contraria”.

Paola Crestani – Presidente di Amref Health Africa in Italia – ha affermato: “Al momento l’Africa ha solo il 10% di persone totalmente vaccinate. La sfida è oggi, ma si gioca per un presente, che metta a riparo dal virus e dalle sue conseguenze, e per un domani. Quello dove una prossima pandemia – di cui spesso di discute – possa vedere l’Africa preparata a rispondere”. Per l’occasione Crestani ha annunciato che Amref – che ha la “Casa madre” a Nairobi, dal 1957 – “è stata scelta dall’Africa CDC e dai Ministeri della sanità africani per implementare la strategia di prevenzione del Covid-19 e la campagna vaccinale, in 31 Paesi, e puntare all’obiettivo di immunizzare almeno il 60% della popolazione entro la fine 2022. Un’impresa che ci riempie di orgoglio ma che richiede un enorme impegno”. Con l’occasione Crestani ha annunciato che la prossima edizione di Africa Mediata – che studia come i media italiani raccontano il Continente e che si terrà in vista della Giornata Mondiale dell’Africa – quest’anno sarà dedicata allo sport.

L’indagine Ipsos indaga anche il tema della narrazione del Continente africano in Italia: il livello di conoscenza sull’Africa, la vicinanza tra italiani e africani, il consumo di cultura africana – musica, libri, cibo – nel nostro Paese. Pagnoncelli ha riportato che gli italiani, sollecitati, associano l’Africa alla povertà per il 76%, migrazione il 56%, natura il 52%. In fondo alla classifica le parole sviluppo (8%), futuro (7%) e convivenza (3%). Alla domanda sugli ostacoli all’integrazione degli africani in Italia 4 italiani su 10, hanno risposto che il principale è lo sfruttamento sul lavoro

Tana Anglana – esperta di cambiamento della narrazione sulle migrazioni – ha presentato un “kit di strumenti per il cambiamento della narrazione sulle migrazioni”. Ha tenuto a precisa che “lavorare sulla narrazione non è affatto secondario. È priorità per creare coesione sociale ed evitare le polarizzazioni, dannose al Paese.”


Salute e sviluppo: l’impegno per l’Africa

Il 26 gennaio alle ore 11.30 in diretta streaming sulla piattaforma Codeway si discute di equità vaccinale, tutela della salute globale e percezione dell’Africa con la Viceministra Sereni, il Professor Ricciardi e l’esperta di comunicazione della migrazione Tana Anglana, a partire dall’indagine Ipsos per Amref Italia “La narrazione sull'Africa”.

In un mondo definitivamente globalizzato, la corsa all’immunità vaccinale non può essere nazionale. La sfida mondiale alla pandemia da Covid-19 ha reso ancora più evidenti contraddizioni, limiti, disuguaglianze e potenzialità riguardo alla tutela della salute di tutti. Mercoledì 26 gennaio alle ore 11.30 prende le mosse da questo tema l’incontro organizzato da Amref Italia e Fiera Roma “Salute e sviluppo: l’impegno per l’Africa”. L’appuntamento, in diretta streaming sulla piattaforma Codeway (per partecipare all’incontro basta registrarsi attraverso il sito www.codewayexpo.com), sarà occasione per discutere di equità vaccinale e aiuti ai Paesi a basso reddito in tempi di pandemia e della necessità di un futuro in salute per il continente africano, per il bene di tutti. Riflessioni e dibattito dei relatori prenderanno spunto dai risultati dell’indagine “La narrazione sull’Africa” realizzata da Ipsos per Amref Health Africa – Italia. La ricerca indaga su che cosa pensa l’opinione pubblica italiana sull’aiuto verso i Paesi a medio e basso reddito, su temi come la vaccinazione Covid-19, sulla sospensione dei brevetti e affronta argomenti che hanno a che fare con la narrazione del Continente africano: il livello di conoscenza sull’Africa, la vicinanza tra italiani e africani, il consumo di cultura africana – musica, libri, cibo – nel nostro Paese.

La conversazione è una delle tappe di avvicinamento a Codeway – Cooperation Development Expo, la prima manifestazione fieristica italiana dedicata alla Cooperazione allo Sviluppo Internazionale con un focus specifico su aziende e realtà profit impegnate nel settore, in programma a Fiera Roma dal 18 al 20 maggio 2022.

Moderati da Marina Sapia, Caporedattore Esteri di Rainews, prenderanno parte al dibattito: Marina Sereni – Vice Ministra Affari Esteri e Cooperazione Internazionale, Walter Ricciardi – Prof. Salute Pubblica Università Cattolica del Sacro Cuore e Consigliere del Ministro della Salute per la Pandemia, Nando Pagnoncelli – Presidente Ipsos, Tana Anglana – Esperta cambiamento della narrazione sulle migrazioni – iniziativa Never Alone, Paola Crestani – Presidente Amref Health Africa – Italia e Wladimiro Boccali – Coordinatore Codeway Expo.

Il 26 gennaio alle ore 11.30 in diretta streaming sulla piattaforma Codeway si discute di equità vaccinale, tutela della salute globale e percezione dell’Africa con la Viceministra Sereni, il Professor Ricciardi e l’esperta di comunicazione della migrazione Tana Anglana, a partire dall’indagine Ipsos per Amref Italia “La narrazione sull'Africa”.

In un mondo definitivamente globalizzato, la corsa all’immunità vaccinale non può essere nazionale. La sfida mondiale alla pandemia da Covid-19 ha reso ancora più evidenti contraddizioni, limiti, disuguaglianze e potenzialità riguardo alla tutela della salute di tutti. Mercoledì 26 gennaio alle ore 11.30 prende le mosse da questo tema l’incontro organizzato da Amref Italia e Fiera Roma “Salute e sviluppo: l’impegno per l’Africa”. L’appuntamento, in diretta streaming sulla piattaforma Codeway (per partecipare all’incontro basta registrarsi attraverso il sito www.codewayexpo.com), sarà occasione per discutere di equità vaccinale e aiuti ai Paesi a basso reddito in tempi di pandemia e della necessità di un futuro in salute per il continente africano, per il bene di tutti. Riflessioni e dibattito dei relatori prenderanno spunto dai risultati dell’indagine “La narrazione sull’Africa” realizzata da Ipsos per Amref Health Africa – Italia. La ricerca indaga su che cosa pensa l’opinione pubblica italiana sull’aiuto verso i Paesi a medio e basso reddito, su temi come la vaccinazione Covid-19, sulla sospensione dei brevetti e affronta argomenti che hanno a che fare con la narrazione del Continente africano: il livello di conoscenza sull’Africa, la vicinanza tra italiani e africani, il consumo di cultura africana – musica, libri, cibo – nel nostro Paese.

La conversazione è una delle tappe di avvicinamento a Codeway – Cooperation Development Expo, la prima manifestazione fieristica italiana dedicata alla Cooperazione allo Sviluppo Internazionale con un focus specifico su aziende e realtà profit impegnate nel settore, in programma a Fiera Roma dal 18 al 20 maggio 2022.

Moderati da Marina Sapia, Caporedattore Esteri di Rainews, prenderanno parte al dibattito: Marina Sereni – Vice Ministra Affari Esteri e Cooperazione Internazionale, Walter Ricciardi – Prof. Salute Pubblica Università Cattolica del Sacro Cuore e Consigliere del Ministro della Salute per la Pandemia, Nando Pagnoncelli – Presidente Ipsos, Tana Anglana – Esperta cambiamento della narrazione sulle migrazioni – iniziativa Never Alone, Paola Crestani – Presidente Amref Health Africa – Italia e Wladimiro Boccali – Coordinatore Codeway Expo.


Si conclude Codeway 2021 Digital Edition

Presentati temi e protagonisti dell’edizione in presenza, a Fiera Roma dal 18 al 20 maggio 2022.

 

Agriculture, food for all and the Afghan issue the topics of the third and last day of the event.

Codeway 2021 Digital Edition, the online preview of the expo organized by Fiera Roma on International Development Cooperation, with special focus on the opportunities for the private sector and the partnership among all key actors scheduled to take place from 18 to 20 May 2022, closed today.

The last day of the event, which recorded a remarkable and qualified participation in all three days, focused on agriculture and food in Africa as main theme of the morning discussions. The speakers – representing all the different worlds of development, institutions, enterprises and the third sector - unanimously underlined the enormous impact of the hoped-for development of the African agri-food sector impacts on the entire planet. Africa’s commercial value will reach 1 trillion dollars by 2030: the continent hosts 60% of the world's uncultivated arable land while its productivity only accounts for about 10% of the world agricultural production, this showing the enormous development potential that could feed not only the ever-growing African populations but the entire planet. Driving the African agricultural development so that it follows virtuous and sustainable paths leading to environment and health protection and preservation is a challenge that should be everyone’s responsibility. As Juan Lucas Restrepo, Director General of Bioversity International Alliance (and of the International Center for Tropical Agriculture), pointed out - the transfer of competence is crucial in this context. The proposal of Hon. Filippo Gallinella, President of the XIII Agriculture Commission of the Chamber of the Italian Parliament, that plans to use farming properties confiscated from the mafia as places where to train migrants and build cooperation projects that aim their return to their own countries, goes right in this direction. The importance of public-private collaboration to obtain effective results was reiterated by the Deputy Central Director of Sub-Saharan Africa at MAECI, Fabrizio Lobasso. A concrete example was also presented, like the APIO innovative SME project, co-financed by the Italian Agency for Development Cooperation: a win-win system project, in the specific case applied to the cocoa and coffee production chain, designed to improve the food supply chain through block chain technology, for equity and sustainability, in favor of local producers of raw materials and producers / distributors of finished food products.

The project was illustrated by Alessandro Chelli CEO of APIO, though this was just one of the projects introduced by the Virtual Stand of AICS, the Italian Development agency, where these projects ranged from agri-business to digital innovation, through sustainable energy and much more. Participants and attendees of CODEWAY PREVIEW were also able to visit a remarkable virtual exhibition, completing the conference area. In the Virtual Exhibition area also stands out the interactive booth of CROCE ROSSA ITALIANA, the Italian Red Cross, that of CONFERENZA DELLE REGIONI (the institution that groups the Regions and Provinces of Italy) and UNIDROIT, the international institute tackling the harmonization of private international law, particularly committed to the themes of land law and land ownership, crucial on the African side. Of great interest and relevance, the group participation from Lazio, expression of a common initiative from Lazio Region, Rome Chamber of Commerce with the Regional Union of the Chambers of Commerce of the regional territory. The initiative supported the participation of a selection of SMEs, all presenting innovative solutions that are state-of-art in cooperation development, particularly in medical and security, agri-tech, energy and renewables, hydroponics, and environmental protection, just to name a few.

The afternoon day 3 was dedicated to the Afghan issue, addressed in a meeting organized by NGO’s network of AOI, Cini and Link 2007, registering the live presence of MAECI Vice Ministry for Development Cooperation Marina Sereni, together with representatives of the Network Afghan, UNHCR Italy, Asylum Table, Save The Children Italy, Pangea Onlus. "It is essential - said Sereni, in the core of the debate - not to turn off the attention on Afghanistan, especially today, when the news is no longer in newspapers’ front pages. This because the situation remains dramatic from a humanitarian point of view and considering the risks of re-igniting ferocious terrorism. The Italian government - said Marina Sereni - has chosen a humanitarian and political intervention that looks to the medium term, because the emergency is doomed to last, and we all carry our share of responsibility: so we must continue to do our part in that context. The coordination table on Afghanistan requested by the civil society organizations responds precisely to this ”. The resources that Italy will allocate to the Afghan solution amount to 150 million euros, half destined for Afghanistan and half for neighboring regions, a subdivision to be modulated according to the situation in progress in the area: "Now - explained Sereni - we find ourselves in a planning phase, the Table is working to determine the management of such massive resources by 31 December this year. We have set ourselves some criteria, the three main ones are: to rely on the United Nations system (given that Italy has currently no diplomatic representation in place in the country); make flexible planning because the situation is evolving; give priority to women, a particularly vulnerable category within the vulnerable groups we have to deal with ". In conclusion, the Deputy Minister reiterated that “all actions must also have a political sense. We must think” - she stressed – “of the 35 million Afghans who remained in Afghanistan, helping them to find a dignified way of survival. It is a necessary humanitarian intervention, but also a fundamental lever towards the Taliban authorities and a way to protect ourselves from the consistent return of terrorist organizations, we must ensure that Afghanistan does not become the cradle of instability in Central Asia ".

Agriculture, food for all and the Afghan issue the topics of the third and last day of the event.

Codeway 2021 Digital Edition, the online preview of the expo organized by Fiera Roma on International Development Cooperation, with special focus on the opportunities for the private sector and the partnership among all key actors scheduled to take place from 18 to 20 May 2022, closed today.

The last day of the event, which recorded a remarkable and qualified participation in all three days, focused on agriculture and food in Africa as main theme of the morning discussions. The speakers – representing all the different worlds of development, institutions, enterprises and the third sector - unanimously underlined the enormous impact of the hoped-for development of the African agri-food sector impacts on the entire planet. Africa’s commercial value will reach 1 trillion dollars by 2030: the continent hosts 60% of the world's uncultivated arable land while its productivity only accounts for about 10% of the world agricultural production, this showing the enormous development potential that could feed not only the ever-growing African populations but the entire planet. Driving the African agricultural development so that it follows virtuous and sustainable paths leading to environment and health protection and preservation is a challenge that should be everyone’s responsibility. As Juan Lucas Restrepo, Director General of Bioversity International Alliance (and of the International Center for Tropical Agriculture), pointed out - the transfer of competence is crucial in this context. The proposal of Hon. Filippo Gallinella, President of the XIII Agriculture Commission of the Chamber of the Italian Parliament, that plans to use farming properties confiscated from the mafia as places where to train migrants and build cooperation projects that aim their return to their own countries, goes right in this direction. The importance of public-private collaboration to obtain effective results was reiterated by the Deputy Central Director of Sub-Saharan Africa at MAECI, Fabrizio Lobasso. A concrete example was also presented, like the APIO innovative SME project, co-financed by the Italian Agency for Development Cooperation: a win-win system project, in the specific case applied to the cocoa and coffee production chain, designed to improve the food supply chain through block chain technology, for equity and sustainability, in favor of local producers of raw materials and producers / distributors of finished food products.

The project was illustrated by Alessandro Chelli CEO of APIO, though this was just one of the projects introduced by the Virtual Stand of AICS, the Italian Development agency, where these projects ranged from agri-business to digital innovation, through sustainable energy and much more. Participants and attendees of CODEWAY PREVIEW were also able to visit a remarkable virtual exhibition, completing the conference area. In the Virtual Exhibition area also stands out the interactive booth of CROCE ROSSA ITALIANA, the Italian Red Cross, that of CONFERENZA DELLE REGIONI (the institution that groups the Regions and Provinces of Italy) and UNIDROIT, the international institute tackling the harmonization of private international law, particularly committed to the themes of land law and land ownership, crucial on the African side. Of great interest and relevance, the group participation from Lazio, expression of a common initiative from Lazio Region, Rome Chamber of Commerce with the Regional Union of the Chambers of Commerce of the regional territory. The initiative supported the participation of a selection of SMEs, all presenting innovative solutions that are state-of-art in cooperation development, particularly in medical and security, agri-tech, energy and renewables, hydroponics, and environmental protection, just to name a few.